Settembre
Draco trovò Theo appoggiato agli enormi muri di pietra che costituivano l'esterno bianco e lucente della Gringott. Draco apprezzava le linee temporali, in genere le rispettava in misura fastidiosa, quasi ossessiva. Ma quella mattina aveva avuto difficoltà a staccarsi da Hermione al Floo. Né aveva una buona ragione per la sua lotta per districarsi, letteralmente, dai suoi capelli.
Lei aveva in programma di incontrare i suoi genitori a pranzo. Avrebbe partecipato se non avesse preso questo appuntamento con Theo due settimane prima. Qualcosa nel dire addio a Hermione nel fine settimana, il tempo che di solito trascorrevano insieme, lo fece stringere un po' di più. Infilando le dita tra i riccioli di lei, avvolgendoli intorno alle nocche, tirando quel tanto che bastava per angolare la bocca di lei verso la sua.
Oggettivamente, se si tenesse conto del tempo e della tempestività, si potrebbe dire che la baciò troppo a lungo, ammassandola contro il camino e perdendosi nella nebbia calda e lussuriosa che scendeva come una tempesta estiva ogni volta che la sua bocca trovava la sua pelle. Trovava difficile non perdersi nel meraviglioso, glorioso agio che vivere di nuovo con lei, averla di nuovo, gli procurava.
Prima non era stato male, neanche lontanamente. Ma solo con il beneficio del senno di poi, Draco poteva vedere le cose che incombevano su di loro: i pregiudizi dei suoi genitori, le preoccupazioni di lei sulla professionalità, gli argomenti che evitavano nel tentativo di proteggersi a vicenda. Ma ora, dopo, la certezza metteva a tacere tutti quei dubbi. Avevano scelto, loro due. Deciso. Erano d'accordo, decisioni di lui e di lei, che erano disposti a pagare ciò che doveva essere pagato per avere la loro felicità insieme. E a volte quel costo si presentava sotto forma di baci prolungati quando uno aveva altri posti dove stare. Altre volte, era sotto forma di conversazioni a tarda notte sulle cose che si aspettavano l'uno dall'altro, di cui avevano bisogno l'uno dall'altro, e che si chiedevano l'un l'altro. Il bacio era piacevole, ma la conversazione necessaria.
Lui si era staccato con appena il tempo necessario perché lei saltasse attraverso i Floo fino al camino appena collegato dei suoi genitori, perfettamente in orario, anche se non con diversi minuti di anticipo come lei aveva pianificato.
Draco, d'altra parte, doveva andare con i Floo al Leaky e poi camminare a un ritmo ragionevole lungo Diagon Alley per incontrare Theo.
Aprì la bocca per offrire qualche tipo di scusa, ma Theo lo interruppe.
"Non voglio proprio sapere perché sei in ritardo" disse, prima di voltarsi verso le porte. Si fermò, un mezzo giro indietro verso Draco. Inclinò la testa quel tanto che bastava per indicare che intendeva indicare con la postura. "Ti ha scompigliato i capelli, amico".
Theo sembrò quasi divertito mentre spingeva le porte dorate ed entrava nella banca.
"Non vai a insegnare ai giovani quest'anno, immagino?" Chiese Theo mentre consegnava la bacchetta e coordinava un viaggio nel suo caveau.
Draco sbuffò. "Difficilmente. La mia richiesta di informazioni sulla posizione aperta è stata sommariamente respinta. A quanto pare hanno riempito temporaneamente il posto per quest'anno".
Theo scrollò le spalle, accettò la bacchetta e seguì il folletto verso i carrelli del caveau. "C'è sempre l'anno prossimo" disse. Fece una specie di grande gesto, invitando Draco ad entrare per primo nel carrello.
Draco vi si piegò dentro. "Mi sembra improbabile. Anche se mi hanno raccomandato piuttosto blandamente di fare domanda completa il prossimo marzo, quando accetteranno di nuovo le domande".
Theo si sedette accanto a lui, con un'altra domanda, o un commento, o qualcosa di assolutamente estenuante ma probabilmente del tutto ben intenzionato che stava per uscire dalla sua bocca.
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Inizio e fine - Traduzione Italiana
FanficAnni. Spezzati in mesi, in settimane, in giorni, in ore, in minuti, in secondi, in momenti. Semplici da un lato, complessi dall'altro. Nell'esperienza di Draco, i momenti, anche se semplici, avevano l'abitudine di diventare irrecuperabili. I momenti...