Questa volta, l'ultima volta, è successo così:
Un ritorno dall'estero. La speranza di un allentamento delle tensioni tra padre e figlio. La possibilità di scoprire com'era la vita dall'altra parte di una guerra, di un dominio, di pene detentive e arresti domiciliari. Invece: un contratto di matrimonio. Un futuro tracciato in inchiostro su pergamena, in firme.
"Ho una scelta?", aveva chiesto.
Non ce l'aveva.
Un assaggio di sfida, ma non abbastanza. Non ancora.
Una discussione osservata dall'altro lato delle porte chiuse del salotto. La prima volta che l'ha sentita confrontarsi con suo padre, atteggiandosi con parole e bacchette. Un rimprovero per aver origliato, sopportando i ghigni di disappunto. Più tardi, un gufo. Una nuova responsabilità che la sorveglia. Una specie di ultima spiaggia, un compromesso. Presto, la gravità che gli crollava intorno al cuore ogni volta che vedeva la cicatrice che lei portava con troppo orgoglio.
Una discesa nell'Occlumanità. Un tentativo di conoscere la sua promessa sposa. Un evitare la cicatrice che gli ricordava la storia che preferiva dimenticare, sepolta sotto schegge di emozioni impossibili. E anche un gelato alla mela caramellata. Un tentativo di comprensione. Forse, un inizio.
Un momento. Testimone di un coraggio che non sapeva potesse esistere, non in quella forma, in quel luogo. L'ha guardata stare esattamente dove è successo. Possederlo. Controllandolo. Superandolo.
"Cos'è stato?" aveva chiesto, bisognoso di sapere.
Una vittoria. La sua.
Seguita da un'idea. La sua.
Un tocco. Le sue mani sulla pelle di lei, che la guariscono dal male che la sua casa ha causato. Il primo tocco di molti, e solo la prima volta che aveva intenzione di guarirla. Un tocco diverso, anche. Di incontro di menti, di comprensione. Famiglie che non sempre capivano o apprezzavano: una via di mezzo.
Una dichiarazione. Solo una.
"Ho cavalcato un drago".
E le cateratte che si spalancano, solo per essere chiuse a forza da una brutale dose di Occlumanzia. Ma tale magia poteva solo congelare il flusso dove era già sceso. Ricordi di qualcos'altro, qualcosa di più, tenuti in stasi sotto la superficie, in attesa del giusto calore per sciogliersi.
Un esperimento fallito, prova nelle linee dolorose che gli striano il petto. Consumate sotto la camicia mentre cercava e falliva di connettersi con sua madre, di connettersi con la sua promessa sposa, di ignorare una connessione con lei. Una Guerra Fredda, ma riscaldante. Inspiegabilmente, riscaldante.
Un incidente. Non una data, non esattamente. Ma comunque uno spartiacque, luoghi congelati che si scongelano. Costellazioni nascoste nelle lentiggini, la luce tremolante della candela che illumina più del tavolo.
"Sei mancino", aveva detto lei.
E lui non si era mai sentito così visto.
Un amico, l'aveva chiamato. Un invito, gli aveva dato. Il crollo dell'autocontrollo finì con l'Occlumanzia sotto i lampioni di Diagon Alley. Più tardi, una lite con suo padre per il suo tentativo di indipendenza. Un altro assaggio di sfida.
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Inizio e fine - Traduzione Italiana
FanficAnni. Spezzati in mesi, in settimane, in giorni, in ore, in minuti, in secondi, in momenti. Semplici da un lato, complessi dall'altro. Nell'esperienza di Draco, i momenti, anche se semplici, avevano l'abitudine di diventare irrecuperabili. I momenti...