9-PITER

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Questa nana del cazzo pensa davvero che le farò guidare la mia auto, si vede che non ha capito niente della vita : non lascerò mai la mia piccola nelle sue mani, si può prendere una delle altre auto sportive che ci sono in questo fottutissimo garage.

Le sbatto la porta in faccia appena sbuffa, non accetto questo tipo di insolenza, non nei miei confronti.  Quando un uomo mi sbuffa in faccia lo uccido, quando lo fa una donna la punisco. Forse è meglio che sto zitto. Salgo in auto e dopo averla accesa parto. Durante il viaggio non parlo, anzi penso a quel fottuto quadro e alla sorpresa che volevo farle, lei non doveva vederlo, ma ieri sera quando siamo tornati avevo solamente voglia di starle accanto, perciò avevo detto alla domestica di cambiarle i vestiti e a quanto pare questa aveva pensato male perché le aveva messo una camicia da notte blu scuro, in pizzo, che lasciava la scienza scoperta, con una piccola scollatura sul davanti che evidenziava il seno e poi, era corta, troppo corta per uno come me. Eppure sono riuscito a trattenermi, perlomeno con lei, nonostante mi stessero per scoppiare i pantaloni. Infatti appena la avevo vista sdraiata nel mio letto non mi ero minimamente preoccupato del quadro gigante davanti al letto, avevo solo pensato a sdraiarmi accanto a lei e a stringerla tra le mie braccia e poi nel bel mezzo della notte mi sono dovuto alzare e correre in bagno perché stavo per morire dall'eccitazione e me la stavo per scopare nonostante fosse mezza svenuta.

La guardo di sfuggita, sta guardando la strada, di tutto pur di non guardare me.

- siamo arrivati - le dico parcheggiando l'auto subito fuori dal bar. Lei come pensavo non dice niente, si limita ad uscire in tutta fretta e sbatte la portiera con molta forza. Ma che cazzo ha adesso? Prima arrossiva come una bambina del cazzo e adesso è incazzata e vuole sfracassarmi la macchina ? Ma io la ammazzo. 

- Bambina del cazzo aspettami ! - le urlo dietro con tono duro, lei si ferma davanti all'entrata ma non si volta e io da bravo stronzo quale sono mi fermo un attimo giusto per ammirare quel culo sodo coperto dai jeans stretti.

Aspetto ancora un attimo, so che non si vuole girare per darmela vinta ma tanto io sto bene così con questa vista, conto i secondi altri sette e si volta, beccandomi in pieno a fissarle le chiappe. Le sue guance tornano rosse come prima - Ti muovi?! - ok è ancora incazzata, però è arrossita. 

Mi avvicino e le poggio una mano sulla parte bassa della schiena e lei non si allontana. Andiamo a sederci al mio tavolo privato e il cameriere individuandomi corre subito a chiederci gli ordini - buongiorno, è un piacere rivederla - si rivolge prima a me poi alla mia accompagnatrice - signorina - la squadra con gli occhi e per la prima volta giuro che lo vorrei ammazzare, no per la seconda, la prima è stata quando era appena stato assunto due mesi fa e mi ha sporcato la giacca da quattromila dollari con una roba strana ai mirtilli e alle fragole che stava portando ad una bambina.

Le fissa per bene la scollatura e lei lo sa benissimo, non gli dice niente però, strana questa cosa. Fa finta di essere indecisa su cosa scegliere, è tutta finzione e io lo so.

- quasi signora - dico io spezzando il silenzio - come scusi ? - mi chiede il cameriere colto in fragrante - la signorina sarà presto signora - ha la faccia da ebete, ma quanto è coglione - sarà presto mia moglie - diventa rosso pure lui dall'imbarazzo e dalla paura del mio sguardo assassino su di lui, è più rosso di lui, da non crederci. 

- ehm... - lei rompe questa tensione - penso che prenderò... una brioche alla nutella - questa mania del cioccolato, lo ama, lo ricordo da quando la conosco, nella sua colazione ci deve sempre essere, tranne se bianco e non ama particolarmente quello al latte, quello fondente è il suo preferito. Ordino anche per me e dico in silenzio al cameriere di trovare il modo di avere latte e nesquik. - signore.. io ecco... non saprei dove trovarlo... - è a disagio lo si sente, in questo posto nessuno mi ha mai detto di no, nessuno nella vita mi ha mai detto di no. 

- beh vedi di trovarlo, sai sono ancora incazzato per il tuo sguardo posato sulla mia donna - marco le ultime due parole, Piper non fiata e il cameriere nemmeno, anzi corre dal capo per chiedere di trovare ciò che ho chiesto.

- che gli hai chiesto? - mi dice dopo secondi di silenzio - niente che possa catturare il tuo interesse - punto gli occhi nei suoi, la bimba mi vorrebbe morto, lo percepisco dal suo sguardo.

Il cameriere torna con ciò che abbiamo chiesto e inizia a poggiare la roba sul tavolo, quando la bimba vede il latte e una ciotolina di vetro con dentro il Nesquik mi guarda con gli occhi che brillano di felicità, ma come può una di venticinque anni essere così bambina - sarebbe questo quello che gli hai chiesto ? - mi chiede sorridendo mentre mette tre cucchiaini della roba al cacao che ama mangiale nel latte caldo - mi sono solamente ricordato che alla mattina bevi quello o il te e basta, niente caffè, niente cappuccino -

- ti sei ricordato? - mi sembra scioccata - si, che cosa ci sarebbe di strano? - 

- beh, non pensavo ti ricordassi qualcosa di me, non pensavo ti interessasse - ammette e mi casca il modo. Davvero pensa questo? davvero pensa che io mi possa essere scordato qualcosa di lei? ricordo anche i minimi particolari - non mi sono scordato niente di te, niente, ricordo qualsiasi cosa, qualsiasi particolare, non mi sogno dimenticato niente - non mi crede, non mi crede proprio per niente - non mi sei mai sembrato attento ai particolari - finiamo la colazione in silenzio e risaliamo in auto - ti porto a fare shopping - le dico in modo burbero - non voglio fare shopping ì, non ne ho voglia - mi vuole fare esasperare, comprare roba non è quello che amano fare tutte le donne, che cazzo ha questa che non va? - e invece si - dico io.

Non fiata più , menomale. Ah no, mi sono sbagliato - sei incazzato perché ti ho detto la realtà ? Che non ti sei mai interessato a me? Che non hai mai prestato attenzione a me ? Sei incazzato per questo seriamente ? - 

- pensi davvero che io non sia stato attento a tutti i particolari? Ricordo tutto. Ricordo che ami il cioccolato fondente, che non mangi le caramelle tranne quelle alla fragola, che il tuo colore preferito è il blu, ricordo anche il nome del profumo che usi da anni, , ricordo le tue lacrime quando avevano rapito tuo fratello, ricordo la tua cicatrice sul fianco destro, ricordo la prima volta che abbiamo fatto sesso, ricordo il neo a forma di cuore che hai sul seno sinistro, ricordo i tuoi gemiti quella notte,  io... ricordo tutto... ogni cosa cazzo... - 

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