37 - PITER -

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Tengo Piper tra le braccia mentre corro verso l'entrata dell'ospedale e guardo la sua maglietta piena di sangue, non è ferita da nessuna parte, e l'unica cosa che mi viene in mente ora è che mio figlio potrebbe essere morto e che mia moglie sta per raggiungerlo.

Aumento il passo con la ragazza che prima ho confuso con Piper che mi segue cercando di starmi dietro. Quando due infermieri che si stanno fumando una sigaretta ci vedono lei inizia ad urlare e a dirgli che mi moglie sta perdendo il bambino. Alle sue parole sento il cuore spezzarsi e guardo gli occhi di Piper che sono chiusi. Vorrei perdermi nel suo grigio perla che trasmette tranquillità e sicurezza, ma non posso, perché di tranquillità e sicurezza non c'è ne è neanche l'ombra qui. 

Stendo Piper sulla barella che hanno portato i due infermieri e li seguo fino a quando un altro infermiere non cerca di liberarmi quando dico che voglio entrare in sala operatoria con lei. La vedo sparire dietro una porta e mi viene voglia di spaccare tutto.

Vedo la ragazza di prima avvicinarmisi con le lacrime agli occhi - so come ti senti - mi dice e io non posso non dirgli che in realtà non sa un cazzo - tu non sai come mi sento, perciò lasciami in pace - lei annuisce - ho perso l'uomo che amavo più al mondo per colpa di quella donna, perciò direi che ti capisco, e poi Piper è... - non fa in tempo a finire che finisco io per lei -  tua sorella, si lo so, Alex mi ha detto di aver scoperto che l'uomo che ha assunto è vostro fratello, perché lui ti stava cercando e gli ha detto tutto - sento le lacrime salirmi, non voglio piangere, mio padre mi ha sempre detto che piangere è da deboli. Non ho pianto per mia madre, e non posso piangere per Piper, farei la figura del debole.

Quando però la ragazza mi circonda il corpo con le sue esili braccia e mi dice che anche io posso piangere e sfogare la mia rabbia lascio che una lacrima mi scivoli sulla guancia, dopo questa un'altra, e un'altra ancora, fino a che non mi calmo.

Dopo poco vedo Alex seguito dal biondino e da mio cugino entrare - dov'è ? come sta ? - mi chiedono entrambi all'unisco e io faccio di no con il capo, non sapendo cos'altro rispondere.

Dopo due ore passate a girarmi i pollici vedo un dottore uscire dalla sala, senza mascherina e guanti come era appena entrato nella sala e mi alzo per andare a chiedergli come stiano Piper e il bambino - signore sua moglie è sopravvissuta, è stata dura, ma ce la ha fatta - ringrazio dio per avermi fatto questo dono e ringrazio anche il medico prima di rendermi conto che non mi ha parlato del bambino - e mio figlio ? - gli chiedo sapendo già la risposta, quando lui non mi risponde però tiro un pugno al muro - cazzo - urlo incazzato, e tiro un altro pugno al muro - cazzo - mi volto e do una testata al muro appoggiandomi ad esso.

Vedo Alex avvicinarmisi e per chiedere spiegazione, la fotocopia di Piper ha già capito e sta piangendo circondata dall'abbraccio del fratello - Piper è salva, cosa c'è ora ? - gli faccio di no - Piper era incinta - gli dico, poi alzo la voce - aspettavamo un figlio, cazzo, e io non me lo sono nemmeno goduto, non gli ho mai fatto sentire la mia voce, non ho portato Piper a fare un'ecografia perché lo ho scoperto ieri, quando Piper mi ha chiamato in lacrime terrorizzata perché due uomini la stavano rapendo -

Si rende conto della cosa e impreca anche lui, ma è costretto a girarsi quando sente la voce di una ragazza inviperita che chiede informazioni su una sua amica. 

Seguo lo sguardo di Alex e vedo le tre bionde amiche di Piper incazzate nere che litigano con un infermiera - ragazze, sono qui - gli dice Alex e loro ci raggiungono quasi correndo - come sta Piper ? Che le è successo ? - chiede quella che mi sembra Piper avesse definito la migliore di tutte - Piper sta bene, ecco non so se lo sapevate, però... - si volta verso di me e continuo io - Piper era incinta, e ha perso il bambino - loro sono scioccate - non c'è lo aveva detto . dice una delle due gemelle, poi l'altra ragazza parla - ora che ci penso ieri mi ha chiamato due volte, ma io ero in palestra e non avevo con me il telefono, la ho richiamata, ma non mi ha risposto, forse voleva dirmi quello - una lacrima scende anche a lei, ma io non mi interesso perché vedo il dottore di prima che si dirige verso di me. 

- allora dottore ? posso vederla ? - gli chiedo - si, lei si, ma tutti loro no, solo lei perché è il marito - Alex si fa subito avanti - io sono il fratello - poi anche Victoria avanza - e io la sorella - le ragazze in coro scioccate dopo aver ascoltato la fotocopia di Piper - noi le migliori amiche - poi si aggiunge mio cugino e dice loro di stare zitti - l'unico che può confortarla ora è Piter, il bambino era anche il suo, non il vostro, perciò, per quanto bene vogliamo a Piper, tutti noi, dobbiamo lasciare che sia lui a parlarle del bambino -

Io seguo il dottore che mi porta in una stanzetta, Piper è lì, con gli occhi semiaperti e con una dottoressa che le chiede se sente la testa girare e se riesce a vederla bene. Appena lei gli risponde di si, il dottore dice alla signora di andarsene e di lasciarci soli.

Io mi avvicino a Piper e le prendo il polso, così che lei si giri verso di me. Quando lo fa sento un tuffo al cuore, nei suoi occhi vedo tutta la tristezza, tutto ciò che ha passato. Quando però mi sorride le sorrido anche io, dandole un bacio sulla fronte - ci sono io ora - le dico e lei tira un singhiozzo sdraiandosi. Poi la vedo portare una mano alla pancia - è... Piter è... - non riesce a dirlo e continua ad accarezzarsi la pancia - è morto ? - appena mi fa questa domanda una lacrima mi scende di nuovo e siccome non riesco a parlare annuisco.

Lei si volta dall'altra parte, verso la finestra, verso il cielo azzurro limpido - Piper, mi dispiace, se solo fossi arrivato prima - lei nega - è tutta colpa mia - non avrei dovuto andare in quella foresta, tu non c'entri niente - le accarezzo il palmo della mano aspettando che si volti e che mi lasci guardare quel grigio stupendo dei suoi occhi, ma quando lo fa la trovo in lacrime mentre si avvicina per abbracciarmi, e io lo faccio. Me la porto addosso, con le gambe che circondano la mia vita, i piedi abbandonati sul letto, la stringo tra le mie braccia mentre lei emette dei singulti sconnessi - ci riproveremo - forse non è la cosa più giusta da dire in questo momento, ma non so cosa dirle. Quando però si calma le porto il viso davanti ai miei occhi e le sorrido - ti giuro che non ti abbandono, non ti lascio più, neanche alla fine di questo stupido contratto che abbiamo fatto ti lascerò andare, mi dovrai sopportare per sempre, perché io ti amo Piper e non sono pronto a lasciarti andare - mi fermo un attimo per capire se lei mi sta ascoltando o no, per capire se è pronta a dirmi di si o se mi ripudierà dopo quello che è successo. Intreccio le mie dita con le sue e continuo - sapevo di amarti anni fa, sapevo di amarti quando ti ho buttata a terra quando ci siamo rivisti, mentre tu avevi quello stupidissimo mestolo in mano, sapevo di amarti mentre correvi verso l'acqua del mare quando eravamo da tua madre, lo ha capito anche lei che sono pazzo di te, ma ho capito solo ora cosa significhi amare una persona come te. Ti amo perché non mi stanco mai della tua voce, delle tue domande curiose del cazzo, della tua gelosia, amo tutti i tuoi difetti, perché anche se sei un pò vanitosa li hai - le scende una lacrima, questa volta però sorride - ti amo perché ti voglio sempre in torno, e non solo in camera da letto, ma ti voglio con me anche quando mangio, voglio vederti cucinare, o vederti sdraiata a leggere un libro, voglio vederti felice e farei qualsiasi cosa per vedere di nuovo questo fottutissimo sorriso che mi rende un ebete ogni volta che lo vedo - mi stringe di nuovo e mi lascia baci su tutto il corpo, prima sulla parte bassa del collo, proprio sopra l'orlo della felpa nera che indosso da due giorni, da quando ho scoperto che la avevano rapita, poi sale e ne lascia uno su una delle tanti cicatrici che mi ha lasciato mio padre, proprio sotto il mento, poi mi bacia la mascella, che non è contratta solo quando sto con lei e so che posso stare tranquillo, che dove c'è lei c'è la mia salvezza, poi me ne dà uno sulla fronte, proprio nel punto in cui mi si forma una rughetta quando sono incazzato, poi mi bacia la punta del naso e infine mi mordicchia il labbro, per poi iniziare a baciarmi lentamente, facendomi sentire tutto quello che prova in un solo tocco carnale - ti amo anche io, incasinato mio - mi dice sorridendomi, per poi abbracciarmi di nuovo.

Avendola tra le braccia mi rendo conto di quanto io la abbia aspettata e desiderata in questi anni, l'amore vero, come diceva mia madre, te lo fa provare solo quella persona che vuole starti accanto e vederti felice, solo quella persona che ama tutto di te, solo quella persona che sa vedere oltre il tuo aspetto. Ora so cosa vuol dire amare, so che amo Piper, per me l'amore è il suo nome, l'amore per me è lei, con i suoi capelli castani, i suoi occhi grigi perla e il suo broncio tenero che fa ogni volta che si arrabbia. Per me l'amore è il suono della sua risata, il suo viso appena sveglia, le sue lentiggini chiare che le vengono solo d'estate. È lei per intero, sia dentro che fuori. Perfetta per un coglione come me, l'unica che può farmi provare tutto ciò, l'unica che può farmi diventare una persona migliore, l'unica che posso amare.

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