22 - PIPER

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- madame - mi dice mentre mi apre la portiera per farmi scendere - ma che galantuomo - rispondo io divertita - hai visto, forza facciamo accomodare gli ospiti, ho pensato hai posti e tu non sai quanto sono stato felice di aver fatto il tavolo dei single - mi porge il braccio e lo afferrò - spero che le mie amiche si siederanno vicino a me, non starò da sola con te e i tuoi scimmioni intorno - scoppia a ridere - la pianti di chiamarli scimmioni, alcuni di loro sono importanti, approposito non ti aggirare da sola fra i tavoli o vai in giro con le tue amiche o con me, c'è un mafiosetto del cazzo che pensa le donne siano oggetti e se ti vede in giro da sola ci mette due secondi a stuprarti, non gli importerà che sei la sposa - la paura inizia già a farsi avanti - per quale motivo lo avresti invitato ? E comunque tutti gli uomini che sono là dentro vedono le donne come se fossero oggetti, anche tu a volte mi hai trattata male non ti credere migliore di altri - non lo sento più parlare, lo guardo e ha lo sguardo dritto verso gli ospiti che entrano e che ci salutano, ricambia i saluti e non mi guarda nemmeno un secondo, forse quello che ho detto lo ha ferito veramente o forse lo ha solo infastidito come qualsiasi cosa - andiamo a sederci - ci accomodiamo per ultimi e aspettiamo che arrivino i camerieri a portare l'antipasto, per fortuna da parte a me c'è Jennifer le altre due sono state messe nel tavolo dei single. Al nostro tavolo siamo in sei, io di fronte a Piter, Jennifer e gli altri tre testimoni, tre fratelli che conosco da molto, ma non ho mai parlato con loro sono grandi amici di mio fratello e appena mi hanno visto mi hanno chiesto come stava, se lo avevo sentito. La verità è che ho provato a chiamarlo un miliardo di volte ma lui non mi ha risposto.

- andiamo a fare il giro dei tavoli ? - ecco cosa mi dice sto stronzo dopo un'ora dall'inizio del pranzo - si certo - mi tende di nuovo il braccio e andiamo per i tavoli, quello delle coppie, dei bambini, dei single e infine quello dei suoi uomini più fidati insieme ai quali c'è seduto l'uomo di cui parlava. Lo riconosco subito, non c'è bisogno che Piter mi dica chi è, ha la camicia un po' slacciata e beve come una spugna, per di più continua a urlare parlando di donne che si è scopato, le chiama tutte puttane - vi state divertendo ? - chiede mio marito - ovvio, hai visto quante belle puttanelle ci sono qui? - lo ignora e parla un po' con gli altri quando stiamo per allontanarci torna a urlare - comunque anche la tua mogliettina vale proprio la pena di essere scopata - mi giro schifata a guardarlo, Piter non gli dice niente, sembra fregarsene anche se desidererei non fosse così - come scusa ? - gli chiedo lasciando la mano di mio marito - la vuoi sapere una cosa ? Si io valgo proprio la pena di essere scopata ma solo da un uomo che lo merita, solo da una persona che ha dei valori. Di sicuro non mi farei mai scopare da uno senza questi valori quindi vedi di starmi lontano - faccio per tornare sui miei passi quando lui mi blocca tirandomi per il polso, si alza e mi tira a se, è forte e non riesco ad allontanarmi - allora puttanella dimmi, tuo marito avrebbe dei valori? È lui l'unico a cui fai toccare questo bel culetto - e appena mi palpa il sedere mi sento scaraventata su uno dei divanetti vicino e appena guardo la scena vedo Piter che gli stringe il colletto della camicia, ha già il naso pieno di sangue, glie lo ha già rotto - va via da qui - gli dice spingendolo verso l'uscita ma lui non si muove, tutti ci guardano. Piter si avvicina di nuovo a lui per spingerlo di nuovo - Piter fermo - lo trascina di fuori e lo butta per terra tirandogli un altro pugno - dove sarebbe i... I suoi cazzo di valori... Qua... Quali sono ? - domanda l'uomo a terra, Piter gli tira un calcio - se la tocchi ancora - si avvicina con il viso e gli urla nell'orecchio sinistro - ti giuro che non vedi più la luce del sole - gli tira un altro calcio e ho paura che lo uccida qui, che lo uccida oggi, allora mi stacco dallo stipite della porta a e mi avvicino a lui in fretta, gli prendo il polso e lo costringo a guardarmi - si, lui ha dei valori, è l'unico uomo che conosco con dei valori ed è per questo che è l'unico con cui sono stata - rispondo alla domanda che mi ha fatto prima quel bastardo e continuo a parlare a Piter - tu hai dei valori ok ? Li hai, non sei come tuo padre e non lo sarai mai, ma non lo uccidere ti prego, non oggi, non con me qui - non so più cosa dire per convincerlo, nei suoi occhi posso leggere la rabbia, sulle suo mani posso vedere il sangue e capisco che non ha intenzione di smettere - Piter - gli prendo il volto e lo costringo a portare il suo sguardo nel mio - fallo per me ok ? Ti sei preso cura di me fino ad adesso, lo so che non ti ho mostrato la mia gratitudine, so che sono stata stronza ma mi sei stato vicino e voglio, spero che tu continui a farlo, perciò fallo portare via e torna dentro con me - il suo sguardo si addolcisce, porta l'unica mano pulita sulla mia, la allontana dal suo volto e la stringe - va bene - si avvicina a me e mi trascina dentro - portatelo via - dice ai suoi uomini - gli dobbiamo fare male ? - chiede uno di loro divertito, Piter mi guarda incerto - no, spero abbia capito la lezione, lasciatelo vivere ma ditegli di andarsene e di non tornare mai più - mi trascina verso il bagno e chiude la porta a chiave - che facciamo qui ? - gli chiedo mentre si lava via il sangue dalle mani - volevo solo passare del tempo da solo con te - capisco subito dal suo sguardo furbo cosa intende per " stare un po' con me " - abbiamo tutta la notte per stare insieme - replico io ma lui si avvicina e mi tappa la bocca, letteralmente - non ti permettere mai più - gli dico appena la toglie - vuoi che te la tappi di nuovo ? - sto per rispondere quando mi tappa la bocca di nuovo, ma stavolta lo fa con le sue labbra ed è un bacio feroce, troppo veloce, cerca di sollevarmi il vestito e spero non lo strappi, con le labbra nel frattempo scende sul collo - ehi, chi diavolo c'è in questo bagno - qualcuno si mette freneticamente a bussare - adesso lo caccio via - dice Piter allontanandosi sbuffando - no non è giusto, noi non dovremmo essere qui dovremmo stare con gli invitati, forza andiamo -

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