27 - PIPER -

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Apro gli occhi e mi trovo mezza sdraiata, mezza sdraiata sul divanetto di un aereo, davanti a me Piter è seduto e sta leggendo dei fogli con cui ha riempito il tavolino in mezzo a noi. Non si accorge che sono sveglia e io mi prendo del tempo per fissare la sua fronte sulla quale spunta una vena di disappunto. Prende la tazza sul tavolino e beve un sorso del contenuto, appena la riappoggia vedo che è cioccolata, così mi fiondo a rubargliela. Inizio a sorseggiare il liquido caldo che c'è tra le mie mani e sento il suo sguardo addosso - ben svegliata - gli sorrido e lui fa lo stesso - dormito bene? - mi chiede e io annuisco - tu hai dormito?- gli chiedo di rimando e lui sorride di nuovo - hai passato il resto della notte a strusciarti sul mio cazzo mezza nuda, fino a che non mi sono alzato e ho preparato i bagagli, poi siamo saliti sul jet e mi sono messo a leggere queste carte - io muoio dall'imbarazzo a sentire le sue parole, così mi volto verso il finestrino, ma poi mi maledico mentalmente per essere sempre in imbarazzo ogni volta che dice porcherie, così torno a parlargli come se niente fosse - su cosa sono ? - gli chiedo interessata seriamente, lui invece mi guarda stranito - sul mio hotel - ora sono io quella scioccata - hai un hotel? legale? cioè non è illegale vero? - lui nega e io vedo uno spiraglio di lue finalmente dopo che sono stata abituata a vivere in mezzo a pistole e affari illegali - perché ? - gli domando - perché una volta ho litigato con mio padre e gli ho detto che io volevo aprire un'attività mia, e legale, così lui lo ha detto a mia madre e lei mi ha donato i soldi per farlo. Non ho solo un hotel, ho una catena di hotel, spa, ristoranti, sono un imprenditore molto bravo - mi dice orgoglioso di se stesso, ma allo stesso sento una punta di imbarazzo nella sua voce - ti sembra una cosa stupida ? - mi chiede- no, per niente. È una cosa davvero fantastica. La mia domanda ora è : perché allora fai ancora il mafioso in sti giri di merda - lui mi guarda serio - perché è di famiglia, e sai anche tu che non avresti mai sposato uno che non fa un lavoro del genere, nemmeno se i tuoi credono nel vero amore, è ovvio che per entrare in una famiglia del genere devi fare questo lavoro, noi c'è lo abbiamo nel sangue. Siamo cresciuti in mezzo alle armi, alle prostitute, alla droga e a guardie del corpo. Non potremmo essere diversi, non potrei fare altro. Se mia madre non fosse stata la figlia di un mafioso straricco non avrei mai potuto creare i miei hotel, o i miei ristoranti - annuisco e torno a guardare il finestrino, ancora bevendo la sua cioccolata. Così Piter chiama subito la hostess, che sinceramente non mi piace per niente solo per la scollatura che avvicina al naso di Piter quando gli porta ciò che chiede, e le chiede altre due cioccolate - arrivano subito, signore - ha un tono che le farei ringoiare mille volte di seguito senza farla più respirare, non sa che io sono sua moglie e che le posso far perdere l'unico lavoro non da puttana che si è trovata? Quando torna di nuovo io la fisso malissimo mentre Piter mi passa quella che sarebbe per me la seconda cioccolata - mi porteresti anche una bustina di zucchero, perfavore ? - le chiedo io cercando di essere gentile - si - risponde fredda, poi poggia una mano sul braccio di Piter - lei ha bisogno di qualcos'altro ? - lui le dice di no e mentre lei si allontana le dico di portarmelo di canna. Fulmino Piter che torna a leggere le sue carte, mi alzo tenendo la coperta addosso e mi siedo di fianco a lui - me ne intendo di queste cose, se hai bisogno di una mano - gli dico vedendolo confuso sulla stessa parte di foglio da dieci minuti - davvero ? - anniusco a gli strappo il foglio di mano - mi hanno inviato fogli firmati, un'agenzia che vorrebbe vendermi alcuni dei suoi hotel per ampliare la mia catena, ma sinceramente non capisco cosa significhino questi dati. Di solito faccio vedere tutto ai miei avvocati, ma non sono qui con me e non volevo chiamarli per non svegliarti - leggo di fretta il documento, gli chiedo il precedente e lui me lo passa, qualcosa non mi quadra da subito. Prendo in mano il pc davanti a lui e cerco il nome dell'agenzia su internet, sono sempre stata brava ad hackerare i sistemi, ci metto due secondi a entrare nel sito privato e ciò che vedo mi sciocca - non ti conviene fare affari con loro, potresti finire in guai seri - guarda il mio pc e rimane scioccato anche lui - mi stai dicendo che mi vogliono vendere dei posti in cui hanno fatto aste per comprare bambini ? che schifo, ora è il momento di chiamare i miei avvocati - lui si alza e chiama - poveri bambini, hanno caricato foto pure di alcuni di loro sul sito, dicono quanti denti anni, gli anni, l'unica cosa che non c'è scritta è il nome, tanto a nessun importa di quello, importa solo usarli - continuo a navigare su questo sito e trovo delle cose orribili, offerte e commenti osceni alle foto di bambine che avranno si o no nemmeno dieci anni, a pensare a come ero io alla loro età, avevo tutto ciò che potevo desiderare, pure la guardia del corpo, loro invece non hanno nemmeno la possibilità di sognare. Aspetto che Piter finisca di urlare con i suoi avvocati, poi torna da me e si siede nuovamente - ma ti immagini come stanno i loro genitori ? - mi viene da piangere, mi ero proposta di aiutarlo senza pensare minimamente ad una cosa del genere - ci penso io tranquilla - in quel preciso istante arriva l'odiosa hostess a rovinare nuovamente tutto, probabilmente non è entrata prima perché Piter stava sbraitando e anche io sono consapevole del fatto che quando alza la voce uò far paura anche al cemento - ecco la tua bustina - mi da la bustina di zucchero e io la ringrazio, fregandomene che mi ha dato del tu e che lo ha detto pure con un tono schifato, se fossimo state in un'altra situazione le avrei sicuramente strappato tutti i capelli - ti consiglio di dare del lei a mia moglie - dice subito Piter mentre io sono intenta a versare lo zucchero nella cioccolata e porta una bustina di zucchero anche a me perfavore - lei annuisce e io me ne sto zitta, mi accoccolo meglio sul divano da parte a lui e continuo a guardare lo schermo che presenta la foto di una bambina con le lacrime sulle guance - penso che gente dovrebbe solo morire dopo aver subito una lenta e lunga tortura - dico di getto, forse sono stata troppo cattiva, ma è a verità. Quando sento di tutti i morti che ci sono mi dispiace, anche per quelli che sbagliano, ma per uno che vende bambine non mi pentirei mai, mai e poi mai - che ne dici se chiudiamo questo sito e ci guardiamo un film ? - devia l'argomento cercando di farmi pensare ad altro. Fa scegliere a me il film, ovviamente io metto un film d'amore strappa lacrime e lui critica ogni due secondi ogni minimo dettaglio, così da farmi ridere e farmi dimenticare quello che abbiamo scoperto.

Dopo qualche ora passata a guardare film arriviamo alla pista di atterraggio della mia famiglia, appena scendiamo vedo Alex da lontano, appoggiato alla sua auto, circondato da cinque guardie del corpo. Abbandono la mia valigia davanti a Piter e corro per abbracciarlo. Gli salto addosso letteralmente e lui mi inizia a coccolarmi, io triste mi lascio scivolare altre lacrime copiose sulle guance - Non ho potuto nemmeno salutarlo - gli dico piangedo - Lo so, ma ti prometto che lo vendico, ucciderò il tizio che ha mandato quei coglioni a ucciderlo, te lo giuro, fosse anche l'ultima cosa che faccio - Mi sciolgo dal suo abbraccio e annuisco, so che quando Alex dice una cosa la fa veramente. Saluta Piter velocemente e ci fa salire in macchina. Parte, davanti a noi due macchine, dietro di noi altre due, tutte diverse fra loro. Dopo un quarto d'ora a un bivio le macchine si separano, due vanno a destra e noi con le due davanti a noi, che si allontanano per coprirci anche dietro procediamo verso destra. Mezz'ora dopo ancora arriviamo a un altro bivio, mio fratello continua ad andare dritto le due macchine si allontanano, entriamo nella foresta. So benissimo dove stiamo andando, alla casa al mare da mia madre. Appena arriviamo in una piazzetta c'è un elicottero ad aspettarci, carichiamo i bagagli e Alex lascia l'auto a due uomini. Saliamo sull'elicottero e mio fratello lascia il posto di guida a Piter. Ora si che ho paura di morire, diciamo che non ho molta fiducia nelle sue doti nascoste.

- ora torniamo a casa - mi dice Alex voltandosi dietro verso di me, che sono schiacciata fra le due valigie, ma non poteva starci lui dietro? Nonostante voglia maledirlo per la mia scomodità gli sorrido sentendomi rassicurata dalle sue parole.

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Mia madre è stupenda come sempre. La vedo da lontano girata di spalle, sta stendendo i panni, cosa che non le ho mai visto fare. Mi avvicino in silenzio troppo felice di rivederla. Lei sta canticchiando la canzone preferita di mio padre. Io le poggio i palmi delle mani sugli occhi e lei riconosce subito il gioco che facevamo da piccole - mi riconosci ? - le esce un singhiozzo, si volta e io mi perdo nel millesimo abbraccio caldo e rassicurante di queste giornate - non sai quanto mi sei mancata, tesoro mio - mi prende il volto tra le mani e poggia la fronte sulla mia - finalmente sei tornata a casa, anche se per troppo poco tempo -

POV'S TRAVIS

- quelli saranno la a divertirsi e noi siamo costretti a stare in questo buco di culo - dice la mia ragazza incazzata osservando foto della famiglia di Piper e Piter - io invece penso che stiano piangendo per la morte di quello stronzo di Brown - lei sogghigna e io mi chiedo che cazzo ha da ridere - lo chiami per cognome ? seriamente ? quell'uomo ha permesso a te, tua sorella e tua madre di arrivare a fine mese - io mi avvicino e la prendo per i capelli, fra noi non c'è amore, lei mi attrae solo per la sua mentalità malata e io faccio lo stesso - è colpa sua se non ho mai conosciuto mio padre, lui era la con la sua bella famigliola di cazzo, a crescere i suoi due figli in modo perfetto, mentre io dormivo in sala con mia sorella fra le braccia che piangeva ogni notte a causa degli spari che si sentivano nel nostro quartiere di merda, quindi io a quell'uomo non gli devo proprio niente - le stringo ancora i capelli, e lei, malata da manicomio quale è, non emetto gemito di dolore, non lo fa mai.

Si avventa sulle mie labbra, lo fa per tenermi calmo, se dovessi uscire di senno la ammazzerei sul colpo e lei lo sa, così mi convince a scoparla ogni volta che mi incazzo con lei - dobbiamo mettere in atto il nostro piano fra poco, quando lei sarà sola - mi dice interrompendo il nostro bacio, per poi iniziare a baciarmi il collo - quello stronzo di Alex è stato troppo sveglio, la ha fatta sposare con uno dei più ricchi e meglio visti in America, sarà difficile raggiungerla, ma possiamo metterci di mezzo mia sorella, diventerà sua amica senza sapere minimamente chi sia. Una volta che l'avremo rapita avremo tutto ciò che abbiamo sempre voluto, e ti tratterò come una regina, te lo prometto - la prendo con furia sulla scrivania davanti a noi e le sue forti urla di piacere mi calmo, godendomi quello che posso avere.


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