29 - PITER -

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Guardo Piper abbracciare sua madre da lontano e pure io non vedo l'ora di riabbracciare la donna che mi ha praticamente cresciuto e che mi ha sempre accettato. Quando finalmente si stacca da Piper e le lascia un bacio sui capelli castani schiariti dal sole si volta vero di me, ma la reazione che mi ero aspettato tarda ad arrivare, aspetto che mi sorrida, che mi subito con il suo solito calore, ma non accade. Così sono io a salutarla e lei ricambia fredda.

Anche Alex sembra non capire, invece Piper e sua madre si lanciano uno sguardo di intesa, lei sa, anzi no, lei c'entra.

- entrate, vi ho fatto preparare la camera - ci dice ignorandomi e mi sembra di rivivere il quasi abbandono di mia madre.

Piper fa la scemata di fare una domanda stupida - dormiremo insieme ? - lo chiede appena sua madre ci apre la porta della camera e ci dice quale è il NOSTRO bagno personale - certo, siete sposati tesoro, o forse, non è così ? - chiede sua madre, che come al solito non ci mette molto a capire le cose. Ma Piper per fortuna sa mentire meglio di tutti qua dentro - no, è solo che pensavo non volessi tu - le dice guardandola quasi sorridendo e sua madre intende la cosa più imbarazzante di tutte - tranquilli, la mia camera è dall'altra parte e non sentirò niente - Piper si volta verso la camera e il mio sguardo si fissa sulle sue guance rosse d'imbarazzo.

- allora vi lasciamo riposare - dice sua madre e io sento comunque il suo sguardo pieno di sospetto addosso, perciò quando si allontana lascio la porta e abbraccio Piper da dietro mentre lei guarda la finestra. Quella donna deve capire che tengo veramente a sua figlia, Alex ha detto che non sa che questo matrimonio è finto e devo fargli credere che io e Piper ci amiamo, che fra di noi non c'è solo sesso come invece è. Ma lo è davvero ? Fra noi due è davvero solo sesso ?

Per fortuna Piper si lascia cullare dalle mie braccia e non fa domande strane, io sento gli occhi scrutatori della signora Brown addosso, scrutatori proprio come quelli di Piper. Ti puntano e ti incontrano, ti indagano e ti lasciano perdere scattando subito via.

- che ne dici se prima di cenare andiamo a farci un bagno ? - mi chiede allontanandosi e andando ad aprire la valigia per tirare fuori il suo costume rosso vino che adoro particolarmente. La valigia glie la ho fatta io visto che non riuscivo a dormire, così ho scelto perfettamente quello che più mi aggradava e glie lo ho buttato dentro. - si, va bene - chiudo la porta e inizio a cambiarmi davanti a lei, tanto ormai ci siamo visti nudi più di una volta, ma lei prende se ne va in bagno con i due piccoli pezzo di bikini stretti nella mano destra e io non la fermo, se vuole la sua privacy allora la avrà.

Quando usciamo abbiamo ognuno una salvietta appoggiata sulla spalla. Piper indossa anche un paio di occhiali sa sole e sembra una dea, lo giuro, con questo costume le evidenzia il seno non grande, non piccolo ma giusto per me e il culo perfetto per quello che piace a me. La vita stretta è libera da indumenti e io non posso fare a meno di guardarla dappertutto, da cima a fondo. È Alex che mi distrae poi tirandomi uno schiaffo sul capo - vado a mettermi il costume anche io, ti tengo d'occhio - mi guarda male e io evito di dirgli che sua sorella me la sono scopata nei primi giorni in cui è arrivata, di sicuro se glie lo facessi sapere mi ammazzerebbe. Piper sorride a sua madre che è sdraiata sulla sdraio e sta leggendo il giornale, davanti a lei un cocktail - vi faccio preparare qualcosa da sgranocchiare - dice sorridendoci. Piper lancia l'asciugamano sulla sdraio da parte a quella di sua madre, poi mi guarda e mi sfida con lo sguardo. Appena arriva Alex, con il suo costume blu con con mille paddle in minuscolo disegnati sopra lei lancia una sfida - se arrivo prima io in acqua il fim lo scelgo io - ci dice sicura di vincere, io e Alex abbiamo gli stessi gusti, così quando ci mettiamo l'uno da parte all'altro pronti per partire, senza farci sentire da Piper che ovviamente per le sue teorie parte quindici piedi di Alex davanti a noi, dico al mio amico che io la fermo e lui deve correre in acqua.

Appena la fotocopia sputata di Piper ci urla il via io mi fiondo letteralmente su Piper, che tenta di scalciare allontanandomi, io la butto a terra senza farle male e non riesco a contenermi dal non farle il solletico, lei scoppia a ridere subito e mi urla che sono uno stronzo, Alex arrivato alla riva si lancia dal pontile e produce un tonfo pazzesco. Io prendo in braccio Piper e cammino verso la riva, salgo sul pontile e la guardo male - non ci provare - mi dice puntandomi un dito contro io le sorrido e l'ultima cosa che fa in tempo a dire è il nome di sua madre, che chiama per farsi soccorrere, ma ormai io la ho già lanciata di sotto.

Torna su dopo qualche secondo e mi tende la mano per farsi tirare su, dice che non ha voglia di andare fino alla riva - ok, ma ti aiuto solo perché sono un cavaliere - le prendo la mano sporgendomi sul pontile - cavaliere di sto cazzo - urla lei trascinandomi giù con lei. Quando torno a galla sta ridendo come una pazza - ti sta bene - mi dice e torna a ridere.

- è arrivato il cibo, io vado - dice Alex mettendosi a nuotare e appena lo vedo uscire dall'acqua e iniziare a parlare con sua madre bacio Piper. Mi fiondo sulle sue labbra bagnate che sanno di sale, lei si avvinghia al mio corpo e mio ci faccio avvicinare un po fino a che non tocco, così da non morire affogati. Subito dopo la tiro in alto e la rilancio nell'acqua alta.

Quando mi ripassa di fianco mi ignora e inizia a nuotare verso la riva, ma io la prendo per le caviglie e la tiro di nuovo a me.

- mi sa che stasera non te lo faccio vedere il film e ti tengo in camera con me - le dico baciandole il naso - ehi tu stai lontano da mia sorella almeno in mia presenza - mi dice Alex arrivando con una fetta di pizza appena sfornata in bocca - dove la hai presa ? - gli chiedo io - là da mamma, su va a prenderla anche tu, così posso parlare con mia sorella da solo finalmente - non voglio andare là con la loro madre, mi fa paura da quando siamo arrivati, ma loro devono parlare della morte del padre e io li devo lasciare parlare. Arrivo così dopo due minuti a prendere la pizza e mi siedo sulla sdraio da parte a Elisabeth, mi asciugo un attimo con l'asciugamano di Piper e prendo una fetta di pizza, riportando lo sguardo a Piper. Quando dopo qualche minuto torna a sorridere io faccio lo stesso, ma subito mi volto verso Elisabeth che mi sta guardando male ovviamente. Il suo sguardo è triste ma allo stesso tempo arrabbiato - sai, quando ho saputo che mia figlia si sarebbe sposata con te non sapevo se fosse un male o un bene per lei - ok, mi sta lanciando una delle sue lame affilate - da quando era successa quella cosa... - tentenna e io comprendo subito, la volta in cui io e Piper abbiamo scopato e io la ho fatta stare male apposta perché non potevo stare con lei e coinvolgerla nei miei problemi familiari - so cosa vuoi dire, e so di essere stato uno stronzo allora, ma adesso... - cerco di inventarmi qualcosa sul momento, così mi rivolgo verso Piper che sta parlando con Alex immersa nell'acqua limpida del mare - quando me ne sono andato sentivo la mancanza di qualcosa, e non era Alex, era la mancanza di Piper. Alex lo sentivo tutti i giorni, mentre lei non mi ha mai più chiamato, non mi ha mai più parlato, fino a che un giorno non la ho incontrata e ho capito che quello che mi era mancato fino ad allora era proprio lei -

- mio marito e io abbiamo litigato quando è arrivato l'invito, che tra l'altro è arrivato solo una settimana prima del matrimonio. Lui ti sosteneva io invece dicevo che eri solo un male per Piper, invece a quanto pare aveva ragione lui, come sempre... - si blocca perché una lacrima le scivola per tutto il viso e io cerco di tranquillizzarla - Piper starà al sicuro, sarà felice e non le accadrà nulla, te lo prometto - le prendo la mano come faceva lei quando ero piccolo e andavo da lei piangendo perché mio padre aveva picchiato mia madre - giuramelo - mi dice cercando di ricacciare indietro le lacrime - ti giuro, Elisabeth, che ogni pericolo sarà lontano da Piper - lei annuisce e mi cancella le lacrime con i palmi, allontanando le sue mani dalle mie. Io le sorrido e lei ricambia, così mi permetto di prendere un altro pezzo di pizza.

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