Valvet e Vox mi tenevano stretta fra le loro braccia, facendomi vedere come Valentino avrebbe ucciso papà.
Vox:" non vedo l'ora di vedere quel ragnetto morto e sepolto!"
Il demone tirò fuori dalla tasca del giubbotto in pelle una pistola e la puntò conto Angel.
Roky:" Non prendertela con lui, uccidi me!"
Valentino:" tu non hai fatto nulla piccola, è colpa di quella puttanella di Molly se adesso siete nei guai!"Non potevo restare a guardare, davanti a me avevo Angie con mani e piedi legati e una stoffa sulla bocca per non farlo parlare.
Aveva gli occhi spalancati per la paura e mi guardava disperato in cerca di aiuto.
Valentino:" di addio al tuo papino!"
Roky:" No!"
Dalle mani feci uscire un po' della mia particolare polvere per allontanare Vox e Valvet; come previsto i demoni si scottarono e mollarono subito la presa.
Vox:" cazzo!"
Valvet:" piccola stronza"
Si lamentarono, con le loro vocine irritanti.
"Non fare stronzate"
Avevo in mente quella maledetta frase, sembrava fosse l'unica cosa che ricordassi e, che valeva la pena ricordare.
Mi precipitai su Valentino, gli saltai addosso provando a strappargli la pistola dalle mani.
Non me ne fregava niente di qualche graffio, se mi fossi alzata con un ginocchio sbucciato o con il sangue che mi colava dal naso, ero determinata a proteggerlo!Riuscì a strappargli l'arma di mano, facendo due o tre capriole più in là, ma pochi istanti prima, Val sparò un colpo che provocò un forte boato.
Mi spinse a terra con uno strattone, troppo potente per riuscire a dimenarmi, poi si alzò soddisfatto.Speravo con tutto il cuore che non avesse colpito Angel, che il piccolo ragnetto rosa stesse bene, che quello sul giubbotto di Val non fosse davvero il suo sangue...
Angel era disteso a terra, ricoperto da quel liquido rosso che tanto temevo e respirava a fatica.
Merda!
Valentino:" salutalo, forza!"
Disse ridacchiando, dirigendosi dai suoi complici.
Mi dimenticai totalmente dell'esistenza di Val, dovevo occuparmi di Angie.
Gli levai il bavaglino e lo slegai.
Perdeva troppo sangue, il colpo di Valentino lo aveva colpito sul fianco e non riusciva a mettersi in piedi.Angy:" fa male"
Gemette, guardandomi con gli occhi pieni di lacrime, anche io piangevo.
Stava succedendo tutto una seconda volta: la paura, il sangue, le larcime, Val...
Proprio come andò a fine all'hotel tempo fa.
Roky:" posso curarti"
Angel:"fa parte dell'accordo, non funzionerà"
Mi mise una mano sulla guancia e con l'altra si teneva la ferita, cercando di placare il dolore.
Roky:" non lasciarmi di nuovo... papà"
Angel:" quindi sono io?"
Sorrise, con fare sorpreso.
Nonostante fosse a terra, privo di forze e con la consapevolezza che se ne sarebbe andato a momenti, continuava a fare le sue solite battutine, cercando di farmi sorridere:Angel:" eh, però non dirlo a nessuno...che reputazione avrei se la gente scoprisse che ho provato a scoparmi la figlia?"
Ironizzò come al solito, mentre io ridevo e piangevo contemporaneamente, senza fare smettere a quelle lacrime dolciastre di scivolarmi sulle guance.
Angel:"eh dimmi, chi è l'altro genitore?"
Chiese incuriosito, sapevo dove volesse andare a parare.
Roky:" Alastor"
Angel:" mi sono fatto Alastor? HAHAHA"Lo abbracciai forte senza smettere di piangere; non si aspettava una reazione del genere.
Angel:" zuccherino"
Roky:" papà...mi dispiace, è tutta colpa mia"
Angel:" È stato bellissimo conoscerti, tette di zucchero"
Sussuró, accarezzandomi i capelli.
Angel:" ehi, adesso che non ci sarò più, devi promettermi una cosa..."
Lo ascoltai, lasciandogli appoggiare la testa sulla mia spalla.
Angel:" segui la riabilitazione come mi avevi promesso, vai in paradiso e...."
Gli tenevo stretta la mano, come se in qualche modo quel gesto potesse salvarlo.Angel:" ...e saluta mamma per me"
Quella richiesta mi distrusse dentro: doveva essere lui ad andare in paradiso e rivedere sua madre, era il suo più grande desiderio!
Non era giusto, non doveva finire così.
Roky:" te lo prometto"
Dissi con un filo di voce.
Il demone provò ad asciugarmi le lacrime, mi accarezzò la mano con la punta delle dita.
Angel:" oh piccola, non piangere"
Faceva sempre più fatica a restare sveglio e mi dovetti rassegnare al fatto che fra qualche secondo mi avrebbe lasciata.
Di nuovo.
Angel:" distruggi questo bastardo e fallo per me"
Roky:" Ma io..."
Alastor:" zuccherino, sei letteralmente l'unione tra un demone ragno dal morso velenoso e il Demone Della Radio. Tu sei... Radioactive Dust, tu sei leggenda!"
Quella fu l'ultima frase che pronunciò, poi il suo sorriso crollò, chiuse gli occhi, mollò la stretta della mia mano e smise di respirare.
Roky:" grazie di tutto... papà"
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Radioactive Dust
FanficE se Alastor ed Angel avessero una figlia? Di sicuro sarebbe un'avventura all'inferno, ricca di scherzi, amicizie e amori. La piccola Roky dovrà affrontare il suo più grande nemico e riuscire a salvare il padre, Angel Dust, da un grave incidente...