21. your eyes tell

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 Raggiunsi la cucina in fretta e furia, inciampando nei miei stessi piedi, sotto gli sguardi confusi dei miei amici. Ma soprattutto quello di mio fratello.

Sentivo la pelle bruciare e immaginai che il mio viso si fosse colorato di scarlatto: era quella la paura che mi attanagliava, la paura di perdere il controllo e di non ritrovarlo mai più. Mi appoggiai alla cucina, tremante,  e afferrai un bicchiere con l'intenzione di riempirlo d'acqua, quando sentii la voce di Felix arrivarmi dritta nel petto. ''Lilja, ti ho messa a disagio?''

Buttai giù un sorso d'acqua, ingoiando anche i battiti frenetici del mio cuore, e mi voltai per affrontarlo. Ma non ebbi coraggio alcuno.

''N-no.. io lo volevo-'' fu più che un sussurro il mio. I suoi occhi scuri, magnetici, non lasciarono il mio viso neanche per un attimo. ''Abbiamo tutto il tempo, lo sai'' replicò dolcemente, afferrando la mia mano nella sua, per stringerla delicatamente. Capimmo entrambi che i nostri sentimenti non potevano più essere ignorati, perché c'era qualcosa tra di noi e nemmeno un cieco avrebbe potuto negarlo.

Appoggiai la mia fronte alla sua, e mi lasciai cullare dal suo respiro. Quando fummo così vicini da poter quasi assaggiare le labbra l'uno dell'altra, sentii dei passi familiari che mi costrinsero a ritrarmi di scatto. ''Tutto bene ragazzi?''

Per la prima volta Chan ebbe un tempismo che non gradii. Ero certa che se lui non fosse arrivato, sarei riuscita ad abbattere una volta per tutte quel muro di paranoie e insicurezze che mi accompagnavano da circa quattro anni.

''Va tutto alla grande'' replicai frettolosa ''avevo bisogno di bere qualcosa''

Chan mi guardò, dubbioso, come a voler scovare a tutti i costi la veridicità delle mie parole. Annuì increspando le labbra, e tornò in salone, seguito da Felix.

Somewhere I Belong [Lee Felix]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora