EVIE.
Ero una stupida. Sembrava che non riuscissi ad imparare la lezione.
Davo sempre a Sebastián la possibilità di infettarmi con le sue cattiverie.
Le sue parole non mi avevano reso la ragazza più felice di questa terra e odiavo il fatto che fosse così.
Avevo davvero delle aspettative su di lui?
Non gli sarei mai piaciuta.
Dopo cena, avevamo deciso di passeggiare nella zona, cercando di evitare interruzioni e permetterci di goderci una serata tranquilla.
Io camminavo di fianco a Sawyer, che a sua volta aveva Cameron vicino a lei.
—La gravidanza tutto apposto?— le chiesi, non mi ero interessata abbastanza della sua salute e di quella del bambino, mi ero fin troppo focalizzata sui miei problemi. Sawyer mi sorrise —si, sono in perfetta forma, anche lui o lei lo è— disse, toccandosi la pancia con un sorriso enorme.
Anche se di poco, iniziava a crescere.
—Il sesso del bambino lo scoprirete alla nascita o volete saperlo prima?— chiesi, questa volta fu Cameron a guardarmi —io insisto per l'effetto sorpresa, ma lei vuole saperlo appena possibile— rispose, risi.
Mi dispiaceva per Cameron, sapeva quanto me quanto Sawyer fosse testarda, molto probabilmente avrebbero fatto come voleva lei.
—Come stai tu?— mi chiese la mia amica, sospirai. Non sapevo neanche io come stavo, o come volevo stare, sapevo solo che non ero carica al cento per cento.
Odiavo ammetterlo, ma Sebastián faceva la sua parte.
—Bene— mentii, sorridendole, mettendoci tutta l'energia che potevo, così da non farla preoccupare, ma sentivo una morsa allo stomaco che mi rendeva difficile respirare, di sicuro non era dovuto all'asma.
—Ehi, molto probabilmente stai mentendo, proprio per questo hai bisogno di distrarti. Più cose fai, meglio è, sei qui per divertirti, ti meriti tutto questo e nessuno può portartelo via, Evelyn— mi disse Cameron, sotto alcuni sguardi degli altri ragazzi, non mi voltai verso uno in particolare, perché non dovevo desiderare sapere se mi stesse guardando, se si stesse interessando a me.
Fatto stava, che eravamo stati l'uno di fronte all'altro e mi aveva evitata perfettamente, forse iniziava a trovare interessanti quelle cameriere, forse si sarebbe incontrato con una di loro...
—Evelyn, vieni qui!— mi sentì chiamare da Wyn, la vidi ferma davanti ad una bancarella.
Eravamo arrivati nella zona di Lincoln Road, perfetta per fare shopping (secondo le parole di Jordan).
Mi avvicinai alla bancarella e notai che vendeva collane fatte di fili neri, a cui erano legate delle pietre.
Sorrisi, sembrava che Wyn mi conoscesse bene.
—Guarda, ce ne sono di diversi tipi. Tipo questa, è la pietra che "combatte le nostre paure"— mi disse, mostrandomi una collana con una pietra color viola. Il venditore ci spiegò che si trattava di Ametista, utilizzata per "tenere a bada l'ansia".
Aggiunse poi, che per chi credeva nei segni zodiacali, l'ametista era anche la pietra del segno dei Pesci, cioè il mio segno.
Invece Wyn, prese una collana con la pietra Turchese, del segno Sagittario.
Sawyer e Lenora si unirono a noi e la prima, prese una collana con la pietra Agata, del segno Gemelli. La seconda, prese una collana con lo Smeraldo, del segno del Toro.
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My Darkest Desire
Romance"La volevo, solo per me, odiavo quando qualcun'altro la toccava. Provavo di tutto quando ero con lei. Era il mio desiderio oscuro" (When The Night Comes Down series. Libro 4) Ho sempre avuto tutto quello che volevo, perché la mia famiglia me lo ha...