4) La presa di Valentino

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Passai tutto il pomeriggio insieme a Cherry, parlammo male dei demoni della città,comprammo delle patatine e le finimmo tutte guardando un film dove aveva recitato Angel.
Non erano di certo film adatti a una bambina di quattordici anni come me, ma in fondo a scuola i miei compagni riuscivano sempre a trasformare la classe in uno studio illegale.

Roky:"si è fatto tardi,devo tornare a casa"
Cherry:" vuoi un passaggio?"
Roky:" no,ce la faccio. Ciao zietta!"
Cherry:" fa attenzione Tesorino!"

Presi la borsa e aprì la porta, stavo per uscire ma mi ricordai di dover prendere lo skate
Roky:" lo skate..."
Cherry:" lascialo a me,lo riparo e te lo porto!"
Roky:" sei la migliore"
Cherry:"lo so"
Fece un sorriso e mi salutò.

Mi arrampicai su una delle tante macchine accatastate pochi metri più avanti alla villa, scavalcai il passaggio e feci un salto dall'altra parte, atterrando su una pozzanghera.
Faceva un po' freddo, quindi indossai la felpa e infilai le mani dentro le tasche per tenerle al caldo.
Il vicolo era buio e da quelle zone giravano sempre demoni con cattivi pensieri in testa perciò accelerai il passo. Prima che potessi andarmene da quel posto però qualcosa mi tirò per il cappuccio. Per lo spavento persi l'equilibrio e caddi a terra su una pozza di fango.

??:" Che ci fa una ragazzina come te a quest'ora, da sola per strada ?"
Mi girai spaventata, pronta a usare i miei poteri,ma non appena scoprì che quello dietro di me era proprio Valentino, diventai di ghiaccio. Mi spinse violentemente contro il muro stringendomi il viso con una mano mentre le altre due le poggiava su i miei fianchi. Si avvicinò a me cercando di baciarmi,schifata, provai a divincolarmi ma lui era molto più grosso e potente di me e iniziò a tirarmi per un braccio, con l'intento di portarmi via con sé.

Valentino:"piccola, non ti faccio niente!"
Fece con un vocione malizioso.
Avevo terribilmente paura e non riuscivo ad aprire bocca.
Stava per mettermi nuovamente le mani addosso, fare qualcosa a cui io non avrei saputo reagire, ero solo una bambina infondo...
Sapevo benissimo cosa stava per accadere, cosa mi avrebbe fatto e, non riuscì trattenere un urlo che implorava aiuto.
In quel momento sentimmo uno strano rumore alle nostre spalle. Valentino si scansò immediatamente, io non ebbi la forza di girarmi, ma riuscì a percepire una presenza rassicurante.
Poi udì una voce, la sua voce: Alastor.
Roky:" papà!"
Strillai, il demone mi prese velocemente per mano e mi nascose dietro di sé per proteggermi.
Alastor:" Tu toccala e ti faccio fuori"
Disse neutrale rivolgendosi a Valentino.
Mostrò la sua forma demoniaca:
Le sue corna di un nero pece, i suoi occhi erano rossi e il suo sorriso era veramente inquietante.

Ma io non avevo paura di lui, so bene che non mi avrebbe mai fatto del male.
Diede una bella lezione al demone, che scappò subito in una nuvola di fumo.
Uscimmo dal vicolo e andammo alla luce, papà mi osservò attentamente, avvolgendomi in un abbraccio.
Alastor:" va tutto bene,ci sono qui io"
Disse accarezzandomi i capelli.
Mi scesero le lacrime,tremavo come una foglia per la paura.

Roky:" Mi dispiace..."
Balbettai
Alastor:"oh mia cara,non è colpa tua. Sei ancora piccola per avere la forza di affrontare certe cose,non preoccuparti"
Si scrollò dall'abbraccio e mi asciugò le lacrime.
Alastor:" non piangere,bimba mia"
Aveva una voce calda e mi guardava facendo un lieve sorriso.
Roky:"non pensi che io sia solo...una delusione?"
Alastor:"No, mia cara, non lo sei affatto"
Disse, scuotendo la testa.
Alastor:"sai quanto io tenga a te, non permetterei a nessuno di farti del male"

Poi mi prese per mano e tornammo a casa insieme.
Lo avevo definito un "rompi scatole" stamattina, adesso me ne pentivo immensamente...

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