37) Dipende da me

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Il pomeriggio sembrò non passare mai.
Il tempo scorreva lento e anche solo un minuto mi sembrò un'eternità.
Non vedevo l'ora che Angel tornasse da quel provino, avevo bisogno di lui, della sua incredibile bravura nel farmi stare bene.
Mi mancava la sua dolce voce allegra e le sue battute da pervertito...

Decisi di raccontagli tutto, nascondergli le cose non avrebbe portato a nulla, anzi, poteva solo peggiorarle.
Lui aveva lavorato per Val, quindi avrebbe potuto darmi qualche consiglio su come comportarmi o robe del genere.
Dipendeva tutto da me, un solo passo falso e avrei perso Angel.
Il solo pensiero mi metteva i brividi e le lacrime non si decidevano a fermarsi da quando Alastor se ne andò saltellando, pensando di aver risolto ogni mio problema.
La panchina in marmo del giardino era gelida, il vento freddo mi congelava le guance e osservavo attentamente come le foglie secche, cadute dagli alberi, danzavano nell'aria per poi rotolare più volte sul terreno umido.

Faceva abbastanza freddo,ma non avevo intenzione di rientrare all'hotel e vedere Molly che mi supplicava di perdonarla.
Io mi fidavo di lei, era la mia compagna di avventure, per me era come una sorella.
Avevamo vissuto molte più esperienze eccitanti di quelle che riuscivo a ricordare...
Ma questa volta, non l'avrei perdonata tanto facilmente.

Il sole tramontó lasciando il suo posto a un cielo buio e cupo ricoperto da nubi grigiastre.
Vidi finalmente Angel sbucare dal portoncino dell'hotel:
Aveva stampato un grande sorriso, probabilmente il provino era andato bene!

Mi asciugai le lacrime,non volevo farmi vedere triste e corsi andandogli incontro.
Angel:" zuccherino!"
Mi abbracciò forte, anche io feci lo stesso.
Roky:" com'è andato il provino?"
Angel:" mi hanno preso!"
Fece saltellando per l'entusiasmo.
Sapevo quanto ci teneva a partecipare a quella serie; adesso, almeno lui,non era più costretto a lavorare per Valentino.
Angel:" il produttore è un tipo simpatico e gli altri anche... Mi trovo bene"
Roky:" non sai quanto sia fiera di te!"
Gli confessai, lui era felice e questo era ciò che importava davvero.
Angel:" perché mi hai aspettato tutto il pomeriggio qua fuori? Sei congelata!"
Chiese ridendo, sfiorandomi il nasino rosso per il freddo con la punta delle dita.
Roky:"Mmm...."
Scossi il capo, feci finta di nulla e sorrisi, non facendogli sospettare nulla. Aspettai ancora un po' prima di dirgli tutto...

Il ragnetto mi poggiò un braccio sulla spalla e tenendomi per mano mi convinse a rientrare all'hotel, prima di congelare davvero!

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