26 - PITER - 🔴

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Non credo a quello che ha appena detto. - non sentirti costretta, io sto bene anche dopo averti scopata e basta - Le do un bacio sul collo fugace e lei inizia a sbottonarmi la camicia - sono sicura - mi si avvicina e mi da un bacio leggero sulle labbra, scende poi e da baci leggeri sul petto fino ad arrivare all'elastico dei pantaloni, non so se ha mai fatto un preliminare del genere - ti avverto poi non ti fermi più fino a che non hai finito - lei mi lancia un sorrisino, speravo di farla desistere ma mi sembra sempre più convinta ogni volta che apro questa stupida bocca. La vedo sicura, perciò continuo a stuzzicarla - allora inginocchiati - Piper fa quello che le dico con mio stupore e si inginocchia, dopo di che mi sbottona i jeans e li abbassa sicura, ma quando si ritrova il mio membro eccitato che svetta verso l'alto questa sicurezza cade e inizio a pensare che sia un preliminare che non abbia mai fatto. Forse avrei dovuto capirlo prima, perciò le dico di toccarmi, le sollevo la mano e gli faccio avvolgere il mio membro - si brava , ora leccalo - le dico in un sussurro, e lei lo fa, inizia a leccare la punta con la lingua, scende lentamente verso il basso e poi torna su verso l'alto, e io rischio di impazzire. 

Fa scivolare il membro lentamente nella sua bocca. Sono io a sfilarmi con lentezza e a rientrare in lei con il ritmo perfetto. La tengo per i capelli e penso che è stupendo il fatto che sono il primo a cui fa un preliminare del genere. Sembra molto concentrata e ogni tanto alza lo sguardo per capire se lo sta facendo e io le massaggio un pò la nuca per renderla più tranquilla e per farle capire che mi sta piacendo da impazzire. Il mio respiro inizia ad accelerare e io continuo a guardarla mentre lei accelera di sua spontanea volontà il ritmo. - si, così... - sussurro in preda al piacere, in tono rauco. Lei cerca di prenderne di più e ci riesce - si ora succhialo - le dico in tono rauco. Mi fa entrare e uscire prima lentamente e poi più velocemente, alternando. Mi viene voglia di spingere il bacino verso l'interno della sua bocca ancora di più, ma non ho intenzione di portarla troppo oltre o di metterla troppo in soggezione. Le ordino di guardarmi e lei alza subito i suoi occhi grigi in modo da incontrare i miei. Passa qualche minuto e lei sembra stanca, ma non ancora pronta ad arrendersi, io invece ho la voce rauca e ne voglio sempre di più - si... così... ci sono quasi... - io inizio ad aumentare e capisco che lei non può sostenerlo, ma dopotutto non è la prima volta che la avverto su i rischi che può correre con me. Mi sento troppo accaldato, segno che sono al limite. La mia vista inizia a farsi meno chiara, dettata dalle regole del piacere immenso che Piper mi sta donando. Il collo si tende e ogni muscolo del mio corpo si contrae, io subito scoppio dentro la sua bocca, annebbiato dal piacere  - lo succhi a meraviglia, sai ? - il suo sguardo cambia subito - potresti essere anche più dolce visto che ti ho fatto un pompino - si volta, ma non me la da a bere comunque - sei sicura che sia stata la tua prima volta? - si volta nuovamente di scatto, confusa e un pò rossa in viso, come se si fosse già pentita di quello che abbiamo fatto. Io mi tiro su boxer e pantaloni e inizio a fissare le sue labbra dimenticandomi di tutte le scemenze che mi sono venute in mente sul numero di uomini con cui può essere stata a letto.  Mi fiondo su di lei e inizio a leccarle il collo, poi passo alla gola e glie la succhio con enfasi, finché non inizia ad ansimare. 

- ho un gioco da proporti - le dico facendomi venire in mente un'altra delle mie malsane idee - un gioco? - mi chiede eccitata - si - le dico continuando a baciarle il collo, sono pronto a lasciarle un succhiotto viola, così che da domani e per tutte e due le settimane in luna di miele nessuno si avvicinerà a lei, ma appena mi viene in mente che domani andremo da sua madre e suo fratello mi rimbomba il suono delle nocche di Alex sulla mia faccia, perciò mi allontano e le faccio la mia proposta di gioco - una partita a biliardo, se vinci tu... avrai quello che vuoi o potrai fare di me quello che vorrai, ma se vinco io... - penso a cosa potrei chiederle, sarebbe tutto troppo o niente, troppo per la sua innocenza, niente per le mie voglie - e se vinci tu? - mi chiede allontanandosi di un passo, pronta a dirigersi nella sala del biliardo. Io subito la sbatto contro la porta e le faccio sentire l'erezione ancora tesa e pulsante nei jeans - se vinco io faccio ti scopo contro qualsiasi maledetta superficie di questa casa - lei emette un gemito e io mi sento fiero di me, annuisce lentamente e dopo neanche un minuto siamo nella sala del biliardo a giocare.

- ora vediamo se sai mettere la palla in buca - mi stuzzica tenendo l'asta tra le mani e inidicando con gli occhi le palle al centro del biliardo. Mi piego per dare il primo colpo e sento il suo sguardo meravigliato addosso. Diciamo che sono consapevole che il mio cipiglio severo faccia impazzire le donne, lei compresa. Fare il primo colpo mi viene facile e il mio sguardo si alza derisorio verso il suo - tocca a te principessa -  lei si prepara, ma appena il suo sguardo incontra il mio la sua presa si destabilizza subito, diventa tesa come una corda di violino, lo vedo a distanza, tira debolmente e sbaglia miseramente - facciamo così, altri quattro punti e basta, ho le palle troppo gonfie - le dico mentre mi posiziono a fare il mio secondo e sicuramente vincente lancio, la sento sbuffare ma non mi interesso, la prenderò in questa stanza, sicuro come la grandezza del mio cazzo in questo istante. Facciamo la stessa cosa per altri cinque minuti, lei continua a sbagliare e nonostante continui a chiedermi come cavolo si usi l'asta io la ignoro e continuo a fare i miei punti. Vinco subito - cinque a zero per me piccola, ora voglio riscattare il mio premio - mi avvicino e le accarezzo la guancia - ti scoperò stavolta - lei annuisce sicura - fallo allora - mi provoca senza pensare alle conseguenze - e lo farò come lo faccio con le altre, senza impegno - lei ride, ride di me e la mia sicurezza vacilla a causa di quella risata, si avvicina e fa aderire il suo petto al mio - dovrai impegnare per non metterci impegno - mi sfotte, ormai sappiamo entrambi che la desidero più di tutte e di tutto. 

- mettiti sul divano - le ordino incazzato, e lei come l'accordo fatto prima fa come le dico, io mi appoggio al biliardo e le ordino di spogliarsi. Lei fa prima cadere le spalline del vestino o non vestito che le ho scelto per questa sera, poi lo fa cadere completamente e come avevo sperato indossa l'intimo che le ho comprato, bianco, volgare ma allo stesso tempo semplice - sdraiati - le ordino avvicinandomi, questa volta mi appoggio al divano e con una mano percorro tutto il suo corpo, partendo dalla caviglia sinistra e arrivando al ginocchio, mi inginocchio ai piedi del divanetto e sempre con una mano, sempre con la stessa le apro leggermente gambe, accarezzando delicatamente l'interno coscia. Di fretta mi metto a cavalcioni su di lei e come prima torno a baciarle il collo in modo avido e passionale. Lei subito inarca la schiena, come a volerne di più e io l'accontento. 

- ti voglio - le sussurro rauco nell'orecchio e torno a baciarla, fino a che tra un bacio e l'altro non la sento pronunciare un'achio sussurrato tra gemiti dettati dalla passione che ci unisce. Mi alzo di poco, così che si alza anche lei per rincorrere le mie labbra. Di fretta le slaccio il reggiseno e inizio a succhiarle i capezzoli - non sai quanto ho desiderato farlo - Poco dopo torno a baciarla con foga, dentro di me la voglia di scoparla si fa ancora più spazio nella mente, perciò libero subito l'erezione abbassando boxer e jeans. Il suo sguardo è fisso sul mio membro, duro e svettante verso l'alto. Io inizio a toccarmi con il suo sguardo puntato addosso, muovo la mano su e giù e lei mi guarda rossa in viso. Io mi butto subito sul suo seno nuovamente. La tiro su e lei avvolge le gambe nude al mio bacino. Con lei avvinghiata a me come un koala vado fino alla camera da letto e la butto letteralmente su quello che da oggi in poi sarà il nostro letto. 

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