Dopo avere passato il pomeriggio insieme agli ospiti torniamo a casa - tra poco dobbiamo uscire di nuovo, andiamo a cena con i miei amici - mi dice girando le chiavi nella serratura - io mi tolgo subito i tacchi e mi sdraio sul divano - io non ne ho voglia, sono stanca - gli dico mezza morta - ci saranno anche le tue amiche tranquilla - mi risveglio subito e mi allontano - ok allora sono subito pronta, aspettami qui - ride mentre mi guarda correre su per le scale mentre cerco di non distruggere il vestito. Entro in camera e inizio a cercare di togliere sto maledetto coso. A essere sincera pensavo che una volta a casa avremmo passato la serata insieme, speravo che avremmo ordinato una pizza e che mi sarebbe saltato addosso per togliermi il vestito, ma non è successo. Se ne è fregato altamente, e io sto sperando in qualcosa che non accadrà mai. Mi vengono le lacrime agli occhi a pensare che non mi ha voluta. Forse vuole farmela pagare per oggi nel bagno del ristorante o forse non gli interesso e basta. Sinceramente spero sia la prima ipotesi perché non mi piace non piacergli.
- maledetto vestito - urlo incazzata mentre cerco di slacciare i bottoncini di cazzo che stanno nella parte bassa della schiene ma non riesco nemmeno a vederli - che succede ? - dice Piter dietro di me. Eccolo l'eroe pronto a salvarmi da un vestito, ma vaffanculo, io lo meno. - no, grazie - gli dico con astio, subito dopo mi metto a fare altre cose senza fargli capire che non riesco a togliere il vestito : sollevo i tacchi e li rimetto nella scarpiera di fianco, poi mi avvicino all'armadio e lo guardo facendo finta di essere indecisa nella scelta, nonostante sappia di dover mettere l'abito bianco pieno di brillantini che ho preso insieme alle ragazze. Aspetto che se ne vada ma lui non si decidere a muovere il culo e uscire dalla mia camera. Sono troppo arrabbiata e non sento il suo respiro caldo sul mio collo, guardo la specchiera e lo vedo dietro di me, i nostri occhi si incontrano e io non faccio a meno di perdermi nei suoi occhi stupendi. Lui mi sorride e abbassa lo sguardo sui bottoni. Inizia ad armeggiarci e dopo averli sganciati mi tocca le spalle e sposta le spalline - non hai su l'intimo che ho scelto - mi dice soffiandomi nell'orecchio destro deluso. Io invece sono già bagnata. - non aspettavo altro che vedertelo addosso e tu mi tradisci così ? sai almeno quanto lo ho pagato ? - ah certo adesso è questo l'importante, non conta niente il fatto che mi vergogno da morire a farmi vedere da lui con quel coso - perché non lo hai messo ? - continua mettendomi una mano intorno al collo, non stringe mette la giusta pressione, mi pacia la parte lasciata libera dalla sua mano e io mi eccito ancora di più - mi metteva a disagio - gli dico la verità - non è mica un costume da coniglietta sexy con il pompon sul culo, è un semplicissimo intimo - certo coniglietto no, ma semplicissimo? lo definisce così quel coso ? - sei sicuro che sia semplice ? - gli chiedo quasi ansimando, mi tira uno schiaffo sul culo e non faccio in tempo a lamentarmi che mi ha già tolto il vestito e mi ha spinto contro l'anta dell'armadio. Sento il suo membro premere sul mio didietro e non posso fare a meno di gemere. Lui sogghigna di nuovo e mi da un bacio sulla guancia - non aspettavi altro che ti scopassi oggi vero ? - ma a questo non sfugge niente ? cerco di spingerlo via e gli dico di piantarla di fare il cretino, ma non spingo nemmeno abbastanza forte da poterlo spostare. Lo so io e lo sa anche lui che non lo voglio lontano un centimetro di più. Mi fa voltare e mi sbatte di nuovo contro l'armadio - tu mi fai impazzire - dopo avermi detto questo inizia a baciarmi, ma a differenza di come è stato tutto il giorno e di come si è comportato fino ad ora mi bacia dolcemente e lo fa piano, in questo modo riesco anche a rimanere al suo passo.
Avvicina una mano all'elastico delle mie mutandine anch'esse bianche e le abbassa di poco. La sua mano arriva alla mia intimità e appena mi accarezza nel mio punto più sensibile gemo di nuovo - dimmi di farlo - non lo faccio e non perché non lo voglia ma perché ora faccio fatica anche a respirare e ho bisogno di tutta l'aria che ci circonda - Piper dimmi che lo vuoi - mi provoca accarezzandomi di nuovo e io gli dico di si e questo gli fa capire che si può prendere tutto di me.
- ti piace sentirmi... vero ? - torna su con la mano e mi accarezza lo stomaco con le dita, sento una scia di fuoco bollente percorrermi per tutto il corpo. Scende con una lentezza disarmante verso il basso e io chiudo gli occhi per il piacere - ora ti mostro quanto ti piace, piccola mia - La sua mano scivola ancora più giù fino a finire sotto la sottile stoffa delle mutandine bianche che porto. Io trattengo il respiro, non voglio più cedergli così facilmente, cerco di tornare in me ma il mio corpo non dà retta alla ragione e poco dopo sento il tessuto inumidirsi fino ad aderire alle grandi labbra assalite dal suo tocco. Gli metto una mano sul polso per cercare di fermarlo, se è vero che tra poco dobbiamo uscire non possiamo fare tardi, e sono pronta a usare questa come scusa - Piter... - cerco di fermarlo, ma lui trova il giusto ritmo e io non posso fermarlo perché in questo stato sono incapace di oppormi e sono pronta ad arrendermi a tutto ciò che è disposto a farmi. Sono bagnata e lui continua a muovere le dita su e giù facendomi bagnare ancora di più. Smetto di respirare quando mette un secondo dito dentro di me, continuando a stuzzicarmi il clitoride in modo lento e delicato. - lasciati andare - Mi dà un bacio sotto l'orecchio, per poi mordermi il lobo. Dopo un pò i suoi tocchi mi provocano una serie di sensazioni diverse, mi provocano il piacere. Mi da altri baci e sento ancora la sua erezione premermi addosso, così mi struscio proprio contro quella e lo sento irrigidirsi dietro di me - mi stai provocando, piccola ? - dice continuando a riprendere il movimento di prima sulla mia intimità - già proprio come hai fatto tu fino ad ora - io invece continuo a muovermi contro di lui, mentre Piter mi bacia e succhia il collo, sicuramente mi ritroverò con qualche segno ma non me ne frega nulla ora. Cerco di convincerlo a cedere - se continui così ti scopo contro l'anta - aggiunge anche un altro dito, mi prende per il collo e mi fa voltare così da baciarlo, la sua lingua muove colpi inizialmente lenti e poi veloci e voraci, proprio come la sua mano nella mia intimità. Gemo e lui mi morde il labbro fino a farmi male, poi lo succhia emettendo un gemito, ed è lì, quando sento quel gemito gutturale e peccaminoso provenire dalla sua gola che vengo di nuovo sulla sua mano.
Subito dopo mi da un altro bacio sulle labbra e mi guarda sorridendo. Io subito mi rendo conto che non gli ho fatto provare piacere, non ho pensato a lui ma solo al mio fottutissimo piacere e mi sento una stronza. - fatti una doccia veloce - mi dice guardando l'orologio che ha al polso - hai un quarto d'ora, ci vediamo dopo - si avvicina e mi posa un bacio sulla fronte, poi sparisce dietro la porta e io corro in bagno a prepararmi.
Nota dell'autrice :
Finalmente, sono tornata con una altro capitolo, mi dispiace se ho fatto aspettare le mie lettrici per troppo tempo, ma ho mai trovato il tempo di scrivere un nuovo capitolo. Volevo scrivere qualcosa di coinvolgente e ho pensato a questo, spero apprezziate il capitolo. Ne pubblicherò un altro appena troverò il tempo.
STAI LEGGENDO
LOVE YOU
RomanceQuando Alex capisce che sua sorella è in pericolo contratta con un altro mafioso come lui. Piter riceve una proposta da un suo caro amico e lui vuole che protegga sua sorella da un'altra gang di mafiosi. Piter ha dei ricordi stupendi di Piper, inn...