Holly gettava occhiate vispe a destra e a manca, cercando al contempo di non incrociare lo sguardo della minuscola ragazzina accanto a lui, nella fila parallela a quella in cui si trovava insieme a Miles.
"Ma che mi succede? Quella lolita mi fa uno strano effetto..." rimuginò tra sé e sé.
Quando era incappato in quei suoi profondi occhi azzurri, si era sentito suggestionato da lei, e un'insolita sensazione di familiarità unita a una forte malinconia l'avevano investito in pieno. Per questo aveva deciso di evitarla il più possibile e concentrarsi sulla prova che di lì a poco sarebbe iniziata.
Holly si divertiva molto di più a osservare la figura della ragazza con il berretto senza visiera davanti a lei, ormai sull'orlo di una crisi di panico: batteva di continuo i piedi a terra e tremava assiduamente, farfugliando poche frasi sconnesse in uno strano dialetto, del tipo: "me sto a fissà troppo, me devo calmà un pochetto!"
"Lei sì che mi fa sentire sicuro... accidenti, qualcuno le dia un calmante." borbottò sottovoce il ragazzo.
"Ehi, hai visto la ragazza davanti a tutti nella nostra fila? È da qualche minuto che non apre gli occhi, secondo te è morta?" Miles gli sussurrò quest'assurdità all'orecchio, facendolo alquanto innervosire.
"Ma ti pare che una ragazza muore dal nulla?!" replicò, seccato.
Poi, per curiosità, e anche come pretesto per non assecondare lo sguardo della loli che sentiva incombere su di sé, diede un'occhiata alla ragazza indicatagli dal compagno. Era molto alta, quasi quanto lui, con capelli verde scuro talmente lunghi da arrivarle alla parte inferiore delle gambe.
In effetti, i suoi occhi erano serrati e non accennava ad aprirli, come se non fosse per niente interessata a ciò che la circondava.
A Holly sembrò un atteggiamento piuttosto truce, il suo, ma decise di lasciar perdere.
"Sai che forse è veramente morta?" concesse con sarcasmo a Miles.
L'altro ridacchiò.
"Perlomeno si è scaricata un po' di tensione..." pensò Holly, un po' sollevato.
Il professore che capeggiava entrambe le file di alunni del primo anno, davanti al bosco ai piedi della radura, iniziò a richiedere la loro attenzione, battendo con fragore le mani a più riprese.
Era alto e maestoso nel suo impermeabile a collo alto beige che sapeva tanto di snob altezzoso, chiuso in vita da una cintura in pelle marrone chiara.
"Statemi bene a sentire, dannate oche." imperversò con la sua voce dura e intimidatoria.
"Iniziamo bene..." farfugliò Miles.
L'insegnante proseguì. "Io sono il professor Booker Doors, vostro tutore in questo test d'ingresso alla scuola di magia di Hearthstone. Naturalmente, la prova non preclude la vostra iscrizione, serve solo a noi poveri docenti stressati per smistarvi in maniera corretta nelle varie tipologie di classi che sono presenti nell'accademia. In parole povere, se sarete delle schiappe, allora verrete smistati in una classe infima. È chiaro?"
Ci fu qualche sconnesso mormorio di assenso, mischiato a lamentele per il tono usato dal professor Booker, oltre che a roche urla terrorizzate.
"Il professor Booker? Casomai direi il professor Boomer." commentò, acida, Cinny.
Holly rise alla battuta e la ragazza gli ammiccò con fare complice, ricambiata in maniera un po' incerta da lui.
"Se avete capito, allora possiamo pure iniziare!" tuonò ancora il professor Booker, i corti capelli castani ondeggianti. "Al mio via, una persona alla volta per ogni fila entrerà nel bosco. A distanza di cinque minuti altri due faranno lo stesso. Lì dentro troverete... diverse rogne, dunque vi consiglio di tenere pronti i vostri incantesimi migliori."
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My Entrance in Wizardry School
FantasíaHolly e Cinny sono due ragazzini rispettivamente di quattordici e tredici anni che hanno un grande tratto in comune: un forte senso di perdita per degli oggetti della loro infanzia. Infatti, Cinny è alla ricerca di un tigrotto di peluche che sostien...