Somewhere I Belong [Lee Felix]

10. change your life

Quello stesso pomeriggio, dopo il turno all'ospedale, Changbin mi attendeva fuori dall'edificio per andare insieme da Felix. Non nascondevo di essere agitata: avevo appena cominciato a dare una svolta alla mia vita, lasciando campo libero a nuovi amici e nuove esperienze. Mio fratello avrebbe fatto festa per una settimana intera, una volta scoperto ciò.

''Lilja!'' il corvino aveva con se una tracolla, che mi disse contenesse snack e frullati giapponesi. ''Li ho ordinati qualche settimana fa ed ho pensato di portarli'' aggiunse con un sorriso a trentadue denti.

Ad un paio di metri dall'ospedale vi era la metro: saremmo arrivati molto più velocemente, e così fu infatti. Tra una chiacchiera e l'altra, ci ritrovammo ben presto nel quartiere in cui Felix era cresciuto. Questo era costellato di case di diverse dimensioni, colori e con giardini curati. Ci tenevano particolarmente. ''E' laggiù'' mi indicò Changbin. La casa in questione era di un grigio acciaio, talmente alta che credetti dovesse esserci per forza una soffitta. Attraversammo il vialetto sterrato, circondato di piantine, e l'ansia cominciò a prendersi gioco di me. Il numero 9 guizzò alla mia vista, posto accanto alla porta e con un campanello che recitava ''Lee Joshua, Margaret, Felix, Olivia, Rachel''.

Spronai Changbin a suonare. Le mie mani tremavano troppo per lasciarmelo fare. Il trillo del campanello fu breve ed efficace, perché la porta si aprì poco dopo, mostrandoci una figura di Felix nelle sue vesti quotidiane. I capelli biondi legati in una crocchia dietro la nuca, e una tuta che fasciava alla perfezione il suo fisico asciutto ed allenato. ''Ragazzi, sono felice che abbiate deciso di venire!'' esclamò sorridente, ma mi pareva che si stesse rivolgendo soltanto a me. Sentii le mie budella aggrovigliarsi tra di loro.

Perché non potevo essere normale e godermi i miei nuovi amici senza farmi problemi?

''Forza, entrate pure''