38. the end or beginning

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Mio fratello osservava pensieroso le nostre mani intrecciate.

La nostra era stata una decisione presa all'ultimo momento, perché come aveva detto Felix, si vive una volta sola, e bisogna farlo a pieno. ''Quindi..-'' si schiarì la voce Chan, lasciando sul bancone il pentolone che reggeva, per evitare di farlo cadere a causa dello shock. Una risata quasi mi gorgogliò in gola. ''Da quando va avanti?'' e ci indicò.

Io e il biondo ci guardammo, voltandoci nello stesso istante. Era difficile da spiegare, segnare un inizio a qualcosa che è cominciato silenziosamente, senza darci il tempo di acconsentire o metabolizzare. ''Se intendi da quanto tempo stiamo insieme, beh, direi da pochissimo'' chiarì Felix con tranquillità. Io annuì per appoggiarlo.

Seguì un silenzio lunghissimo in cui temetti il rifiuto di Chan ad appoggiare la nostra relazione, o che non gli andasse bene che uscissimo insieme. ''Lilja, mi hai reso così felice!'' mi fece sobbalzare quando esclamò, sprizzando gioia da tutti i pori.

Inaspettato.

Davvero credevo che mio fratello non sarebbe stato felice per me?

Stupida Lilja, ancora così pessimista.

''Tu, però!'' e Felix scattò sull'attenti ''Prometti di comportarti bene? Mia sorella ne ha passate troppe-''


Qualche settimana dopo..

La sessione estiva era finalmente terminata, e potevo godermi le vacanze prima della laurea.

Chiaramente c'era ancora qualcosa che 'disturbava' la mia serenità, e che mi turbava perché quella situazione inevitabile si sarebbe presto compiuta.

Non mi occupavo più di Joshua: era come camminare sul filo di un rasoio, sempre in pericolo e con il sudore freddo al collo. E non mi faceva bene. Soffrivo più di quanto dessi a vedere. Joshua aveva accettato la mia decisione, comprendendomi come solo un padre sa fare. ''Avrai sempre un posto nel mio cuore'' aveva detto, ed io non ero riuscita a trattenere le lacrime. ''Ti sei presa cura di me come se fossi stato un tuo familiare, non mi hai abbandonato nonostante ti vedessi trattenere il dolore''

''Hey.. stai bene?''

Changbin mi sventolò una mano davanti al viso, riportandomi con i piedi per terra. Quel pomeriggio ci eravamo riuniti tutti quanti: io, Felix, Changbin, Chan, Mary e Olivia. Faceva abbastanza caldo per un picnic sul lago, perciò ne avevamo approfittato.

''Stavo solo pensando'' come sempre, aggiunsi mentalmente. Era impossibile per un essere umano non pensare. A stento riuscire a raggirare i pensieri.

''Tieni, prendi una fetta di torta''

Somewhere I Belong [Lee Felix]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora