9°Manoscritto: Al mondo esistono due tipi di persone: chi drippa e chi no

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"Tu... sei Holly Ember, vero?"

Holly e Beverly si fissarono qualche attimo con imbarazzo, senza sapere bene come comportarsi.

Studiandole il volto, sebbene fino a quel momento la ragazza avesse mostrato ben poca empatia nei confronti dei suoi nuovi compagni di classe, Holly non vi lesse alcuna malizia o ambiguità. Solamente tanta insoddisfazione, e forse frustrazione.

Aveva di certo dato subito l'idea di una che se la sapesse cavare da sola, ma nonostante ciò era stata smistata nella classe con la peggiore nomea della scuola per colpa della sua indole solitaria, della sua arroganza. Il giovane mago decise dunque di optare per un approccio morbido con lei.

"Ehi, eri nel cortile con noi dopo la prova, giusto? Se non sbaglio ti chiami Beverly." esordì. "Piacere di conoscerti!" Le tese una mano salda e confortante, che lei afferrò e strinse dopo un po' d'esitazione.

"Piacere mio..." ricambiò, gli occhi nerissimi puntati sul pavimento in legno.

"Questi libri elencati sulla lista della professoressa Kayleigh sono un casino. Per caso sai dirmi dove posso trovare Evochiamo Demoni Insieme di Ciri Bonfire, tanto per nominarne uno?" La coinvolse Holly, mentre la aiutava a raccogliere i libri caduti per terra in seguito al loro maldestro scontro.

"Aspetta, ora te li prendo tutti io. Anzi, puoi prendere i miei se vuoi, tanto conosco lo scompartimento in cui sono riposti." propose lei, forse apprezzando i modi gentili del compagno.

Quest'ultimo, a sua volta, fu sorpreso in positivo dalla cordialità e l'atteggiamento disponibile di Beverly. Con ogni probabilità, era un tipo che andava preso in un certo modo per potersi aprire a qualcuno. "Ti ringrazio molto, ma preferisco fare da me senza disturbarti, indicami solo dove li posso trovare." affermò.

"Sezione C - terzo scaffale. Sarebbe questo scompartimento, solo pochi metri più avanti." disse la ragazza. "Ora dovrei andare... a dopo." aggiunse.

"E-ecco..." incespicò Holly.

Beverly, che si era avviata in tutta fretta verso l'uscita, si arrestò, fissandolo con aria interrogativa.

"Sei molto servile, tutto qui. Non dai questa impressione a un primo sguardo."

Beverly posò gli occhi sulla gigantesca libreria stracolma di tomi e vecchie pergamene ingiallite alla sua destra, senza proferir parola. Pareva stesse valutando se chiedergli qualcosa che la tormentava, oppure tenersela per sé.

"Tu... hai un cognome importante." biascicò appena, in modo quasi impercettibile.

"Come?" fece Holly, stranito.

"Quando ti è stato proposto di cambiare classe in favore di una più prestigiosa, e hai rifiutato, proprio non capivo. E tutt'ora non riesco a capacitarmene... Perché non ne hai approfittato? Perché nessuno tra coloro che ne avevano il diritto l'ha fatto?" Il labbro inferiore dell'alta e magra ragazza dal vellutato crine verde scuro tremava leggermente.

Holly capì che i suoi sentimenti verso la situazione in cui gravava dovevano essere molto più profondi di quanto avesse immaginato. A quanto pareva, Beverly ci aveva rimuginato tantissimo e non riusciva a darsi pace.

"È semplice." rispose il ragazzo, in tono netto e sicuro. "Non posso gettare al vento gli sforzi di chi si è impegnato duramente insieme a me. Non avrei mai tradito i miei amici, per questo ho rifiutato." I suoi occhi dorati brillarono di una luce troppo abbagliante perché Beverly la sostenesse, stupita dalla semplicità e genuinità delle motivazioni di quel ragazzo tanto spontaneo.

Non sapeva cosa rispondere, dunque si sentì sollevata nel momento in cui fu Holly a proseguire la conversazione per lei, evitandole uno scomodo silenzio prolungato.

My Entrance in Wizardry SchoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora