Capitolo 87- In Viaggio

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Perfetto tutto doveva essere perfetto. Era dal giorno prima che Jungkook era in agitazione per quella partenza. Aveva davvero scritto su un quaderno ogni cosa che potesse servire per quei pochi giorni di viaggio. Era in agitazione soprattutto per la festa di compleanno del marito. Come si sa era toccato a lui organizzarla. E Jungkook si stava stressando ai limite dell'immaginabile, voleva che tutto fosse perfetto. 

Infondo lo doveva a Taehyung. Il blu lo faceva sentire così perfetto con un semplice sguardo ed un solo tocco che aveva creduto di avere il dovere di organizzare un compleanno perfetto. Era da giorni che si organizzava con Seokjin, Jimin e gli altri, persino Daho gli stava dando una mano. 

In sostanza quello sarebbe stato il giorno della partenza. Avevano preferito partire dopo pranzo e con un giorno di anticipo per evitare il traffico delle feste e per organizzarsi una volta giunti alla casa in montagna di Namjoon. Per ovvietà Seokjin e Namjoon avevano nascosto da loro le attrezzature che sarebbero servite per la festa. Jungkook voleva che fosse una sorpresa anche se Taehyung era a conoscenza che tutto quello veniva fatto per il suo compleanno. 

Forse quel tutto era davvero eccessivo. Jungkook non si era fermato un attimo e aveva riempito valige su valige come se dovessero traslocare anziché passare qualche giorno in montagna. Dal giorno prima il minore era frenetico. Se stava cucinando, per esempio, e si ricordava d'improvviso qualcosa da portare, svelto si dirigeva in camera da letto per metterlo in borsa. Addirittura mentre stavano vedendo un film comodamente seduti sul divano Jungkook si era alzato spaventando il marito e correndo in bagno a prendere la valigetta del primo soccorso. 

Mha! Non stavano mica andando nella giungla!

Anche quella mattina Taehyung si trovava al centro dei frettolosi movimenti del marito. Ora prendeva la portantina di Yeontan con la sua borsa. Ora spostava la valigia da sotto le scale al soggiorno. Ora tornava di fretta in camera perché si era scordato qualcosa che aveva letto sul suo quadernino. 

-Non abbiamo tempo- farfugliava tra se- Gli altri saranno qui tra poco e c'è ancora tanto da fare-.

Da notare, osservò Taehyung, che quel "tra poco" andava ad indicare un tempo assai lungo. Insomma, sì, si era svegliato con calma a differenza del marito e poteva quasi essere ora di pranzo ma nessuno lo avrebbe distratto dalla sua amata colazione. 

-E tu stai ancora mangiando!- lo rimproverò Jungkook scappando però in salotto a prendere ciò che aveva poggiato sul divano -Devi ancora fare la tua valigia!-.

Un momento. Taehyung si ritrovò a riflettere. Tutte quelle valigie e non c'era la sua? Dove l'avrebbero messe tutte quelle cose?

-Ti rendi conto che abbiamo una macchina e non un furgone?- gli domandò retoricamente ricevendo un occhiataccia da parte dell'altro.

-Invece di fare battutine potresti sbrigarti a mangiare e fare quello che ti ho detto- rispose di fatto. 

-Jungkook...- il blu sospirò lasciando la sua amata colazione - andrà tutto bene, non c'è bisogno di tutto questo-.

-Sì invece- ribatté - deve essere tutto perfetto, quindi per favore vatti a preparare- usò un tono più nervoso del solito.

-D'accordo- sospirò sconfitto il blu per poi salire le scale.

Ecco adesso si sentiva uno schifo. Jungkook si lasciò cadere seduto sul divano. Non avrebbe voluto usare quel tono di voce con Taehyung. Non lo aveva fatto apposta, ma davvero voleva che tutto fosse perfetto. Era il suo personale tentativo di ripagare tutto ciò che l'altro aveva fatto per lui e forse voleva anche dimostrare con quella festa quanto fosse grande il suo amore per lui. 

Era importante che ogni cosa fosse al posto giusto. Si alzò dal divano ri-salendo per l'ennesima volta quelle scale per dirigersi nella camera da letto. Taehyung si trovava nella cabina armadio e stava davvero facendo la sua valigia.

Ananke: The DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora