Cinque

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Linee sottili, linee parallele che scorrevano in maniera incessante, linee prive di colori e forma, linee fugaci,rapide correvano lungo il paesaggio non permettendo di individuarne i dettagli significativi parte della composizione; notai che non disponevano di caratteristiche pittoriche, variopinte con molteplici sfumature dai toni chiari e scuri bensì si susseguivano l'un l'altra ad un ritmo costante uniforme.

I miei occhi marroni non riuscivano ad individuare alcun dettaglio che potesse facilitare il riconoscimento, ero ignorante su tutto e non sapevo dove mi trovavo anzi sapevamo siccome ero con Sveva ed Emialiano compagni d'avventura e di vita. Immagini sconnesse, immagini ombrose, immagini prive di luce propria e di magnificenza capaci di far rimanere ammaliato lo spettatore; nessun dettaglio particolare seppi riconoscere, nessun dettaglio come alberi, arbusti che si confacevano alla primavera.



Neppure la sinfonia dell' ambiente esterno giungeva alle mie orecchie, neppure l'insieme dei fenomeni che davano il meglio di sé per assicurare rinascita interiore ed esteriore scuotevano il mio animo diventato a tratti apatico. Al contrario ciò che vedevo era individuabile sia come arte contemporanea ricca di significato che divergeva da quella a cui sono abituata ad osservare inerme, sia il bisogno di correre veloce su  una strada dall'andamento dritto uniformemente accelerato.








La carrozza procedeva con la sua velocità nella strada rettilinea senza alcun punto d'arresto in grado di costituire un'interruzione, una sorta di ostacolo per la sua corsa; attraverso i cavalli di un bianco latte simile alla neve candida dell'inverno e la criniera di diamanti argentati che si smuovevano ai sobbalzi causati dall'andamento, il piccolo mezzo di trasporto contente la restante parte della famiglia Medici avanzava lungo il tratto di strada. Lo scopo era di giungere alla meta tanto ambita,tanto desiderata il rosso colore dominante della famiglia correva spedito; le rifiniture argentate si distribuivano di qua e di lá insediandosi nei piccoli dettagli visibili con un'attenta attenzione, quali le tende, i sedili, il finestrino. La composizione venne completata dallo stemma della famiglia Teotochi con un'ancora e un fiore di colore rosso attorcigliato volta a rappresentare la salvezza e la pace, infine lo stemma della famiglia Medici. Il fuoco era il simbolo del potere che disponevano e trasmettevano di generazione in generazione, un calore che donava ricchezza, tranquillità e potere caratteristiche della dinastia.








Nella mente come di consueto avevo costantemente voci che si dibbatevano in un dialogo, per poi terminare con accavallamenti su chi avesse la meglio sull'altra ed infine terminare con una battaglia sfoderando le motivazioni migliori; un susseguirsi di emozioni tristezza causata dall'abbandono della villa, felicità per Lorenzo e quando fosse giunto il momento la confessione dei sentimenti che provavo. Essere malinconica non aveva alcun senso, la mamma aveva detto che saremmo ritornati mi sarei goduta il viaggio chiacchierando ma non accadde niente di niente semplicemente pensieri su pensieri voci su voci contrastanti, tesi accettate e rifiutate una confusione mentale non sapevo a chi dare ascolto e di conseguenza l'attenzione venne atratta dalla voce alta usata. Non smettevano di offuscare la mente seppur ripetevo in continuazione il ritorno dopo che le questioni erano risolte, in contrapposizione il sogno di vedere Firenze era allettante rimanere lì, socializzare facendo nuove conoscenze e tornare con una maggior cultura; questo tipo di studio avrei potuto compierlo in biblioteca tra la moltitudine di libri oppure affidandomi agli artisti della città, all'alta società che ne parlava di sovente con i nostri genitori disponevo di strumenti dopotutto. Sebbene la differenza era palpabile tra essere un bravo ascoltatore e visitare personalmente, era il nostro sogno andavamo tre volte a settimana; non era la stessa cosa quel poco che visitavamo si esauriva in due ore e di certo vi erano ancora angoli, vicoletti da scoprire e ammirare con occhi sognanti.







Il bacio della marchesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora