14-PITER

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PITER

Torno in camera mia con un erezione enorme che preme tra le gambe. Quanto la voglio. Ho seriamente bisogno di fare di nuovo sesso con lei. Credo sarà la mia prossima droga. Ma non capisco perché sia incazzata con me, andava tutto bene.

Dopo una bella mezz'ora di niente mi dirigo nel mio ufficio. E guardo le telecamere. Di preciso le registrazioni di oggi che inquadrano lei.

La osservo mandarmi a fare in culo, prendere ciò che c'èra nel mio piatto e buttarlo nella spazzatura, mangia in silenzio, a volte da un'occhiata al telefono. Poi lava i piatti, ma lo sa che ho assunto una donna per fare quello, ad un certo punto prende un piatto e lo lancia. Oh, merda. Vedo la signora Anna con l'uniforme che corre verso di lei, le mette due mani sulle spalle, si vede dal volto che è preoccupata. Piper si lascia cadere per terra e scoppia a piangere. Ho un nodo alla gola, mi sento tremendamente in colpa. La vedo sfogarsi. Vedo la signora Anna che la fa alzare e come una madre premurosa, cosa che Piper non ha mai potuto avere, le asciuga le lacrime, la fa sdraiare sul divano del soggiorno e le prepara un te. Piper continua a piangere e la signora Anna rimane con lei fino a che non si calma. Mando avanti le registrazioni, la vedo cenare da sola , sdraiata sul divano mentre si guarda un film, ma non sembra interessata al film , piuttosto sembra pensierosa, corre in camera sua, cambio registrazione e la vedo cambiarsi, indossa l'abito che aveva su prima e si toglie il reggiseno. Ah, lo ha fatto di proposito. Mando avanti e vedo noi due che entriamo, io incazzato che me la tiro dietro. Cambio registrazione e mi vedo buttarla letteralmente sul letto, lei subito si fa prendere dalla paura, mando avanti e quando la vedo nuda fra le mie braccia, spengo tutto e corro in camera sua. Faccio per aprire ma ha chiuso a chiave.

- piper - la chiamo, ma non mi risponde - piper, apri subito questa dannata porta - ancora niente - piper ho la chiave di riserva, non ti conviene - sento la serratura scattare e dopo neanche un secondo vedo apparire il suo viso. Ha le guance bagnate e gli occhi gonfi. Ha pianto di nuovo. Mi avvicino la stringo a me. La copro con il mio corpo e lei si aggrappa a me. La tiro su di peso e lei circonda il mio bacino con le sue gambe. La porto nella mia stanza, la faccio sdraiare e la copro con le coperte, mi sdraio dietro di lei, torace contro schiena e le accarezzo il fianco dolcemente finché non si addormenta. Non mi è mai capitato, non ho mai dormito con una ragazza, ma con Piper è diverso. 

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