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<<Prima però vorrei cambiarmi>> disse lei dopo essere stata trascinata direttamente di fronte alla casa dell'amico.

<<Fidati stai bene così>>

A quelle parole si limitò ad alzare gli occhi al cielo e sbuffare.

Ian tirò fuori le chiavi di casa ed entrò.

Tutta la famiglia era seduta sul divano a guardare un telefilm noioso, insomma quei classici con il ballo studentesco, lei o lui fa il doppiogioco viene scoperto eccetera.
La prima ad accorgersi di loro fu Debby.

<<Bentornato Ian>> poi rivolse verso di la c/c e la squadrò da capo a piedi <<Credevo fossi gay>>

Tutti si girano a guardarli.

<<Lei è T/n>>

Fiona si alzò e venne a stringerle la mano: <<Piacere, io sono la sorella maggiore di Ian>>

Lei ricambiò con un semplice cenno del capo.

<<Non è un po' troppo piccola per te?>>

<<Lei non è la mia ragazza Carl>>

Il ragazzo la guardò negli occhi per poi fare un piccolo sorriso divertito: <<Belle tette però>>

Fiona intervenì spingendo il ragazzo in cucina mentre lei trattenne il suo migliore amico dal picchiare il fratello.
Philipp si avvicinò ai due e gli consigliò di salire di sopra mentre aspettavano che la cena fosse pronta.

Salirono ed entrarono nella camera del ragazzo, lui si sedette sul suo letto mentre lei su un letto nell'angolo della stanza.

<<Allora, come ti sembra>>

<<Puzza da morire, da quanto non cambiate le lenzuola?, c'è un topo morto sotto questo cuscino e sul tuo materasso c'è una rivista di gay che scopano e la cosa è inquietante>>

<<Non parlo della camera, ma dei miei fratelli>>

<<Boh>>

<<Cosa ne pensi di Debby?>>

<<La ragazzina dici? Simpatica, niente di che, forse un po' strana, è lesbica?>>

<<E io che ne so>>

Ad interrompere la conversazione fu il ragazzo di prima, Carl.
Si fermò sulla soglia, squadrò per bene la c/c per poi sorridere maliziosamente.

<<Comoda sul mio letto?>>

La ragazza si alzò

<<Ei coglione>>

<<Cazzona>>

<<Oh stronzetto modera i termini>> Lip si intromise spingendo Carl fuori dalla stanza; <<Scusalo, l'avevo mandato a chiamarvi, è pronto>>

Tutti i ragazzi scesero al piano di sotto e presero posto a tavola.

La ragazza si sedette in mezzo tra il suo migliore amico e suo fratello, Carl.

<<Allora, T/n>> Fiona decise di iniziare la conversazione <<Che lavoro fanno i tuoi?>>

<<Mio padre spaccia, erba soprattutto, mentre mia madre si è trasferita in Canada dopo aver divorziato e ora fa l'avvocato>>

<<E dove vai a scuola?>>

<<Io non vado a scuola>> rispose lei infilando un boccone di lasagna in bocca <<E' veramente buono>>

<<L'ho cucinato io>> annunciò fiera Debby.

<<Come no?>> continuò Fiona preoccupata <<Beh hai l'età di Carl quasi, tuo padre non potrebbe iscriverti nella stessa scuola?>>

<<In realtà odio la scuola>>

<<Carl mi passi l'acqua?>>

Il ragazzo annuendo, e con uno strano sorrisetto stampato in volto, afferrò la bottiglia d'acqua, si voltò verso il rosso e rovesciò "involontariamente" l'acqua addosso alla ragazza che sfortunatamente si trovava in mezzo.

<<Cazzo>>

<<Carl sei un coglione>> Ian si alzò e accompagnò l'amica in bagno per asciugarsi.

<<Scusalo, è fatto così>>

<<Era uno dei motivi per cui non volevo venire>> disse afferrando uno asciugamano.

<<Sembra uno stronzo, ma in realtà sa essere dolce, a volte>>

Quando finirono uscirono dal bagno.

<<Ma chi è questa bella ragazza>> domandò una donna, aveva un fisico veramente perfetto, e anche l'omone accanto a lei non era da meno.

<<Veronica, T/n. T/n, Veronica>>

<<Piacere T/n, spero tu non sia astemia perchè ho portato gli alcolici>>.

I suoi occhi si illuminarono. Non avendo molti soldi beveva raramente e quando lo faceva non finiva mai molto bene, diciamo che non riusciva a reggere l'alcol.
T/n si fiondò sulle bottie di Vodka portate da Veronica e iniziò a scolarsele una dopo l'altra.

<<T/n non bere così veloce, ti verrà il singhiozzo>>

Ormai era partita, completamente sbronza.

<<Eddai Ian>> rispose buttandosi su di lui e rovesciandogli il contenuto della bottiglia in faccia nel tentativo di farglielo bere.

<<Mi sa che la tua amica non regge l'alcol>> commentò Lip.

Dopo un paio di minuti erano tutti ubriachi, chi più, chi meno.

<<Ian senti qua>> disse sedendosi sulle gambe del ragazzo ormai sbronzo sul divano <<Le angurie sono fatte per il 90% di acqua>>

<<Mhmh>>

<<Quindi, se io cammino su delle angurie sono per il 90% Gesù>>

<<Mh si ha senso, ma perché dovresti essere Gesù?>>

<<Boh>>

<<Cosa può fare qualcuno che è solo per il 90% Gesù?>>

<<Ian ma che cazzo ne so>>

<<Sei ubriaca marcia>>

Una voce maschile richiamò la sua attenzione facendola girare di colpo.

Champagne & Sunshine [carl x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora