22. storm

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Cimentarmi nello studio e nel lavoro mi aiutò molto a non pensare. Ma bastava distrarsi per qualche secondo, ed ecco che il ricordo del bacio mancato tornava a schiaffeggiarmi in pieno viso.

''..perciò al termine degli esami, sarete liberi di percorrere la strada da voi stessi spianata..-'' esplicò il professore, mentre qualcuno pendeva dalle sue labbra. Il suo modo di parlare incantava. 

Mancava davvero poco, e avrei fatto della mia passione il mio lavoro. Avrei potuto prendermi cura delle persone a tempo pieno. Al termine della lezione, io e Changbin uscimmo per ultimi dalla classe, senza alcuna fretta. C'era ancora tempo per pranzare, e il mio turno in ospedale cominciava alle 16:00. 

''Cos'è successo ieri sera?'' ruppe il silenzio il corvino, posando lo zaino sulla panchina. C'era un sole splendente che squarciava in due il cielo. Quella domanda mi scosse, perché non credevo che qualcuno se ne fosse accorto. Che lui se ne fosse accorto.

''Niente'' e da una parte, era vero. Perché quel misero sfiorarsi aveva lasciato in me un enorme vuoto: è come quando un affamato  viene tentato e poi privato del suo cibo. Avevo l'amaro in bocca, e il fatto che Chan avesse avuto il tempismo perfetto di rovinare tutto non aiutava. Ma come poteva sapere? Non aveva colpe.

Changbin scosse la testa divertito. ''Pensavo ci dicessimo tutto''

Increspai le labbra. Come facevo a dirglielo? La mia pelle bruciava al solo pensiero!

''Lilja, sul serio, pensi che non mi sia accorto di quanto tu sia distratta?'' quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, perché all'ennesimo incitamento, dalle mie labbra uscirono forti e chiare tali parole. ''Stavamo per baciarci, io e Felix, ma mio fratello è entrato in cucina un secondo prima che succedesse''




Somewhere I Belong [Lee Felix]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora