12°Manoscritto: Il gruppetto dei miei amici bellissimi

96 14 393
                                    

Dopo il diverbio con i membri del consiglio studentesco, Cinny e gli altri erano rimasti scossi e furenti fino a quando non era arrivato il professor Booker per sostenere la sua ora di lezione. Zack si dileguò, salutato comunque calorosamente dagli studenti, su cui aveva fatto di certo una buona impressione, e Holly invece ritornò in aula. Era stato l'unico con il quale invece lo stravagante professore non aveva attecchito, almeno al primo incontro.

Con l'inizio dell'ora di Booker, gli animi di tutti si erano decisamente acquietati, anche grazie ai modi placidi e decisi dell'uomo dall'aspetto austero e un po' flemmatico.

La sua lezione iniziò in maniera differente dalle altre: cominciò a chiedere a ognuno degli alunni di parlare di sé, raccontare qualcosa riguardo i loro hobby e interessi, i loro obiettivi e così via, mettendo quindi da parte l'aspetto pratico in un primo momento.

"Credo sia utile, dopotutto, imparare a conoscersi superficialmente prima di instaurare qualsiasi rapporto interpersonale e apprendere le basi della mia materia: il Mutamento. Anche se, quanto possiate essere fastidiosi, casinisti e rumorosi, l'avevo già intuito." esordì l'insegnante, con una perenne aria stanca sul volto. "Parlatemi un po' di voi, uno a uno. Raccontatemi cosa vi piace fare e dove vorreste arrivare nel vostro futuro tramite questa scuola. Iniziamo da te, Ember?"

Holly si alzò in piedi, un po' incerto su cosa dire con esattezza. Continuava a grattarsi la nuca, imbarazzato e un po' rosso sulle guance. Non poteva certo confessare che la ragione principale per la quale si era iscritto all'Accademia di Hearthstone fosse un cavallino di legno con cui giocava da piccolo.

Ma in fondo, perché no? Era quello il suo obiettivo in fin dei conti, se non avesse trovato il coraggio di informarsi e chiedere a chi era più esperto di lui e poteva saperne qualcosa, allora non sarebbe mai riuscito a scoprire nulla.

Guardò Cinny sott'occhio: lei aveva rivelato il suo intento di cercare un peluche a lui e Sion, durante il test d'ingresso, seppur con una certa riluttanza. Holly l'aveva derisa per alleggerire la situazione, ma la ragazza si era sentita tradita e aveva reagito male, schiaffeggiandolo.

Cinny non aveva mai tradito le sue vere intenzioni, e se quelle di Holly per qualche ragione ignota coincidevano con le sue, allora doveva comportarsi allo stesso modo, senza temere il giudizio degli altri.

Infine, il ragazzo inspirò, prendendosi il tempo che gli serviva per esprimersi.

"Mi chiamo Oliver Ember e vivo nella città di Dusk, nel distretto di Vesper. La mia è un'antica famiglia nobile ormai decaduta che come abilità innata presenta delle fiamme dorate, simbolo della casata. Ma questo credo lo sappiate già." Holly sollevò lo sguardo verso Booker che lo ricambiava, paziente. "S-sono venuto qui ad Hearthstone... perché sto cercando un cavallino di legno a cui da bambino ero affezionato..." Riuscì a liberarsi di quel peso.

A quelle parole, Cinny sgranò gli occhi e si voltò di scatto verso di lui, un'espressione stupefatta sul viso.

Non era mai venuta a conoscenza di quell'intento identico al suo fino a quel momento. La somiglianza tra loro per lei era stata solo un'intuizione, una sensazione innata che l'aveva colta quando, incontrandolo per la prima volta, aveva avvertito un legame viscerale unirla a lui.

Holly incontrò le sue iridi, che lo fissavano con tale intensità da trafiggerlo dal banco in cui era seduta.

In quel momento Cinny gli rivolse un sorriso colmo di genuinità e comprensione. Più che mai, i due si sentirono simili.

La ragazzina finalmente liberò il compagno da quei suoi occhi blu e profondi come oceani e, senza essere interpellata, anche lei si mise in piedi per presentarsi, serena e sicura in volto.

My Entrance in Wizardry SchoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora