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I giorni passarono e ci furono altri festini, durante i quali si riduceva sempre in pessime condizioni ma finendo in bellezza con il solito bacio di Christophe.

Non stavano proprio insieme, era più "una botta e via", anche se non era il termine corretto visto che non l'avevano ancora mai fatto.

Non era sicura dei suoi sentimenti per lui, però era bello, e questo era innegabile.

Le piacevano le sue attenzioni e i suoi modi di fare, il fatto che fosse intelligente ma allo stesso tempo dolce e sensibile.

Non era sdolcinato, non mandava i buongiorno e le buonanotte ogni singolo giorno, ne la chiamava "baby" o "piccolina" o altri nomignoli cringe che le altre coppie usavano affibiarsi.

Ma nonostante questo, c'era qualcosa che gli mancava, forse, erano gli occhi verdi? o i capelli ondulati? la pelle bianca e candida? il profumo di caffè?
Quello che si era resa conto mancasse, non era qualcosa di materiale come i soldi o un lavoro che non fosse illegale, era più ciò che lui era, o meglio, ciò che lui non era.

Carl.

Carl Gallagher.

Questo non era.

Era strano da dire, ed era ancora più strano che se ne fosse resa conto durante la sua assenza.

Ma sapeva di non avere possibilità con il ragazzo più desiderato della scuola, per questo continuava.

Poteva sembrare che lo stesse usando, ma non era quel tipo di ragazza, era più che altro un passatempo divertente e al ragazzo non dispiaceva.

In ogni caso non era sicura dei suoi sentimenti nemmeno nei riguardi di Carl così preferì non proferirne parola con nessuno.

<<T/n sai che oggi tocca a te>>

<<Riguardo a cosa?>>

<<Devi andare a fare visita a Carl>>

<<Non toccava a te?>>

<<No io ci sono stato la scorsa>>

Si poteva andare a trovare i detenuti due volte al mese e finalmente era arrivato il suo turno.

Distinto un piccolo ma abbastanza evidente sorriso si formò sul suo viso.

<<Deduco che tu non aspettassi altro>>

Senza neanche ascoltarlo corse fuori di casa Gallagher per raggiungere la sua.

Si fece una doccia veloce e si cambiò.
Non lo vedeva da due mesi ormai.

Raggiunse la prigione con la metro.

Arrivata lì le guardie la accompagnarono in una stanza bianca, c'erano tanti citofoni divisi da lastre di plexiglass.

Ad aspettarla c'era Carl, seduto scomposto e con le braccia conserte, come era suo solito stare.

E la fissava, con quei suoi occhi verdi.

Prese posto davanti a lui, alzò la cornetta del citofono.

Rimase in silenzio a fissarlo come un'ebete.

<<Coglione>> riuscì solo a dire.

Nel sentirselo dire sorrise.

<<Avevo paura mi avresti detto cazzate tipo "mi manchi non posso stare senza di te" ma perfortuna non sei cambiata>> disse spostando il suo campo visivo più in basso <<Almeno non di carattere>> aggiunse per poi farle l'occhiolino.

Lei lo guardò con uno sguardo perso, il labbro superiore era ancora rotto, la tentazione di toccargli quella ferita era alta, ma non poteva avvicinarsi a causa del vetro che li separava.

<<Allora>> disse mettendosi comodo <<Come va con quello>>

Quella frase la svegliò dallo stato di trans: <<"Quello"?>> chiese dubbiosa.

Continuò a fissarla con aria scocciata, come se il soggetto della frase fosse ovvio.

<<Cristophe o come si chiama>> disse inumidendosi il labbro scheggiato.

<<Come sai di lui?>>

<<Ian>>

<<Perché Ian te ne ha parlato?>>

<<Che cazzo ne so me l'ha detto e basta>> pareva nervoso.

<<In ogni caso è un buon amico>>

<<Si che ti piace farti>>

<<Senti non credo che questi siano fatti tuoi>>

I suoi occhi cambiarono subito direzione fino a raggiungere quelli c/o della ragazza.

La sua spina dorsale, inizialmente appoggiata allo schienale della sedia, si stacco permettendo al viso del ragazzo di avvicinarsi di più al vetro che li separava.

La guardò in silenzio con occhi spenti.

La lingua iniziò a muoversi all'interno della sua bocca facendo pressione sulle pareti delle labbra, come se cercasse di trattenere qualcosa.

Si inumidì nuovamente la ferita.

<<Gallagher è finito il tempo>> disse un guardia per poi prenderlo e trascinarlo fuori.

Silenzio.

Senza spiaccicare una sola parola si alzò e uscì.

Altro silenziò.

<<Vaffanculo>> disse solo per poi calciare un cassonetto dell'immondizia.

Champagne & Sunshine [carl x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora