19°Manoscritto: L'epilogo di una contesa

78 11 214
                                    

Nello stesso momento in cui Holly era impegnato ad affrontare Lion con la sua tattica preparata in anticipo, nella radura silente a pochi passi da loro Cinny era in gravissima difficoltà contro una dominante Winter, che con il suo gelo scaturito dal bacio dell'inverno le aveva immobilizzato ogni muscolo.

La streghetta dal mare di capelli azzurri non sentiva freddo, né dolore.

Era come se, ritrovandosi nuda in una distesa di ghiaccio, avesse finito per perdere anche la percezione della propria temperatura corporea e fosse caduta in uno stato di paralisi, assiderata.

Winter aveva gelato le sue membra e le sue ossa dall'interno, impedendole di compiere qualsiasi azione motoria. Solo il viso di Cinny era libero da quella morsa innevata.

Winter la scrutava dall'alto con i suoi occhi inespressivi celestini, e attendeva che lei si arrendesse spontaneamente.

"D-dannazione, non riesco a fare nulla... finirà davvero così? Che schifo. Faccio schifo! Non posso credere di essere stata annichilita in questo modo." pensava intanto Cinny, atterrita. Si sentiva umiliata, il suo orgoglio era calpestato e i suoi sforzi derisi dalla forza della natura che era la sua avversaria.

Tra l'altro, senza aver mai avuto bisogno di allenarsi seriamente come lei.

Lei che al contrario aveva passato ogni giorno a migliorarsi, a concentrarsi al massimo in maniera maniacale solo per risvegliare un esiguo sprazzo di magia dentro il suo corpo inibito da nitwit.

"Cinnysir, se non ti arrendi ora, mi costringerai a farti davvero molto male per convincerti a desistere. E credimi, è l'ultima cosa che vorrei." Winter persisteva nell'esitazione, sebbene la sua espressione non tradisse alcuna emozione. Ma era solo una facciata che celava il suo vero essere.

Cinny capì che Winter era una persona gentile e compassionevole, e questo distruggeva ancora di più il suo orgoglio in mille pezzi.

"Ti ammiro per come ti impegni duramente, perché sai bene ciò che vuoi. Ti prego, non mettermi in condizioni di farti del male, di portarti a odiarmi. Vorrei che diventassimo amiche dopo questa battaglia." la nobile maga del gelo tentò di convincerla, ma inutilmente. Cinny era troppo testarda.

"Io non ti odierò, Winter... quindi fa' pure ciò che devi, da me non udirai mai le parole mi arrendo, tantomeno l'ubicazione della bandiera. Vedrai che riuscirò di certo a liberarmi da questa tua prigione in qualche modo, dunque non trattenerti!" le intenzioni della ragazza sembravano incontrovertibili.

"Ma perché?" la voce di Winter divenne appena più di un roco sussurro, simbolo che probabilmente era alterata.

"Perché sei così cocciuta? Perché vuoi che io ti faccia del male?! Hai perso, accettalo, non c'è nulla di sbagliato! Io..." la giovane pensò alla volta in cui Holly e Lion si erano scontrati nel giardino fuori dal boschetto, alcuni giorni prima. "Io non riesco a capire questi vostri atteggiamenti estremi! Come fate? Come riuscite a mostrare così apertamente ciò che provate?!" alzò la voce fin quasi a farla divenire un urlo.

"Le persone hanno sogni e ambizioni, per questo si arrabbiano, resistono e si impegnano fino allo stremo. Tu non ne hai nessuno? Forse dovresti lavorare sulla tua personalità." le parole volutamente istigatrici di Cinny provocarono una reazione di rabbia nella rivale.

In un attimo, Winter strabuzzò gli occhi, formò nella sua mano destra un martelletto azzurro chiaro, composto di ghiaccio, e lo frantumò sul ginocchio di Cinny.

Il danno non fu contundente: al momento dell'impatto, l'oggetto trasmise il gelo all'interno della gamba, che si propagò per tutto l'arto inferiore e assalì con violenza muscoli e ossa, provocando una sofferenza immane alla ragazza inerme.

My Entrance in Wizardry SchoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora