CHAPTER 6.

305 18 3
                                    

Sono appena uscita dalla KS, la mia azienda, devo andare a prendere Aidan a scuola e Si-Woo all'asilo.
Mi adagio sul sedile del guidatore, accendo l'auto facendomi distratte dalla vibrazione imperterrita del mio telefono nella borsa gialla.
-Oh-
Sussurro estraendo il cellulare dall' accessorio, leggo il nome di Hoseok sul display; ultimamente stiamo legando moltissimo, gli ho promesso di creargli una felpa a tema 'Hope World' e sicuramente mi sta chiamando per sapere come vanno i lavori dei bozzetti per quest'ultima.
-Vita mia-
Mormoro italianizzando la mia parlata.
-Kris-
Sibila, il suo tono basso mi fa captare della preoccupazione tra le lettere della parola da lui pronunciata.
-Che succede?-
Domando confusa.
-Non ci crederai mai-
-A cosa?-
Lui sospira.
-Jungkook giorni fa ha detto di star uscendo con una ragazza, ma non sai di chi si tratta-
Dice fermamente.
Sta uscendo con qualcuno? Nonostante non siamo più nulla, perché percepisco del fastidio pensando al mio ex marito in compagnia di un' altra donna?
-Ci ha raggiunti in sala registrazione, era in ritardo e ci ha detto di essersi addormentato a casa della sua quasi-ragazza...Vuoi sapere chi è?-
-Sì, sì-
Pronuncio convinta.
Lui fa una pausa, lo sento confabulare qualcosa sottovoce e finalmente parla, annunciando il fatidico nome.
-Soomin.-
Una parola.
È bastata una parola a farmi cambiare umore.
Sento il sangue ribollire violentemente nelle vene ed il cuore palpitare nervosamente, stringo tra le mani il volante, inizio ad uscire velocemente dal parcheggio della mia ditta mentre le mie parole hanno abbandonato la scena.
-Kris?-
La voce di Hobi fuoriesce dal vivavoce del telefono che afferro tra le mani.
Chiudo la chiamata, dirigendomi verso le mete per prelevare i miei bambini.
Scendo dalla vettura quando sono arrivata davanti il cancello della scuola di Aidan, guardo nervosamente l'orario sul telefono notando le due chiamate perse da Hoseok ed un suo messaggio.

1 messaggio da:
Hoboo <3
'Kris, non volevi saperlo vero? Scusami'

-Siccome fossi tu il motivo per cui sto così-
Sussurro fissando il contatto.
Le campane della struttura scolastica suonano le loro note, abbasso gli occhiali da vista proteggendomi dai flash dei paparazzi nelle loro postazioni.
Saluto alcuni di loro inchinandomi, mentre li maledico mentalmente perché rompono il cazzo persino se vado a prendere i miei bimbi a scuola.
Riporto la mia attenzione sulle porte aperte della scuola affollata da genitori e bambini che escono in fila indiana accompagnati dai loro rispettivi maestri, finalmente adocchio la classe di Aidan e quest'ultimo che cammina spensierato facendo oscillare il suo sguardo da una parte all'altra del grande giardino.
Mi nota dopo qualche secondo, sorride e mi indica con il ditino informando la sua maestra che io sia quì.
Mi reco in direzione del mio bambino, lui corre saltellando non appena arriva a due passi da me.
-Mamy!-
Grida.
Bacio la sua fronte e prelevo il suo zainetto dalle sue piccole spalle.
Prendo la manina di mio figlio e ci incamminiamo verso la mia auto, poi in meno di cinque minuti riesco a giungere all'asilo di Woo, entro nel luogo per ripescare il mio secondogenito, neppure qui i paparazzi mancano.
Le luci abbaglianti delle loro macchine fotografiche mi infastidiscono, ma rivolgo lo stesso un comportamento educato, infine mi fermo a guardare la strada davanti a me, abbasso le palpebre e tolgo gli occhiali da sole dal viso.
Respiro profondamente cercando di placare il nervoso, la mia gamba non smette di tremare e il silenzio nella macchina è davvero fastidioso.
Penso a cosa devo fare per smettere di essere così assillata dallo stress e dai mille problemi, poi spalanco gli occhi tutto ad un tratto, accendo l'auto e poggio una mano sulla marcia.
Apro bocca facendo esultare felicemente i miei piccoli.
-Andiamo da papà?-
////
-Che cazzo di salta in mente, uh?!-
Urlo entrando in sala canto.
Ci sono tutti e sette i ragazzi, sono rimasti in silenzio ed alcuni di loro hanno sospirato poggiandosi una mano sul cuore.
Stringono in mano dei fogli con delle scritte, probabilmente il loro futuro singolo, ma ciò che mi interessa è quella testa di merda del mio ex.
Guardo furiosa Junggok, lui incatena il suo sguardo al mio.
-Che ti prende?-
Domanda.
-Soomin? Tra tutte quelle che potevi scegliere proprio quella lì?!-
Spalanca gli occhi e si alza dal divano in pelle.
Ruota la testa intorno a lui guardando uno ad uno i suoi fratelli.
-Chi è stato l'infame?!-
Grida stringendo i pugni.
-Che importa? Credevi non sarebbe mai saltato fuori ciò? Sei un coglione patentato che più coglione non c'è!-
-È davvero un problema per te? Pensa a quel pollo del tuo ragazzo!-
Rido nervosamente, poggio le mani sul petto del corvino e con tutte le mie forze faccio pressione.
Jungkook va a schiantarsi contro il muro, il rumore è così forte che Namjoon e Jin sobbalzano sul posto.
-Kris-
Le mani di Jimin si stringono intorno la mia vita.
-Sei tornato a dipendere da quel clitoride marcio, da quella grandissima troia che ti ha allontanato dalla tua famiglia, che mi ha fatto soffrire, che TI ha fatto soffrire!-
-Fatti i cazzi tuoi, anziché criticare la mia vita sentimentale va a correre su un tapis roulant in palestra e perdi qualche chil-
-Chiudi quella boccaccia idiota!-
La voce di Hoseok sovrasta quella del corvino, mi spingo verso il mio ex marito cercando di ribellarmi dalla presa del biondo cenere ma Jimin oppone resistenza allontanandomi da quel pezzo di merda.
Namjoon fa la sua entrata in scena, poggiandomi una mano sulla spalla.
-Stai calma piccola-
Sussurra dolcemente Joonie.
-Faccio quello che voglio, sto con chi mi pare, tu stai con quello schifo da tempo ormai ed io non posso ricostruirmi una vita? Non ti senti?!-
Protesta Guk.
Alzo la mano verso il suo viso e prendo tra le dita il suo mento.
-Non ti sto dicendo di non ricostruirti una vita, puoi farlo ma non con quella vipera che ci ha allontanati, Dio Jungkook siamo ritornati in sintonia da poco e mi fa così piacere questa cosa, quanto ci vorrà a farti distaccare da me? O peggio dai tuoi figli? Ti ha allontanato già una volta da Aidan, non voglio i miei figli si ritrovino a stare senza un padre, lo capisci?!-
-Stronzate, tutte stronzate, non mi allontanerà dai miei figli, non di nuovo. Pensa alla tua di vita, non alla mia-
Toglie la mia mano con un gesto assai brusco dal suo viso, storce il viso in una smorfia e sento le mani di Jimin allentare la presa intorno alla mia pelle.
-Soomin è cambiata, ora è più matura ed è maledettamente la donna che voglio; quindi fatti gli affari tuoi e va ad aprire le gambe al tuo maritino-
Conclude.
-Stronzo-
Le mano di Taehyung si schianta contro la calotta di Jungkook, lui fa fuoriuscire un verso animalesco dalla sua bocca e mi afferra un braccio.
-Va a letto con chi cazzo ti pare, fidanzati con chi vuoi ma non manipolare la mia vita-
Le sue dita premono sulla mia cute azzeccando in pieno i lividi freschi causati dalle botte prese da quel mostro.
-Non la sto manipolando, lo sto dicendo per il bene dei miei bambini-
Tolgo il braccio da sotto il suo tocco duro massaggiandomi l'arto nei punti doloranti, lui scrolla le spalle.
-Va' dai bambini, sono rimasti di sotto a giocare con la signora della reception. Almeno potranno vederti prima di perderti per causa di quella figa marcia.-
-E tu va' a fanculo, ti odio Cristina Soro!-
Sbatte la porta dello studio spingendo il silenzio ad esplodere nella stanza.
Nessuno fiata, io sto cercando di incitare in silenzio il mio cuore a non spezzarsi, tengo a Jungkook e sentirgli esprimere il suo odio nei miei confronti mi lacera pezzo per pezzo.
-Kristen-
Mi richiama Jin.
-La mia bambina-
Sussurra.
Si alza dalla sua poltrona e mi stringe in un' abbraccio, sorrido tristemente pensando a quanto possa far schifo la mia vita.
-Siamo tutti quanti con te...neppure noi sopportiamo quella lì-
Dice il moro.
Vorrei piangere, ma ho imparato a ritirare le lacrime per i pezzi di merda.
L'ho imparato da quando sto con Jun-Seo.
-Non prendere sul serio le sue parole, sei semplicemente fantastica-
Commenta Yoongi.
-Faremo il possibile per spingere Jungkook a pensare maggiormente a te e ai piccoli-
Propone Joon.
Scuoto la testa.
-Non dovete farlo voi, per quanto possa apprezzare il vostro aiuto, ma deve essere il suo primo pensiero. I piccoli devono essere la sua priorità, non io, ma almeno loro-
Mugolo disperata.
-Andrà tutto bene...-
Sussurra Jimin.
Amo la compagnia ed il supporto dei ragazzi, ma il loro calore per quanto sia piacevole, non annega la paura che Jungkook possa allontanarsi da Aidan e Si-Woo e neppure la paura di avere una protezione in meno quando si tratta di Jun-Seo, quel mostro.

He can't touch you  [Sequel di 'Puzzle'] // Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora