CHAPTER 1.

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Il formicolio sulla mia guancia si espande lentamente arrivando all'orecchio: è già il secondo schiaffo della giornata.
Guardo il pavimento mentre Jun-Seo si allontana da me , poi lo guardo mettere la mano appena utilizzata per colpirmi, nella tasca.
Lascia scivolare la giacca elegante sul suo busto saldo e afferra l'ombrello da pioggia di sua proprietà nero e grigio dal portaombrelli, rigirandoselo tra le mani.
-E non azzardarti più ad alzare la voce con me o la prossima volta sarà questo a ferirti.-
Il mio ragazzo sventola in aria l'oggetto che custodisce in mano, io non posso far altro che annuire.
-Mi d-dispiace-
Balbetto.
Lui scrolla le spalle, si gira in direzione di Aidan il quale ha assistito alla scena.
Ormai è abituato a vedere ciò che succede dentro queste mura, ma non teme nulla, poiché Jun-Seo ha insegnato ai miei figli che i ceffoni che mi da, non contengono violenza, li molla per scherzare e loro cadono nella sua trappola dandogli corda.
Ma come biasimarli: sono troppo piccoli per capire che razza di mostro sia quell'uomo.
Il mio compagno avanza verso mio figlio che entusiasta sorride nel vedere il ragazzo che cammina verso di lui, Jun-Seo accarezza la chioma del bambino e lo incita a finire i suoi compiti di prima elementare.
-Ci vediamo sta sera orsetto-
Mormora il maggiore, pizzicando giocosamente la guancia del più piccolo.
Jun-Seo mi rivolge un cenno svogliato, poi esce dal lussuoso appartamento sbattendo la pesante porta d'ingresso.
Sbuffo toccandomi il viso, il mio zigomo è bollente.
Decido di applicare del ghiaccio sulla pelle prima che ella si arrossisca più del dovuto, avvolgo un blocchetto di ghiaccio attorno un panno tiepido e lo premo contro la guancia.
Vi chiederete: "Che cazzo succede?" , un po' alla Lady Gaga, no?
Beh...Posso dirvi che non tutte le fiabe finiscono bene.
Vi ricordate delle nozze tra me e Jungkook, vero?
Siamo stati sposati per...sei mesi.
Solo sei mesi.
Due mesi dopo il matrimonio abbiamo iniziato a litigare pesantemente giorno dopo giorno e tempo dopo, stanchi di quella situazione abbiamo deciso di applicare il divorzio.
Dopo una storia da favola, piena d'amore, di sentimento e colpi di scena, si è arrivati alla conclusione che non eravamo fatti l'uno per l'altra.
Il sentimento è sparito, lui ha preferito starsene da solo ed io...io ho conosciuto Jun-Seo: e maledico quel fatidico giorno.
Jun lavora in banca,  fu lì dove lo conobbi, io dovevo sistemare dei problemi legati al mio conto corrente bancario e la donna dietro lo sportello in plexiglass mi consigliò di rivolgermi a lui : i nostri sguardi si incrociarono e sbucciò il famosissimo 'Amore a prima vista.'
Junggok si è tenuto la nostra vecchia casa, ma ultimamente non la frequenta molto, a causa del suo faticoso lavoro, è costretto ad alloggiare in dormitorio.
Io avevo acquistato un delizioso appartamento moderno più a Ovest in tal modo sarei stata più vicina alla mia agenzia che col passare degli anni aveva ingrandito il mercato e si era evoluta maggiormente.
Ora come ora non ho più il tempo necessario di creare da sola le bozze degli abiti che lancerò in commercio; ho dovuto assumere degli specialisti di designer che mi aiutino.
Sto facendo passi da gigante con la mia impresa e ne vado fiera.
Ritornando a Jungkook: io e lui non andiamo d'accordo.
Lui si lamenta molto del fatto che i miei piccoli stiano solo due giorni da lui e il resto della settimana da me.
Non comprende che sono io la loro mamma e quindi possa gestirli al meglio perché non sono piena interviste, concerti e tour mondiali.
Il tempo per loro lo trovo sempre e gestisco benissimo i miei impegni.
Comunque sono passati tre anni dal divorzio con Jeon e due dal fidanzamento con Jun-Seo;
Quest'ultimo, i primi periodi del nostro fidanzamento era davvero cordiale, un ragazzo d'oro.
Poi ha iniziato a scagliare la sua rabbia e i suoi problemi contro di me, mi tortura con qualsiasi mezzo, a partire dalle botte e a finire dal sesso forzato.
Se vi state domandando del perché non lo molli, la risposta è già vostra: lui sa che per un lasso di tempo, la mia relazione con Kook era solo finzione e semmai un giorno dovessi lasciarlo, temo possa parlare di ciò in giro.
Perciò sono costretta a starmene qui, in queste condizioni, a temere di esprimere la mia opinione e a dover star tutto il tempo con la bocca cucita.
Del resto, nulla di nuovo: tutto il mondo sa del divorzio della ex 'coppia Jeon' , io e il resto dei Bangtan siamo ancora grandi amici e ho lo stesso rapporto speciale di anni fa, con i genitori di Junggok: non mi abbandoneranno mai.
E tutto il resto è rimasto come sempre.
-Mom-
Una vocina assonnata riempie le mie orecchie in meno di due secondi, mi volto verso il corridoio, il piccolo Si-Woo zampetta stanco verso di me.
Poggio il ghiaccio sul davanzale della cucina e mi avvicino al bimbo, mi piego sulle ginocchia e lascio che le sue manine  si aggrappino alle mie spalle.
-Ben svegliato paperella-
Sorrido baciando le sue gote.
-Vuoi sgranocchiare qualcosa prima di cena?-
-Uh!-
Miagola Woo, allungando la mano verso il vassoio con sopra poggiati dei biscotti fatti in casa.
Ridacchio, 'golosone' canticchio stringendo il corpo del più piccolo a me.
Lui si incolla maggiormente al mio busto mentre io, con una sola mano trasferisco qualche manciata di cookies su un piattino in coccio, fondo.
Riempio il biberon del mio figlio minore con del succo di frutta alla pesca e ne verso una buona quantità anche nel bicchiere con cannuccia degli Avengers appartenente all'altro mostriciattolo.
-Va a sederti sul divano, vengo a portavi la merenda-
Sussurro dolcemente all'orecchio del piccolo.
Velocemente sfreccia verso il sofà bianco, si aggrappa ai cuscini e Aidan segue il suo fratellino con lo sguardo.
-Va anche tu-
Avverto Aid.
-Finirai i compiti dopo la pausa-
Il mio primogenito scende dallo sgabello dell'isola situata in cucina con un singolo balzo, si reca in soggiorno, io afferro gli snack dei miei bambini e poggio tutto sul tavolino tondo in cristallo.
Faccio partire un cartone animato tramite Amazon Prime e presto l'attenzione dei due è rivolta al costoso televisore.
Finisci di pulire la cucina e una volta terminato, una notifica mi distrae.
Raccatto il telefono, appoggiandomi con le spalle al frigorifero.
Controllo i messaggi, è Jun-Seo.

"Honey: 💛
Kristen perdonami per prima.
Dopo che sarò uscito dal lavoro comprerò io la cena, per sdebitarmi. Ti amo"

Dietro queste parole non c'è davvero senso di colpa, l'ho sempre saputo.
Ma rispondo fingendomi compiaciuta dal suo sms.

"Me:
Hey honey, non preoccuparti per prima...comprendo il tuo nervoso. Grazie per il pensiero, ti amo anch'io"

Resto a guardare il vuoto per un po' , a volte vorrei sparire e a volte vorrei riavere qualcuno che mi ami come lui mi ha amata.
E no, non parlo di Jun-Seo.

He can't touch you  [Sequel di 'Puzzle'] // Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora