41)Il demone con le orecchie

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A colazione Angie mi raccontò meglio del nuovo cast, del regista, dei demoni con cui doveva recitare e mi diede anche una dimostrazione di alcune battute, le più divertenti insomma.
Finito il caffè andò quindi in studio per iniziare le riprese e vederlo felice mi riempiva di gioia.

Mi sentivo in colpa per averlo fatto stare male ieri sera.

Angel:" tieni"
Disse tirando fuori qualcosa dalla tasca della sua giacca, per lasciarla fra le mie mani.
Roky:" che roba è?"
Angel:"mini bombe, portale con te stasera"
Spiegò, dandomi una leggera pacca sulla spalla, accennando un occhiolino.
Roky:" va bene"
Risposi studiando quei particolari oggetti:
Erano delle mini Bomb, rosse e bianche,  così piccole da poter essere conservate addirittura nella tasca dei pantaloni!

Angel:" fai attenzione"
Prima di uscire mi diede un bacio a stampo, accarezzandomi le guance.
Avrei tanto voluto dirgli "sei bellissimo" ma poi ci ripensai e non dissi nulla...
Lo guardai uscire dal portoncino, restando al centro del salotto.
Roky:" ci vediamo più tardi!"
Dissi invece, ma lui era già fuori l'hotel e non mi sentí.

Nel salotto calò il silenzio, quasi si sentivano le mosche volare.
??:" Forse so chi è tuo padre!"
Qualcuno mi cinse le spalle, per lo spavento sussultai.
Ero già agitata per stasera, adesso si metteva anche lei?!
Roky:" oh Viggie, sei tu"
Feci un respiro di sollievo.
Viggie:" non volevo spaventarti"
Mi afferrò il braccio trascinandomi sul divano del salotto, accanto a lei.
Viggie:" ho fatto delle ricerche e ho varie teorie"
Roky:" spara!"
Risposi eccitata.
Viggie:" qui tutti hanno qualcosa che li accomuna: gli occhi di uno stesso colore, poteri simili se non uguali o anche mix se entrambi i genitori si trovano
all' inferno"
Roky:" Mmm..."
L' ascoltai attentamente, senza interrompere.
Viggie:" quindi probabilmente, tuo padre sarà molto simile a te"
Roky:" cioè?!"

Viggie mi studiò per bene prima di rispondermi, non ero molto convinta di ciò che stesse dicendo.

Viggie:" Bhe, un tipo con delle orecchie rosa ad esempio, gli occhi colorati e-"
Roky:" aspetta..."
Effettivamente aveva senso... più o meno.
Insomma, esisteva un demone con i miei stessi poteri, le orecchie sul capo e i denti aguzzi....
Roky:" e se fosse"
Viggie:" Alastor?"
Esclamammo entrambe, quasi in coro.

E come per magia nel salotto fece la sua comparsa il Demone Della Radio.
Non c'era da stupirsi.
Alastor:" mi avete chiamato mie care?"
Viggie:" veramente-"
Roky:" tu avevi parenti in vita?"
La interruppi senza volere, la cosa si faceva interessante.
Alastor:" ne ho uccisi così tanti che non ricordo"
Roky:" fai il serio per una volta!"
Gli urlai, forse con troppa autorità.
Il demone mi guardò pensieroso, sistemandosi il ciuffo rosso che gli cadeva sugli occhi.
Alastor:"pensi davvero che io sia tuo padre?"
Non risposi, guardai Viggie in cerca di aiuto ma nemmeno lei seppe cosa dirgli.

Non mi stupí il fatto che sapesse di cosa stessi parlando: lui sapeva sempre tutto senza che nessuno gli dicesse niente.
Alastor:" non fraintendere"
Iniziò accarezzando con le dita la punta delle mie orecchie rosa.
Quella sensazione mi era familiare, leggere, delicata, calda...
Quasi come quella che provavo ogni volta che Angel mi coccolava.

Alastor:" mi piacerebbe dirti che sono la persona che cerchi, ma io non avevo una figlia in vita"
Roky:" hai ragione, ci sono molti altri demoni con le orecchie infondo"
Viggie:" si,ma-"
Roky:" Viggie, non preoccuparti!"
Cercai di sorridere, per non fare notare la mia delusione.
Ma ripensandoci, avevo tutto il tempo del mondo per trovare papà, tanto ero già morta!
Anche se avevo una strana sensazione, la sensazione che lui fosse più vicino a me, di quanto potessi immaginare.

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