La corta chioma di Namjoon appare avanti la mia visuale.
-Ma non mi dire-
Mi meraviglio del suo nuovo taglio di capelli.
Gli sta divinamente.
-Ti sei tagliato i capelli!-
Esclamo affondando le dita nella piccola cresta sopra la fronte.
-Giusto una spuntatina-
Ridacchia lui.
-Ti stanno così bene-
Mi complimento.
-Cerchiano meglio la forma del tuo viso-
Dico in un sussurro seguito da un' occhiolino amichevole.
-Sono contento ti piacciano-
Conclude il corvino.
Namjoon abbassa lo sguardo lungo le mie mani.
-Oh, è il cambio per Si-Woo?-
Annuisco.
Sono dovuta correre in dormitorio per portare un pigiamino pulito all'ultimo dei miei due figli, a causa di un piccolo incidente che accade in tenera età.
-Pensavo fosse passato il periodo 'pipì a letto... Aidan ha abbandonato questa abitudine a due anni-
Lo informo.
-Sono cose che capitano-
Annuisco.
-Immagino che ora che Si-Woo non indossa più il pannolino, per lui le cose siano più complicate-
Scrollo le spalle mentre continuiamo a camminare verso l'appartamento di BTS.
-L'ha tolto quasi quattro mesi fa, eppure aveva terminato di farla a letto da tre mesi circa-
-È stato solo un'errore-
Commenta il mio amico.
-Sì, capita ai bambini.-
Puntualizzo.
La porta dell'appartamento è socchiusa, Joon mi indica l'ingresso e mi fa cenno di proseguire.
-C'è Soomin?-
Namjoon scuote il capo.
-No-
Dice.
-Lei e Jungkook non si vedono da una settimana, da quando...-
-Ho parlato troppo e sono stata anche chiamata 'puttana'-
Lo precedo.
Il moro mi squadra e spalanca gli occhi.
-Perdonami? Quella lì ti ha...-
-Non lei.-
Correggo il ragazzo, che allarga ulteriormente gli occhi.
-Jungkook ti ha chiamata puttana?-
Domanda incredulo Joon.
-Non mi ha dato della puttana-
Namjoon lascia uscire dalle labbra un sospiro di sollievo.
-Mi ha dato della grandissima puttana.-
Chiudo il discorso avvicinandomi alla porta, busso debolmente prima di venire "accolta" da Junggok.
-Non potevi fare più in fretta? Tuo figlio è in bagno con il culo all'aria da venti minuti-
Sbraita Jungkook.
Non mostra il minimo cenno di compassione.
Mi vede debole, mi vede distrutta ed imponente sotto il suo sguardo duro, eppure non gli importa di come mi sia ridotta.
-C'era traffico-
Spiego.
Lascio la borsa blu dalla texture a stelline sulle mani di Kook, entro in casa notando Aidan in ginocchio sul divano, ha il mento poggiato sullo schienale e le braccia in alto.
-Mio amore-
Sussurro prendendo in braccio il piccolo.
-Dove credi di andare-
La voce di Namjoon irrompe nella stanza.
Giro la testa, le mani di Nam stringono la maglia nera del mio ex marito.
-Azzardati ancora a chiamarla 'puttana' e ne pagherai le conseguenze-
Viene detto tutto con un tono così basso da farmi rabbrividire.
Namjoon, Kim Namjoon serio è tutta un'altra cosa rispetto al Joonie giocoso di sempre.
Il leader abbandona l'appartamento dopo avermi baciato una tempia ed aver lasciato una piccola carezza sulla testa di Aid.
Poggio quest'ultimo sul divano, indico il televisore acceso sui suoi cartoni animati preferiti.
-Che cazzo hai detto a Nam?-
Ecco.
Ecco l'ennesima inculata del mese.
-Guardati un'altro pezzo di puntata, poi a nanna, capito? È tardi-
Mi volto lentamente incontrando lo sguardo di Kook.
È incavolato come una belva, potrebbe ridurmi in polvere con uno sfioro se vorrebbe.
-Che cazzo-
Ripete lui gettando la borsa con i vestiti nuovi di Si-Woo, su un puff accanto al divano.
-Hai detto a Nam-
Si avvicina con passo lento, il suo sguardo è buio e minaccioso.
-Credevi non lo avrei detto a nessuno? Non lo dirò ai media, ma ai miei migliori amici dico tutto-
Rispondo con sangue freddo.
Recupero il recipiente in stoffa con le piccole stelline gialle stampate in po' qua' e là, mi affretto ad avvicinarmi al bagno.
-Ed ora che l'hai detto ti senti realizzata?-
Domanda standomi al passo.
Faccio scena muta mentre sorprendo il mio piccolo bambino seduto sul gabinetto, con un' asciugamano blu sonno le gambine esili.
-Mama!-
Grida alzandosi.
-Amore mio-
Bacio la testolina del piccolo, frettolosamente caccio fuori gli abiti puliti e li spiego.
-Lo hai lavato?-
-Gli ho fatto il bidet-
Annuisco.
-Cristina-
Mi nomina lui.
-Metti un piede e poi l'altro. Reggiti o ti farai una brutta caduta-
Spiego al bimbo che poggia delicatamente una mano sulla mia spalla sinistra.
Infilo le mutandine blu ed azzurre a mio figlio, poi i calzini ed i pantaloni del pigiama.
-Prendimi il borotalco, per favore-
Ordino al mio ex.
-Rispondimi-
-Non ho tempo da perdere, il piccolo ha sonno e tu stai prolungando la sua ora per andare a letto.-
Uno sbuffo e dei passi lontani, sento ciò prima di infilare la magliettina in cotone a Si-Woo.
-Hai sonno, vero?-
Il bimbo stropiccia i suoi occhietti, scuote la testa debolmente, è decisamente esausto.
-Voglio dormire con te-
Si lamenta.
Delle dita picchiettano sulla mia testa, Jungkook mi consegna la boccetta gialla e bianca di borotalco che utilizzo, facendone uscire una piccola montagnetta che va a posarsi all' interno dell' intimo del bambino.
-Per oggi dormirai con papà-
Sussurro sistemando l'elastico dei pantaloni di Woo.
-Vieni da Appa-
Si-Woo si arrampica sul busto del padre con maestria, poggia la testa sulla sua spalla, entrambi escono dalla stanza bagno, lasciandomi sola a riporre l'asciugamano nella cesta dei panni sporchi.
Stringo tra le mani la bottiglietta di plastica contenente il cosmetico in polvere, svolto il corridoio arrivando in salotto.
-Raggiungi tuo fratello a letto-
Consiglio a mio figlio.
Il bambino debolmente si alza dal sofà, pigia il tastino 'OFF' del telecomando e la TV si spegne.
Mi guarda in attesa di attenzioni, io metto apposto il borotalco nel beauty case lasciato su un mobiletto all'entrata del delizioso appartamento, poi poggio lo sguardo su mio figlio.
Sospiro capendo le sue intenzioni.
-Vieni qua-
Mormoro vedendo il mio dolce piccolo, avvicinarsi sbadatamente.
Lo afferro da sotto le ascelle, stringo il suo corpo al mio ed entro nella stanza di Jungkook.
Poggio mio figlio sul letto, sistemo bene le coperte di seta sui busti dei miei bambini, poi mi piego baciando la fronte prima ad Aid ed infine a Si-Woo.
-Hai messo su della cellulite?-
Chiede Junggok aspro come un limone.
Roteo gli occhi.
-Mi stavi guardando il sedere?-
Ricambio la domanda.
Raggiungo l'uomo posto accanto alla porta.
Lo supero mentre i suoi occhi sono ancora incollati su di me.
-Se ti pieghi come come se stessi facendo Yoga, è normale che i miei occhi vadano a guardare-
Annuisco.
-Certo-
Afferro le chiavi della mia auto dalla borsa, sto per andarmene, ma lui mi blocca.
-Non hai risposto alla mia domanda-
Mi ricorda.
-Non ho messo su cellulite, è la solita di sempre-
Tento di sviare il discorso principale, ma Junggok lo ritira fuori.
-Kristen-
Lo guardo, lui mi guarda.
-No, non mi sento realizzata, avevo solo bisogno di parlarne con qualcuno. E tu? Tu ti senti realizzato dopo avermi dato della puttana?-
Il ragazzo caccia fuori il suo miglior silenzio, in seguito alza le spalle.
-Bravo, non rispondere. Non ne saresti capace. Peccato che la vera puttana quì non sia io-
-Non osare nominarla-
-Chi? Soomin? Vuoi dire che non ha mai avuto atteggiamenti da troia? L'hai ammesso anche tu!-
-Ho detto che non devi nominarla!-
Grida in risposta il ragazzo.
La sta davvero difendendo?
Il petto inizia a far male, proprio come le scorse volte.
-Allora tu non nominare me!-
Urlo anch'io.
-Stai difendendo la stessa ragazza che ti ha aperto le gambe mentre tu eri impegnato con me, addirittura in attesa di Si-Woo! Non te ne stai rendendo conto? Ti chiedo solo di indicare meglio con il dito la persona giusta a cui vuoi dare della poco di buono, la prossima volta!-
Jungkook serra le labbra, le sue sopracciglia corrugate e le vene sul collo, non indicano nulla di buono e la conferma della sua arrabbiatura, arriva quando con una forte spinta, mi fa attaccare alla parete.
Un dolore allucinante si espande sulla mia piccola schiena, lascio fuoriuscire dalle labbra un grugnito addolorato.
Ci ritroviamo immobili uno di fronte all'altra, lui sorpreso della sua stessa azione ed io spaventata dalle sue mani.
Ho paura del suo tocco...
Del tocco che mi ha coccolata, che mi ha fatto sentire protetta, che mi ha rilassata e mi ha soddisfatta.
-Che ti p-prende?-
Balbetto.
Kook incastra il suo sguardo nel mio, scuote la testa confuso.
-Non lo so...-
Sta volta è troppo.
L'ho già perdonato una volta, questa storia sta prendendo una brutta piega.
Mi allontano dalla parete gelida, non mi volto per guardarlo, ma è lui che lo fa.
Mi fa indirizzare verso di lui voltandomi con una mano poggiata sulla spalla, ma evito le sue mani come se potessero ustionarmi a contatto con la mia pelle.
-Cristina-
-Lasciami andare-
Sussurro.
Delle piccole lacrime si formano nei miei grandi occhi, guardo il pavimento, poi poggio gli occhi su di lui.
Di chi posso fidarmi ormai?
-Aspetta-
Insiste.
Mi avvicina a lui tendando di agguantarmi il polso.
-Non t-toccarmi-
Lo temo.
-Vuoi starmi ad ascoltare?-
Chiede guardandomi intensamente.
Mi scosto da lui, raggiungo la porta e prima che possa toccarla, le labbra di Jungkook sono sulle mie.
Ha appena creato un piccolo bacio casto, stringe la mia vita tra le mani, aspetta che io ricambi il gesto, ma accade l'opposto.
Prendo le distanze, neppure ciò doveva succedere.
Spero soltanto Jun-Seo non venga a sapere di ciò che è appena venuto fuori.
Il cuore mi palpita all'impazzata, vorrei baciarlo fino allo sfinimento, ma allo stesso tempo temo le sue mani sul mio corpo.
In più il pensiero di ciò che mi accadrebbe se il mio attuale compagno dovesse sapere di questo secondo bacio, è fisso.
Le labbra di Jungkook sulle mie erano qualcosa di cui avevo bisogno...ma non ho potuto godermele.
-Basta così-
Concludo.
Esco dal dormitorio sbattendomi la porta alle spalle, sussulto quando sento dei colpi su di essa, venire dall'interno.
Pugni.
Si sta sfogando contro la porta prendendola a pugni.
Con la testa tra mille pensieri esco dalla Hybe, cammino a testa bassa sentendo degli occhi puntati su di me.
E non mi stupisco quando lo vedo affacciato alla finestra del grande salone, che mi fissa con amarezza e disperazione.
Perché continua a baciarmi?
Perché ha tutta questa violenza contro di me?
Perché deve essere tutto così difficile?
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He can't touch you [Sequel di 'Puzzle'] // Jeon Jungkook
FanfictionMi volto velocemente in direzione della porta, sembra che una mandria di bufali stia cercando di irrompere nel prestigioso appartamento, il citofono suona ininterrottamente ed i colpi alla porta non cessano. Guardo l'uomo avanti a me con il cucchiai...