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La luce del Sole- no di una lampada a led proprio sopra la sua faccia lo risvegliò illuminandogli il viso con le sue radiazioni rosse.

Non riusciva ad aprire gli occhi da quanto quella grossa lampada fosse vicina al suo viso.

<<Si è mosso cazzo l'ho visto muoversi>> una voce femminile urlava e faceva un casino terribile.

<<Sta zitta cazzo>> riuscì solo a dire.

Il rumore dei passi si fece sempre più vicino poi una forte pressione sulla sua guancia sinistra: <<Sono queste le tue prime parole dopo quattro settimane di coma?>>

"Quattro settimane di cosa?" pensò cercando di aprire le palpebre, cosa che risultò impossibile a causa della forte luce.

<<Signorina si sposti>> questa volta era un uomo a parlare <<Il battito è regolare>> qualcosa gli strinse il braccio <<Anche la pressione>>

<<Ora sta bene?>>

<<Tra qualche giorno potrà tornare alla sua normale routine>>

La luce svanì, oppure venne spostata e basta chissà.

Provò ad aprire lentamente gli occhi.

<<Carl cazzo si>>

La guardò senza parlare o fare espressioni.

<<Sai chi sono?>> si avvicinò al suo viso.

La squadrò per bene per poi rispondere sicuro: <<Una figa assurda>>

Lo baciò sulle labbra dolcemente dopo tanto tempo che non faceva una cosa simile, lui avvicinò ancora di più il suo viso poggiando le mani sulle guance.

<<Ero in coma>>

<<Quattro fottute settimane coglione, perché ti sei fatto investire cazzo>>

<<Non ricordo cosa sia successo ma non credo di averlo fatta apposta>>

Lo abbracciò: <<Sei un coglione uno stronzo un deficiente un cazzone una merda stupido scemo imbecile cretino mi fai schifo mi hai lasciata sola per quattro settimane vaffanculo>>

<<Ti amo>>

Si staccò e lo guardò negli occhi, erano calmi e verdi.
Bellissimi.

I suoi invece erano lucidi ed erano sul punto di piangere, per la prima volta, di fronte a lui.

<<T/n>> le asciugò una lacrima con l'indice <<Non sono stato cosciente per un po' di tempo ma sono sicuro che infondo mi sei mancata tantissimo cazzo>>

Sorrise: <<Vado un attimo in bagno>>

In quel momento il resto della famiglia entrò nella stanza: <<CARL>> urlarono per poi saltargli addosso per abbracciarlo.

<<Cazzo che bello che stai bene>>

<<Sei un coglione, sai che non devi usare il telefono quando attraversi la strada>>

<<Appena esco di qui ammazzo quel bastardo che mi ha investito>>

<<È stato un pirata della strada, sappiamo solo questo>>

<<Vorrà dire che entrrò a far parte della polizia. Cazzo si è un'ottima idea>>

"Così avrò anche la coscienza a posto per tutto quello che è successo con Nick..."

<<Comunque abbiamo un'ottima notizia per te, e una cattiva>>

<<Spara>>

<<Siamo riusciti a comprare la casa>>

<<Cazzo si>>

Silenzio.

<<La notizia cattiva?>> dopo quello che era successo sembrava pronto al peggio.

Poi ci fu un po' di silenzio: <<Nick è stato arrestato>>

<<Lo so e so cosa ha fatto. Tutto qui?>>

Ci fu un'altro po' di silenzio: <<Quando ti ha visto attraversare e corso da te, deve aver notato l'auto>>

Altro silenzio.

<<Eh? Continuate non lasciatemi sulle spine>>

<<Carl, Nick è stato investito, ma al contrario di te lui non ce l'ha fatta>>

Silenzio.

<<Ci dispiace tanto>>

Silenzio.

Carl appoggiò la testa sul cuscino e iniziò a guardare il soffitto.

Il cuore pulsava all'impazzata, che cazzo avevano detto?

<<Vai a chiamare T/n>>

"Nick"

"Nick non fare il coglione"

"So che non sei davvero morto"

"Nick cazzo"

"Ti compro una nuova bici, ma rispondi"

<<Carl ci sono io qui è tutto ok>> gli accarezzò il viso e gli afferrò la mano <<Ti amo e Nick pure ti amava di bene, resterà sempre nel tuo cuore e tu non nel suo, passerà tranquillo, non dico che lo dimenticherai, ma tra un po' starai meglio perfavore non essere triste>>

"Nick"

<<Domani ti dimettono>> gli spostò i capelli arruffati dall'occhio <<Ti amo>>

Silenzio.

Altro silenzio.

E ancora silenzio.

<<Non tornerà mai più, perché è morto>>

Lo zittì: <<Non pensarci, perfavore>>

Annuì.

Champagne & Sunshine [carl x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora