7-PITER

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Nonostante il mio avvertimento so che combinerà qualche cazzata, lo posso intuire dal sorrisetto che si è formato sulle sue labbra. 

- se no, che mi fai ? - mi chiede con un sussurro. Le accarezzo la coscia, spostandola più verso il suo centro del piacere, che tocco da sopra le mutandine - di sicuro una cosa non piacevole per te - le faccio intuire le mie intenzioni - non ci proveresti mai - 

- chi te lo dice ? - l'autista interrompe il nostro battibecco - signore siamo arrivati - 

- bene piccola è ora di andare - mi allontano e lei si sistema la gonna - non mi chiamare così - 

- ma ti ho sempre chiamata così - 

- beh non ne hai più il diritto - ma chi cazzo le capisce le ragazze, avrà il ciclo.

Vado per aprirle la portiera ma naturalmente le è già scesa, le porgo il braccio e lei accetta con fare riluttante, mentre saliamo le gradinate per poter entrare mi avvicino al suo orecchio e le sussurro - da quel che ricordo sai ballare molto bene, o mi sbaglio ? - mi risponde col mio stesso tono di voce, e quella voce, pronunciata in un flebile sussurro, fa si che i miei pantaloni risultino stretti in un solo istante - si, per quale motivo ? - 

- mi sembra chiaro, dobbiamo aprire le danze - mi guarda con gli occhi sbarrati, ho sempre saputo che non le piace stare al centro dell'attenzione, questa è una delle tante cose che mi piace di lei, per quanto sia stronza è modesta e abbastanza timida - andrà tutto bene - 

Appena entriamo nel grande salone tutti si voltano verso di noi, mentre camminiamo ricevo saluti da tutti i miei uomini, da altri piccoli insignificanti mafiosi della zona e naturalmente da tutte le fighe da paura che ci sono, una di queste inizia ad avvicinarsi, inquadro bene il suo viso, già scopata sicuro - Piter, ma che piacere rivederti -

- il piacere è tutto mio - le dico senza pronunciare il suo nome, perché naturalmente non lo ricordo - e la vostra dolce accompagnatrice chi è ? - chiede guardando Piper aspettando che le risponda, e quest'ultima lo fa - Piper Blake, la sua futura moglie, è un piacere conoscerla Signora...? -

- Hope, Signora Hope - non non mi ricordo minimamente di lei, ma di suo marito si, un cornuto del cazzo - allora io vi lascio aprire le danze - e se ne va in silenzio, con uno sguardo totalmente diverso da quello che aveva quando ci ha raggiunti, quando Piper, o meglio la mia futura moglie - potevi essere un po più dolce sai ? mi rovini il pubblico così - 

- beh, da quello che hai detto tu non devono trovarti a letto con un altra donna e io sto facendo modo che tu rispetti questa unica e insignificante regola -

- comunque io posso scoparmi chi voglio ancora per cinque giorni, non sono ancora sposato -

- come pensavo - lo dice con disgusto, ma posso giurare di aver notato una luce di tristezza, e io naturalmente non posso che sorridere - che c'è sei gelosa? -

- si, come no ! - si volta dall'altra parte.

E io come un ritardato del cazzo rimango a fissare quelle labbra carnose messe a broncio.

Parte la musica e io le prendo la mano conducendola al centro della sala - forza gelosona fammi vedere quanto sei migliorata in questi anni -

Iniziamo a ballare, ci guardiano fissi negli occhi e stupidamente inizio a pensare di che colore potrebbero essere gli occhi di nostro figlio, o nostra figlia chissà - a che cosa pensi? - mi chiede osservandomi con attenzione, nel frattempo anche molte altre coppie iniziano a ballare - tu che sei una cervellona di che colore potrebbero essere gli occhi di nostro figlio ? - ho paura che mi dia del coglione, ma non lo fa, sicuramente lo sta facendo mentalmente, ma continua questo scambio di battute - beh, siccome tu hai gli occhi azzurri, più sul blu e io grigi, probabilmente saranno blu, perché i tuoi occhi sono più scuri, il mio è un grigio abbastanza chiaro, perciò il tuo colore è quello dominante -

- a quanto pare allora sono dominante proprio in tutto - le dico ciò con fare allusivo, sposto la mano dal suo fianco a suo sedere e lei mi guarda male - ma proprio in tutto - le sussurro all'orecchio, subito torna in se, smette la magia che si era creata, lo vedo dal suo sguardo, non capisco se è arrabbiata o ferita o impassibile, si perché non si riesce mai a capire un cazzo di quello che pensa ha sempre questo sguardo freddo, non lascia trapassare nulla, sposto la mano e la rimetto dov'era prima, so bene che non riuscirei a reggere una sua sfuriata in questo momento. 

La musica finisce poco dopo e lei subito si allontana, la prendo per un polso - dove vai ? -

- voglio bere qualcosa - mi dice tutto d'un fiato - beh, allora vengo con te - mi incammino verso l'area alcolici prendendola per mano ma lei rimane ferma, allora mi volto nuovamente a fissarla - io in realtà ... vorrei... vorrei bere da sola - abbassa lo sguarda per la paura che mi incazzi o che le faccia domande sul perché ma non lo faccio, la verità e che non so veramente cosa dire, rispondo solamente on - ehm, ok va bene - le lascio la mano e lei se ne va, vado a sedermi vicino ai miei uomini che inziano a dire quanto la mia ragazza sia figa e robe del genere, anche se gli spaccherei la faccia sono intento a guardarla. 

E' seduta su uno degli alti sgabelli e beve, beve come se non ci fosse un domani, non so cosa stia bevendo, ma anche da lontano si capisce che è sicuramente qualcosa di forte, beh smetterà sicuramente, è una che sa quello che fa. Mi volto verso i miei uomini e dico loro di non pensare alla mia futura moglie in quel modo, lei è soltanto mia e mia sarà. 

Parliamo un po di affari di droga, poco dopo uno di loro mi richiama - ehi capo, forse dovresti guardare laggiù - mi giro e la vedo, vedo la mia futura moglie che balla in un modo sexy con un altro uomo, un uomo che non sono io. Mi alzo e la raggiungo, la prendo per un braccio e la porto via da tutti quegli occhi puntati sullo spacco del vestito - eddai, riportami di laaaaaa, io mi stavo divertendo - siamo usciti dal salone, sono incazzato, la tiro per un braccio fino a che non arriviamo in uno spiazzo, la butto contro una colonna e mi avvicino a lei.

Le metto una mano sul collo per tenerla ferma, non stringo come vorrei fare, con lei non lo farei male, ma voglio mettergli paura - non osare mai più fare una cosa del genere - 

- ovvero cosa ? metterti in cattiva luce davanti ai tuoi tirapiedi ? - è ubriaca ma la sua incazzatura rimane sempre - no, non osare mai più farti toccare da un uomo che non sono io - sbuffa.

SBUFFA . Cazzo ma siamo seri?! Nessuno ha mai osato sbuffarmi in faccia, soprattutto quando sono incazzato - dopo di te mi hanno toccato in tanti - me lo dice con una risatina isterica e io mi arrabbio ancora di più -allora, visto che hai tanta voglia di divertirti e dare la tua fica a qualcuno, quel qualcuno sarò io - detto ciò ce ne andiamo dalla festa in suo onore. 

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