23°Manoscritto: Un po' di spensieratezza addolcirà il tuo cuore

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Miles osservava la peculiare ragazza che danzava in modo sfrenato, dando spettacolo davanti a un paio di studenti che si sbellicavano dalle risate mentre Gwendy, al contrario, provava a contenere la situazione, sebbene fosse arduo come tentare di spegnere un fuoco a mani nude.

Notò che la ragazza truccata come fosse un clown aveva gli occhi chiusi e roteava il capo con leggiadria. A prima vista, trasmise al giovane una certa frivolezza d'animo che lo fece sentire leggero.

"Cosa succede qui?" Si avvicinò a Gwendy, l'unica con cui pareva si potesse quantomeno scambiare due frasi sensate, in quel momento.

"Ciao, sei Miles Hummingbird, il fratello di Isabel, vero?" lo accolse lei con la solita flemma nei toni, in contrasto con la sua espressione preoccupata. "Niente, è che stavo chiedendo in giro se ci fosse qualcuno disposto a cantare come corista per un concerto, così Satolla ha iniziato a fare... questo." spiegò a grandi linee, accennando alla buffa scena.

"Capisco... Ma cosa diavolo dico? No, che non capisco! Concerto di chi? E Satolla sarebbe lei?" borbottò il ragazzo, indicando la danzatrice.

Gwendy sospirò. "Il concerto è il mio, di solito non lo sbandiero ai quattro venti, ma sarei una idol emergente e questa sarà la mia prima serata importante. Solo che tre coriste hanno dato forfait e stavo cercando di sostituirle, dato che il concerto si terrà durante il secondo quadrimestre, nel mese dei Boccioli."

"Wow, non credevo fossi una cantante." affermò Miles. Si sarebbe aspettato tutt'altro da una ragazza pacata come quella mezzo demone.

A quelle parole, la clown si voltò, cingendo Miles con un braccio gracile ma dalla stretta piuttosto vigorosa.

"Gwendy è brava! È la mia amica con le corna! Tu come ti chiami? Io Satolla Sybilla. Ma non ti ho già visto? Hai begli occhi! Sembri simpatico, diventiamo amici!"

La tempesta di parole che scaturì dalla sua bocca a ritmo quasi più veloce del labbiale bastò a mettere la mente di Miles fuori combattimento.

"A cosa devo rispondere..?" azzardò, lo sguardo perso nel vuoto, stretto nella morsa ineluttabile di Satolla.

"Lascia perdere, amico, è inutile parlare normalmente con lei. Serve solo a farci divertire." intervenne uno dei due spettatori, dai capelli biondo cenere e due occhietti neri dall'aria furba.

"Ancora devo capire come abbia fatto a entrare nella classe Bronze." rimbeccò l'altro, dalla carnagione scura e abbastanza alto.

"Matias e Kirk dicono così, ma in realtà mi vogliono bene, si divertono davvero con me!" affermò Satolla, gioiosa. Miles, però, intravide nei suoi occhi truccati qualcosa di diverso dall'allegria, una nota di dolorosa incertezza.

"Sì, sì, comunque ci siamo divertiti abbastanza, ci si vede in classe. Se la trovi." Kirk, il biondo, rise e si scambiò il cinque con Matias, prima di dirigersi al castello.

A quel gesto, Miles si sentì per qualche motivo ribollire di rabbia. Ma decise di sopprimere subito quell'impulso violento. Lasciarsi andare per lui era troppo pericoloso.

Satolla prese a pulirsi il volto con un panno che cacciò dalla tasca del suo abitino tinto dei colori dell'arcobaleno, senza dire nulla. Il ragazzo trovò molto triste quel rapido accaduto, soprattutto la scena attuale. Il viso della giovane premuto contro la pezza, che indugiava particolarmente sugli occhi giallo ocra come la chioma liscissima che le cascava dietro le spalle strette.

"Allora... Miles, fammi sapere se trovi qualcuno per il coro magari." intervenne Gwendy, un po' attonita. "Mi trovi nella classe dei mezzo demoni, al secondo piano centrale."

My Entrance in Wizardry SchoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora