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Bussò alla porta.

T/n si affrettò ad aprire.

<<Carl>>

Non entrò, ma si fermò ad osservare la ragazza avanti a lui, la sua acconciatura, come il vestito le cadeva sui fianchi, il suo trucco...era così perfetta.

<<Sei bella, cioè bellissima, nel senso che stai bene.. merda>>

Lei ridacchio, era carino quando si sentiva in imbarazzo.

<<Oh giusto>> disse ricordandosi dei fiori <<Questi sono per te>> glieli porse.

<<Come sai che amo le rose rosse?>> chiese annusandole.

<<Che cazzo ne so, piacciono a tutte>>

Rise di nuovo, appoggiò le rose sul tavolo e tornò da lui: <<Andiamo?>>

Iniziarono a camminare uno accanto all'altro, non lo sapevano, ma entrambi si guardavano con la coda dell'occhio.

"Merda sta benissimo vestito così" pensava lei.

Raggiunsero la scuola ed entrarono, era pieno di ragazzi e ragazze tutti vestiti eleganti.

<<Andiamo>> la prese per il braccio e la trascinò vicino a un tavolo pieno di bibite <<Vuoi da bere?>>

<<Si grazie, una coppetta di champagne>>

Prese una bottiglia e gliela versò nel bicchiere per poi porgierglielo.

<<Grazie>> rispose sorseggiandolo e appoggiando il bicchiere.

Carl non riusciva a toglierle gli occhi di dosso.

<<Carl>> una voce attirò la sua attenzione.

<<Oh Dominique, che vuoi>>

<<Niente sono passata a fare un saluto>> rispose squadrando la sua accompagnatrice <<Stai molto bene vestito così>> sorrise.

<<Grazie>>

T/n stava morendo dentro, voleva tirarle un cazzotto, ma si trattenne.

Ad un certo punto Dominique iniziò a giocherellare con una sua treccina, voleva esplodere.

Preferì andarsene piuttosto che stare li a osservare, lei era bella ma la cosa che più la inastidiva era il suo atteggiamento.

Si mise in un angolo della stanza da sola a osservare i ragazzi ballare.

<<Ti sta bene il rosso>>

Si voltò: <<Grazie Cristophe>>

<<Dov'è il tuo accompagnatore?>>

<<A parlare con tua sorella>>

<<E invece sono qui>> Carl raggiunse i due arrivando da dietro, si posiziono accanto a T/n e le mise una mano sul fianco facendola rabbrividire <<Scusa, Cristiano o come ti chiami>>

<<Cristophe>>

<<Si beh non mi interessa, ora vorrei passare un po' di tempo con la mia accompagnatrice>> disse per poi trascinarla via.

I due si salutarono con un cenno del capo.

Carl la portò sulla pista, si posizionò di fronte a lei e le mise le mani sui fianchi.

Lei portò le mani attorno al suo collo.

<<Perché non sei da Dominique a farti toccare le treccine?>> chiese sarcasticamente.

<<Era parecchio fastidiosa, poi da lontano ti ho visto così annoiata mentre parlavi con quello e non potuto non salvarti>>

<<Non ero annoiata>>

<<Vuoi tornare da lui?>> chiese spingendo il suo busto facendoli avvicinare ancora di più.

Silenzio.

<<Ti sta benissimo quel vestito>>

<<Grazie>> rispose cercando di nascondere il sorriso che le si stava formando in volto <<Io amo il rosso>>

<<Perché?>>

<<Mi ricorda il colore della luce del Sole al tramonto>>

Ci fu altro silenzio.

Carl iniziò ad osservarle le labbra, rosse e carnose.
Lei fece lo stesso.

Passavano dagli occhi alla bocca, poi agli occhi, poi ancora alla bocca.

Pendevano uno dalle labbra dell'altro.

Gli occhi di lui si erano persi nei suoi c/c a cercare chissà cosa.

Mentre lei non riusciva a distogliere i suoi da quelli verde smeraldo del ragazzo.

Lentamente tolse la mano dal fianco di lei portandola al suo viso, le afferrò il mento, la ammirò ancora un po' finchè non fece scontrare le loro labbra, finalmente, dopo tanto tempo, un vero bacio pieno di passione.

Lei dal collo portò le mani sulle sue guance così che, ogni volta che si staccavano per respirare, potesse spingere il suo viso facendolo riscontrare col suo.

<<Cazzo>> disse dopo essersi staccato completamente.

<<Cosa>> domandò preoccupata.

<<No è che avrei voluto baciarti così tanto tempo fa>> disse accarezzandole il fandoschiena.

<<E' carina come cosa, se detta da te>> rispose ridendo per poi ribaciarlo.

<<E ora?>>

<<Ora devo dirlo a Ian>>

<<No, ora cosa siamo?>>

Si avvicinò al su orecchio: <<Cosa vorresti tu?>>

<<Cazzo T/n non così>> disse allontanadosi da lei.

Rise: <<Ti sei eccitato>> guardò il gonfiore nei pantaloni del ragazzo.

<<Stronza>>

Si avvicinò nuovamente a lui: <<Cosa aspetti a chiedermi di essere la tua ragazza?>>

<<Non lo dirò mai, vaffanculo>>

<<Ok cia->>

<<No ferma>> sbuffò alzando gli occhi al cielo <<Vuoi essere la mia ragazza>>

<<No>>

<<Cosa??>>

<<Scherzo coglione>> disse baciandolo.

Lui la strinse più vicina a se.

"Finalmente" pensarono.

Champagne & Sunshine [carl x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora