15-PIPER

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Mi sveglio stretta da due braccia forti. Capisco subito che sono quelle di Piter, lui mi posa un pacio in mezzo al collo e io rabbrividisco, me ne posa un altro, ha capito che sono sveglia. Sento la sveglia sul comodino da parte al suo suonare e lui con un comando vocale la spegne, dopodiché mi stringe ancora di più. 

- non vai a prepararti per andare al lavoro ? - la mia domanda rimane senza risposta per trenta secondi. Li conto tutti. E glie lo richiedo. - mi hai sentito ? - 

- si e stamattina non vado al lavoro, andiamo a fare colazione insieme, ma non ora, ora voglio solo averti vicino il più possibile - e per vicino il più possibile deve intendere il sesso perché mi alza la camicia da notte e indugia sull'elastico delle mutandine .

Mi volto e lo guardo negli occhi, neanche il tempo di rimettermi comoda che lui inizia a baciarmi.

Mi allontano subito. Non mi innamorerò nuovamente di lui per poi doverlo lasciare fra due anni, quando potrà finalmente liberarsi di me. 

- ti prego non rendere tutto più difficile di quello che è - mi sussurra sulle labbra e io penso di stare per svenire - come mi vesto domani? - gli chiedo tutto d'un fiato non sapendo di cosa parlare - stai scherzando? sono duro come una roccia, muoio dalla voglia di scoparti e tu mi chiedi come ti dovrai vestire? -

- non ne ho voglia - dico voltando la faccia dall'altra parte sperando mi lasci stare - devono credere sia vero, perciò ti porto a prendere l'abito - lo riguardo subito mentre si alza - non puoi vedere il mio abito prima che ci sposiamo - 

- Ti devo ricordare che non è un matrimonio vero questo? - stringo le lenzuola al petto mentre lo guardo rivestirsi - non c'è né bisogno, lo so bene che non è un vero matrimonio, ma anche se lo stiamo facendo per uno stupido accordo voglio comunque che sia bello, probabilmente non mi ricapiterà perciò voglio che sia perfetto - si volta mentre cerca di allacciarsi la camicia - non può essere perfetto se non ci sono i tuoi amici e le persone che ami -

- il mio intento è proprio quello di chiederti di invitare le mie amiche , voglio davvero che sia perfetto - lascia i primi due bottoni della camicia slacciati, ed è perfetto così, non sembra nemmeno si sia appena svegliato piuttosto dovrei darmi una sistemata - ho già pensato a tutto io, tuo fratello mi ha detto ciò che tu gli hai detto a mia insaputa l'altra sera in chiamata, così ho preso i biglietti per l'aereo per tutte le tue amiche, e ho mandato uno dei tuoi uomini a prenderle, arriveranno fra circa tre ore, del vestito potete occuparvene oggi pomeriggio, il mio atelier sarà a tua disposizione, ho dato ordine che ci sia la tua taglia per i modelli della nuova collezione - gli sorrido - tu inizia a uscire, mi faccio una doccia veloce e sono pronta - gli dico felice ancora tenendo le coperte strette a me, senza dire niente esce e se ne va.

Mi preparo in fretta, ci metto solo mezz'ora e corro subito in giardino dove mi aspetta - menomale che dovevi fare una doccia veloce, cosa vuol dire nel tuo vocabolario veloce? -

- mamma mia calmati, ci ho messo solo mezz'ora e comunque potremmo fare la colazione a casa qualche volta, odio doverla fare vestita -

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