(Canzone consigliata: Losing - H.E.R.)
Aaron.
Si chiamava Norah James la ragazza che mi era praticamente saltata addosso quella mattina.
Ero andato a prenderla sotto al suo dormitorio, che sapevo essere anche quello di Isabelle. L'avevo perfino beccata affacciata alla sua finestra mentre mi guardava con i suoi occhi da bambina, le avevo regalato un saluto militare per prenderla in giro.
Ma, neanche il tempo di salire in moto, che Norah aveva già cominciato a fare le fusa.
Ed era per quel motivo che mi trovavo in un bagno di una caffetteria poco lontana dal campus, mentre la sua bocca succhiava il mio uccello.
Era brava e aveva una lingua audace per avere un aspetto così angelico. I suoi capelli biondi erano stretti nel mio pugno mentre la guidavo nella velocità dei suoi movimenti e i suoi occhi scuri mi guardavano da sotto le ciglia.
Tutto sommato era una visione che apprezzavo quando una donna si inginocchiava davanti a me, ma quella mattina mi diede quasi noia.
Amavo il corpo femminile, il modo sinuoso in cui quelle forme morbide si incontravano e il modo in cui anche un viso angelico potesse diventare come quello di un demone peccatore.
Ma quando mi annoiavano, cominciavo a volare con la mentre in altri posti e in altri contesti. E, porca troia, era dalla sera prima che pensavo ancora a come le gambe di Isabelle mi avevano stretto mentre guidavo.
O a come il suo profumo di orchidee me l'avesse fatto venire duro. Oppure era per quegli occhi smeraldo?
Per non parlare del suo corpo che...
«Aaron...», miagolò la ragazza che avevo inginocchiata davanti a me.
In risposta strinsi la presa sui suoi capelli e le accennai un sorriso per convincerla che fossi ancora con lei, quando in realtà i miei pensieri erano altrove.
Norah cominciò a succhiare con più vigore e, finalmente, mi fece buttare la testa indietro in un gemito silenzioso.
Non ero molto teatrale durante il sesso, quindi niente gemiti da film vietati ai minori.
Ci avevo sempre visto qualcosa di intimo nel far sentire i propri gemiti a una persona, come se ti stessi mettendo a nudo.
Molti mi definivano arrogante e presuntuoso, ma in realtà ero solamente una persona che prendeva quello che gli veniva offerto. Mentre il mio migliore amico Nathan King, il peggior stronzo che potevi incontrare sulla faccia della Terra, era proprio un altro discorso. Pensavo che lui l'arroganza l'avesse bevuta fin dai tempi del biberon. Anche se ultimamente c'era qualcosa, anzi, qualcuno che lo faceva sembrare meno imbronciato. E il pensiero che con quella stessa ragazza avevo pensato di divertirmi una sera, mi fece quasi venire il voltastomaco.
Non ci tenevo proprio ad avere un occhio nero da parte del mio migliore amico e perlopiù per colpa di una donna.
Le adoravo tutte, ma non avrei mai messo a rischio un'amicizia per un piccolo barlume di femminilità.
Mentre Norah giocava con il mio uccello, inclinai la testa da un lato mentre la guardavo e le accarezzavo la testa. «Hai una bocca meravigliosa...»
Lei ridacchiò e quella vibrazione fece indurire ancora di più il mio membro.
Le spinsi la testa verso di me finché non avesse preso tutto e la guidai nel movimento e nel respiro.
Poco dopo, riversai il mio orgasmo nella sua gola e le sorrisi appagato mentre si puliva le labbra con le dita.
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Mind (Soul spin-off)
Romance(SOUL SPINOFF) (SI CONSIGLIA LA LETTURA DI "SOUL" PRIMA DI LEGGERE LO SPIN-OFF) CONTIENE CONTENUTI ESPLICITI E NON ADATTI AI SOGGETTI MINORENNI. Isabelle. Una ragazza amante delle fotografia e dei libri, ma con un piccolo segreto. Aaron. Un raga...