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EVIE.

—Come sto?— chiesi, passandomi le mani sul vestito bianco che avevo indossato.

Wyn e Lena posarono i loro occhi su di me, sgranando un po' gli occhi —stai benissimo, Evie— commentò Wyn, con un sorriso radioso —il bianco è proprio il tuo colore— aggiunse Lena, sorrisi soddisfatta.

Era arrivato il giorno della laurea di mia sorella. Eravamo a fine maggio e ciò significava che le vacanze estive erano praticamente arrivate, a noi degli altri corsi mancava ancora qualche esame, ma eravamo agli sgoccioli.

Eloise avrebbe terminato un percorso durato cinque anni, con una laurea magistrale. Ciò significava, che l'anno prossimo avrei avuto una nuova compagna di stanza, a meno che non avessi deciso di prendermi un appartamento per fatti miei.

—Assicuriamoci di avere i telefoni carichi, così possiamo fare dei video a Sawyer, Ivy ed Eloise— disse Wyn, controllando il suo cellulare.

Sawyer ed Ivy avrebbero preso la laurea triennale ed entrambe si sarebbero dovute iscrivere alla specializzazione.

Da quello che avevo capito, però, Sawyer avrebbe aspettato dopo il parto per riprendere gli studi.

Ma, apprescindere dal traguardo che le ragazze avevano raggiunto oggi, bisognava festeggiare.

Già, sembrava che qui ogni mese avevamo qualcosa per cui fare festa, addirittura più di un'occasione. Erano passate poche settimane dal compleanno di Lenora e noi eravamo di nuovo qui, pronti a celebrare un altro evento.

Non avevo più visto, né sentito Sebastián Rodríguez in questi giorni, il che era un bene. Dopo gli avvenimenti del compleanno di Lena, avevo sviluppato una grande irritazione nei confronti della sua persona e io non avevo mai provato un sentimento che potesse essere così vicino all'odio...

Ma poi, i ricordi del passato mi colpirono in faccia, facendomi ricordare dei trascorsi che volevo assolutamente dimenticare e forse, di un'altra persona per la quale potevo provare un sentimento del genere...

—Evie? Ci sei? Dobbiamo andare— mi disse Wyn, passandomi una mano davanti la faccia. Scossi la testa e sorrisi —si, certo, andiamo!— dissi, uscendo di corsa dalla camera di Wyn, per evitare di ricevere domande alla quale non avrei voluto rispondere.

Scesi al piano di sotto dove Cameron era già pronto, aspettandoci. Gli altri ragazzi non sarebbero venuti, ma forse ci avrebbero raggiunto più tardi, o  almeno, Aaron, Emerson e Jordan, Julián e Sebastián non sapevo se sarebbero venuti, ma forse era meglio che non lo facessero.

—Wow, ragazza, sei stupenda— sentì commentare da Jordan con un fischio, lo vidi seduto sul divano con un libro in mano, ma i suoi occhi erano fissi sul mio corpo, arrossì leggermente.

Diversi ragazzi mi avevano guardata in quel modo al liceo, quando ancora ero in Australia, ma non avevo mai avuto qualcosa di serio e né mi ero mai abituata ad essere apprezzata così tanto. Mi ritenevo abbastanza decente, di sicuro non una foto modella, ma neanche da buttare.

—Grazie, Jordan— lo ringraziai e mi assicurai di aver preso l'inalatore per l'asma che la mia allergia alla nicotina mi aveva causato. 

Mio padre, quando era ancora in vita, fumava davvero un sacco ed io, sin da piccola, considerata la sua figlia preferita, passavo un sacco di tempo con lui e con il suo fumo.

Avevo iniziato a tossire un sacco, fino a non riuscire a respirare e, facendomi dei controlli, era uscita fuori questa allergia, che mi aveva causato anche l'asma, perciò avevo l'inalatore sempre con me.

Involontariamente, il mio sguardo finì su Sebastián, che stava guardando qualcosa sul computer insieme a Julián, si comportava come se non esistessi, cosa che preferivo.

My Darkest DesireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora