33 - PIPER -

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Dopo un'ora siamo di nuovo in un grande spiazzo per soli jet privati. In quest'ora Piter è scomparso con la hostes e io lo ho maledetto tutto il tempo per avermi fatta drogare e per avermi tradita a mia conoscenza. 

Fallo almeno senza farmelo sapere no ? 

La hostess esce dal bagno del jet e passa davanti a me sorridendo appena il suo sguardo incontra il mio - che hai da ridere ? - le chiedo non potendo tenermi i commenti schifosi che le farei. 

Lei ferma la sua sfilata orgogliosa e si volta completamente verso di me, sedendosi sul bracciolo del divanetto davanti a me - sai all'andata l'altro giorno ho provato a farlo cedere, ma tu eri sempre di mezzo, e ora ci ho messo due secondi a farlo venire dentro di me facendogli gridare il mio nome e non quello di una lurida puttanella viziata come te - appena mi giudica mi viene voglia di picchiarla a sangue, posso anche cercare di non pensare al fatto che si è appena scopata Piter e che me lo sta rinfacciando, ma non sul fatto che mi abbia dato della lurida puttana - ti conviene moderare il linguaggio con me - le dico cercando di rimanere calma, ma lei continua  a dare a vedere il fatto che si è scopata Piter - oh no, tanto tu chi sei per impedirmelo ? di sicuro vali meno di una cicca calpestata a terra, ora sei potente solo perché hai sposato un uomo come lui - mi viene da sorridere per il fatto che sono quasi ricca quanto Piter e lei non lo sa - mi sono appena scopata tuo marito e ci metterò poco a portarmelo a letto un'altra volta e a rubare il posto da piccola scalatrice sociale di merda che hai ora - quando mi da della scalatrice sociale le salto letteralmente addosso e inizio a tirarle i capelli, lei cerca di dimenarsi e liberarsi provando a darmi dei calci con quei cazzo di tacchi da puttana nata e io cerco di strapparle tutti i capelli piastrati che si trova in testa. 

Quando tiro per tirarglieli però non mi rimangono tra le mani, perché due forti mani mi allontanano e mi tengono strette al corpo a cui appartengono - Piper stai calma - mi dice all'orecchio e io gli rispondo a tono cercando di divincolarmi - non mi placo proprio per un cazzo -

- si può sapere cos'è successo ? - mi chiede mentre la puttana davanti a me cerca di alzarsi in piedi cercando prima di mettere a posto la gonna che le si è alzata talmente era corta - succede che la donna che ti sei sposato mi stava strappando tutti i capelli senza motivo - cerco di sfuggire alla presa di Piter e saltare di nuovo addosso alla schifosa - Piper cosa è successo ? - mi chiede sussurrandomi ancora all'orecchio destro sperando di calmarmi - succede che la donna con cui sei andato spudoratamente a letto mi ha dato della lurida puttana viziata, della cicca sputata a terra e della scalatrice sociale - Piter rimane un attimo interdetto, sento il suo sguardo puntato su di me, ma non provo nemmeno ad incontrarlo.

- Piper ma cosa stai dicendo ? - mi dice confuso e io rimango delusa per il fatto che non abbia creduto alle mie parole ma alla tizia che ovviamente per convincerlo a fare quello che vuole lei deve avergli dato il suo corpo come se fosse un oggetto, giusto per lasciarglielo usare a suo piacimento - mi fai schifo ! - gli dico di getto - credi a lei solo perché te la sei scopata e non a me che mi conosci da vent'anni - cerco di allontanarmi delusa ma lui non mi lascia - Piper io non me la scoperei mai, è a questo che non credo - sbuffo e gli doc di lasciarmi in pace e di andarsene con le sue menzogne, mentre la tipa da parte a noi cerca di andarsene, quando Piter le urla - sei licenziata ! - 

- Adesso te la prendi con lei perché mi ha detto che avete fatto sesso ? Guarda che lo sapevo benissimo, siete andati in bagno insieme. Mi siedo finalmente lasciata libera dalla sua stretta e lui sospira.

- Piper ti giuro che non abbiamo fatto niente, guarda ! - mi dice e io lo guardo veramente. Si avvicina alla porta del bagno, ma quando la apre vedo due porte - questo è il bagno nostro, e questo - dice indicando la porta più nascosta - è il bagno del personale - 

- non ti credo comunque. Come potresti non resistere a una donna così bella ? - gli dico affranta voltandomi verso il finestrino. La realtà è questa : Piter è stupendo, un perfetto dio greco e anche la ragazza dalle ciglia finte e la coscia lunga è molto bella. Io invece sono una ragazza normalissima che a stento si trucca, e non perché non voglia, ma perché non lo so nemmeno fare.

Se ne va per una decina di minuti, lo sento urlare, non so con chi e non lo voglio sapre, dive smetterla di pensare solo a lui. 

Quando torna ha due tazze nere fra le mani e spero vivamente che una sia per me. Quando sedendosi di fianco a me mi porge la cioccolata io la prendo ringraziandolo freddamente e faccio il primo sorso scottandomi la lingua. 

Sento il suo sguardo addosso e non posso fare a meno di non guardarlo anche io - Piper se ti fidi di me allora devi credere a quello che dico - mi viene da ridere solo a pensare che io mi fidavo veramente di lui - mi hai drogata e mi hai abbondonata con uno spogliarellista andandotene in mezzo al nucleare con mio fratello, ma ti rendi conto ? Dovrei fidarmi di te ? - beve un sorso di cioccolata calda anche lui, poi torna a parlare - lo ho fatto per tenerti lontana da quel posto, Alex ci voleva andare, non gli avrei mai fatto cambiare idea, e ho preferito andare con l'unica persona di cui io mi possa fidare piuttosto che lasciarlo andare da solo - ora si che sono incazzata - pensi che di me non ti puoi fidare ? Guarda che io non ti drogherei mai e di sicuro non andrei mai a letto con un altro uomo in questi due anni - lui sbuffa sonoramente - ti ho detto che non ci sono andato a letto - cambia subito argomento cogliendomi impreparata e mostrandomi uno dei suoi sorrisi - ma ti da fastidio pensare che io avessi potuto scoparmela - sorride bevendo ancora e creandosi i dei finti baffi di cioccolata senza accorgersene - Sei gelosa - ovvio che lo sono ma non glie lo dico mica - per esserlo dovrebbe importarmi qualcosa Piter, e, notizia del giorno : il mondo non gira intorno a te, perciò non lo fa nemmeno il mio - 

- ah no ? - sorride ancora convinto di non rendersi solo redicolo con quei baffi di cioccolata sull'arco di cupido - no - dico io decisa.

So che non ha fatto sesso con la hostess, era troppo incazzato e lei sarebbe stata piena di segni e succhiotti, siccome Piter è troppo ma davvero troppo passionale e prepotente durante il sesso quando è incazzato. 

Si avvicina alle mie labbra e mi posa un dolce bacio - devi smetterla di paragonarti alle altre, perché t per me sei la migliore di tutto - non gli rispondo. Dopotutto come potrei visto che riesco solo a bere la mia cioccolata calda come una bambina ? - Piper, mi hai capito ? - 

- piantala di fare il lecca culo - gli dico mostrandomi indifferente ad una delle frasi più belle che potrebbe mai dirmi - Piper, piantala tu di dire cazzate. Potrai non essere perfetta per tutti, ma lo sei per me. Dei corpi di donne favolose non mi distraggono di certo dal tuo, perfetto per il mio. Pensi che fra tutte le donne che mi sia scopato c'è ne siano alcune a cui do la stessa importanza che do a te ? - cerco di dirgli che sta attento a me solo perché sono la sorella del suo migliore amico ma mi tappa la con l'indice - e non dire che non è vero, perché se dovessi scegliere fra te e tutte le donne sulla terra sceglierei comunque te, perché fra di noi non c'è solo sesso, ma c'è anche un intesa mentale, e lo sai anche tu, perciò non dire che sto dicendo cagate - 

Appena mi toglie il dito dalle labbra io mi avvicino a lui sorridendo e gli lecco via la cioccolata  - mmm buonissima - gli dico mentre lui inizia a mordicchiarmi il labbro, dopodiché mi salta addosso mettendomi sotto di lui e iniziando a divorarmi le labbra. 

Ma subito si allontana - muoviti dobbiamo andare nella nostra suite in hotel, ho intenzione di scoparti su ogni distesa di tutta Fuerteventura - e inizia a fantasticare mentre mi tira per un braccio - sai, il letto, l'idromassaggio, la spiaggia, il mare, la doccia, la vasca, anche la sala da pranzo -

- ma piantala - così lo zittisco tutta rossa mentre lui continua a dire davanti al suo autista in che modi mi scoperà una volta entrati in quella maledetta camera d'albergo.

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