19-PIPER

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Ma come si permette sto stronzo ? Viene qui come se non mi avesse trattato come se fossi un oggetto e mi bacia. Viene qui come se le parole che mi ha detto non mi avessero fatto nulla. Come se avessi un cuore di ghiaccio che non si può distruggere, che non può provare sentimenti. Mi dispiace per lui perché di sentimenti ne ho e forse anche troppi quando c'è Piter di mezzo. 

Cerco di allontanarlo e lui si allontana, se fosse rimasto fermo non lo avrei mosso neanche di un millimetro " non sono un oggetto, non puoi arrivare a casa così dopo che hai passato la serata circondato da prostitute stupende e venire qui a reclamarmi così " ecco cosa vorrei dirgli e lo faccio, si ora lo faccio, gli dico tutto quello che penso, tutto quello che mi ha fatto, gli dico anche perché lo odio così tanto. Vorrei farlo ma il suo telefono vibra e lui gli da un occhiata veloce - chi diavolo è ora ? - vedo il nome di mio fratello sullo schermo dell'iPhone e gli dico di rispondere - potrebbe essergli successo qualcosa, lui non chiama mai tardi - continuo mentre si avvicina al cellulare che ha lasciato sul tavolo appena è entrato.

- Alex ? - lo sento dire, poi sento la voce di mia fratello, ma non capisco nulla perché parla troppo velocemente e respira a fatica - si è qui con me - continua Piter - si lei sta bene, tu come stai ? -

- che cazzo è successo ? - Piter è preoccupato e io che non so niente lo sono ancora di più - riesci a tornare a casa vero ? in quanti cazzo erano ? - Piter mi guarda preoccupato e ho paura che sia successo qualcosa a Alex, potrebbero averlo attaccato, potrebbe essere successo qualsiasi cosa, anche se ora dovrebbe essere già sull'aereo per venire al matrimonio di domani - si mi prendo cura io di lei - mio fratello gli dice qualcos'altro - si glie lo dico io, tu fatti riportare a casa e metti della sicurezza da ogni parte... si esatto ti conviene mettere solo quelli fidati, non si sa mai, si - 

- presumo non ci sarai quindi al matrimonio - continua Piter - si è meglio se rimani li, partiremo anche io e Piper al più presto per il funerale - che funerale, di cosa sta parlando ? Piter attacca e lo guardo - c'è stato un attacco a casa dei tuoi - mi dice e spero vivamente che non sia ciò che immagino, se mio fratello è vivo e qualcuno è morto chi potrebbe essere se non i miei genitori - hanno portato via tua madre al sicuro ma hanno sparato a tuo padre che stava cercando di difenderla mentre la portavano via, gli hanno sparato vicino al cuore... - 

- no - lo interrompo con le lacrime che rigano le guance - no, non può essere vero, no - mi appoggio al tavolo, o almeno penso, per via delle lacrime vedo tutto sfuocato e mi accascio a terra - no - continuo a urlare piangendo.

Mio padre è l'uomo migliore che io abbia mai conosciuto. Mi ha insegnato a camminare, ad andare in bicicletta, mi ha insegnato ad essere quella che sono, grazie a lui ho studiato nelle scuole migliori e sono diventata la donna che sono oggi. Lui non ha mai voluto che sposassi un uomo che non mi ama e non ho rispettato la sua volontà. Voleva che fossi rispettata e amata come ha fatto lui con la mamma fino ad oggi. Ha sempre avuto la mente aperta, era diverso dagli altri ed era amato da molti ma allo stesso modo giudicato da molti proprio per questo.

Piter mi viene incontro e mi prende fra le sue braccia, mettendo un braccio sotto le mie ginocchia e sostenendomi la schiena con l'altro. Mi appoggio a lui, circondo il suo collo con le mie braccia e do sfogo a tutto, scoppio a piangere e mi faccio cullare tra le sue braccia, anche quando si siede sul divano nel salotto di fianco alla cucina rimango tra le sue braccia e continuo a piangere e piango finché non mi finiscono le lacrime, piango perché è l'unica cosa che posso fare. Mio padre è morto dall'altra parte del mondo, non ho potuto nemmeno salutarlo prima di partire perché Alex ha insistito perché partissimo subito - chissà cosa ha pensato di me quando siamo partiti e non sono andata a salutarlo - dico più a me stessa che a Piter - non è colpa tua, saremmo tornati dopo il matrimonio a salutarli ed è quello che faremo - mi stringo più forte a lui e dopo qualche parola dolce come - ci sono io qua con te - gli dico - sto per cadere nel buio, mio papà è morto e mia madre e Alex saranno sotto chissà quale altro attacco - Piter mi prende il viso tra le mani e mi obbliga a guardarlo negli occhi - ehi, guardami, Piper guardami - aspetta che il mio sguardo sia incatenato al suo e parla - io non ti lascerò mai cadere, mi hai capito, tu non cadrai proprio da nessuna parte perché ci sarò io a sorreggerti e ti sorreggerò sempre, ogni volta che ne avrai bisogno io ci sarò, te lo prometto - mi scaccia l'ultima lacrima dal viso e io mi fiondo di nuovo con la testa sul suo petto, con l'orecchio all'altezza del cuore, per sentire il suo battito, per avere la certezza che non mi abbandoni.

Continuo la storia a 3 stelle

I prossimi due capitoli sono già pronti e aspettano solo di essere pubblicati

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