EVIE.
'Quando ti facevo fare danza classica avevi un fisico migliore. Guarda come sei diventata da quando hai deciso di fare di testa tua.'
Strinsi di più le gambe al mio petto, guardando un punto nel vuoto.
Il mio fisico non aveva nulla che non andava...
Lei... Lei aveva torto, giusto?
Tirai su col naso, ma non stavo più piangendo, anche perché, se lo avessi fatto, non sapevo quanto sarebbe durato il mio pianto. Quello che era appena successo con Sebastián aveva avuto il suo peso, cosa che ovviamente associavo al mio stato emotivo debole, non perché mi facessero davvero male le sue parole.
Era così, giusto? Doveva per forza essere così.
'Ti odio.'
Di certo non mi ero mai aspettata di sentirgli dire che mi voleva bene. Una parte di me non era neanche sorpresa più di tanto, ma sentirselo dire ad alta voce faceva comunque un effetto diverso.
Forse perché non capivo veramente la natura del suo odio, considerato che non gli avevo mai fatto nulla.
Lui, Elodie e mia madre sarebbero stati il mio tormento.
La porta della mia stanza si aprì di colpo e le ragazze entrarono, la preoccupazione dominava sui loro volti.
Come avrei potuto nascondermi da loro? Sarebbe stato impossibile.
Si vennero a sedere sul letto —ehi, stai meglio?— mi domandò Wyn, accarezzandomi un braccio, io annuì, anche se non ne ero convinta.
—Le ragazze mi hanno raccontato cosa è successo. Mi dispiace che tua madre ti abbia rovinato la mattinata— mi disse Sawyer.
Mi ha rovinato tutta la giornata e non è solo colpa di mia madre.
—Guardami— mi disse poi Lenora decisa, mettendomi due dita sotto il mento e costringendomi a scontrarmi con le sue iridi marroni.
—Cosa ti ha detto?— mi domandò, decisa a non lasciar perdere l'argomento. Non volevo dirglielo, Lenora aveva affrontato diversa merda e non si era mai buttata nell'autocommiserazione, almeno, non per più di 5 minuti, sarei apparsa ridicola ai suoi occhi.
—Non c'è bisogno di preoccuparsene, Lena, sto bene— mi passai di nuovo una mano sugli occhi, per essere sicura che fossero asciutti.
Lena mi guardò come per dire: "con me non abboccano le cazzate che dici", in effetti ero consapevole di non essere convincente neanche al dieci per cento, ma volevo provarci e illudermi che per un momento potesse funzionare.
Sospirai, tanto valeva vuotare il sacco, le ragazze non sapevano poi chissà quante cose su di me.
—Abbiamo discusso, è una donna perfida e sono sicura che stia facendo fare qualcos'altro a Cassian, oltre a farlo lavorare a casa, in cambio dei soldi per l'università. La cosa che mi ha ferita di più, però, è stata la battuta sul fisico che mi ha fatto— dissi, Sawyer fece per dire qualcosa, ma le feci cenno, per farle capire che non avevo finito —quando ero piccola mi aveva costretta a fare danza classica per un po'. Secondo lei, mi tenevo in forma e la danza classica richiedeva un certo tipo di fisico, quindi non mi sarei sbilanciata con il cibo. La cosa più importante per lei, però, era che così avrei imparato la disciplina, cosa che lei, probabilmente, aveva sempre inteso come: "imparerà ad essere più ubbidiente."— aggiunsi, deglutendo l'ennesimo groppo in gola.
Guardai i visi delle ragazze: Lenora sembrava quasi disgustata, Wyn era sconvolta e Sawyer... Sembrava che ci fosse il fuoco nei suoi occhi.
—Per lei sono sempre stata quella più manipolabile e debole. Eloise ha sempre avuto la testa ben salda sulle spalle e ormai, stava diventando troppo grande per i suoi progetti di manipolazione. Elodie invece...— mi bloccai, quando mi ricordai che le ragazze non sapevano della mia altra sorella.
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My Darkest Desire
Romance"La volevo, solo per me, odiavo quando qualcun'altro la toccava. Provavo di tutto quando ero con lei. Era il mio desiderio oscuro" (When The Night Comes Down series. Libro 4) Ho sempre avuto tutto quello che volevo, perché la mia famiglia me lo ha...