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<<T/n svegliati>>

La c/c aprì lentamente gli occhi finchè la figura sfuocata di Lip che si trovava in piedi davanti a lei non divenne più nitida.

<<Perché dormivi nel giardino?>>

<<Devo essermi addormentata mentre fumavo>>

<<Tu dici? Dai entra dentro>> disse aprendo la porta per lasciare che l'amica entrasse.

Quando entrarono trovarono Ian sul divano.

<<Ben tornata>>

<<Stava dormendo nel nostro giardino>>

<<Perché in giardino?>>

<<E io che ne so>> detto ciò Lip salì le scale per raggiungere la camera lasciandoli da soli.

<<Dai siediti>>

T/n si sedette accanto a lui: <<Cosa guardi?>>

<<Un film>>

<<Bello?>>

<<Gay>>

<<Capisco>>

<<Pop corn?>>

<<Nah non ho fame>>

Silenzio.

Fiona entrò.

<<Ciao Fiona>>

<<Ei>>

<<Ciao ragazzi>> disse senza nemmeno badare a chi stesse parlando <<Ma dov'è il prosciutto? CARL HAI PRESO TU IL PROSCIUTTO?>>

Carl scese le scale assonnato: <<Perché avrei dovuto>> disse per poi sedersi sul divano facendo spostare i due per mettersi in mezzo.

<<Scusa Fiona lho usato per farmi un panino>>

<<E ora cosa mangiamo sta sera per cena>>

<<Se vuoi faccio un salto al minimarket a comprare qualcosa>> propose.

<<Ma si è fatto buio è pericoloso>>

<<Vado io, non sono ancora uscito oggi>> si intromise Carl.

<<Perché non posso andare io>>

<<Perché sei una ragazzina>> rispose lui.

<<Vaffanculo è invece ci vado lo stesso>> detto ciò si alzò dal divano e uscì di casa per raggiungere il negozio.

Fiona guardò Carl così lui si alzò, prese la giacca e uscì.
Corse fuori casa e la raggiunse.

<<Che cazzo vuoi Carl>>

<<Mi piace quando mi chiami per nome>> disse affiancandola.

<<Sta zitto>>

<<Sei uscita di casa senza prendere i soldi>> disse tirando fuori un mazzo da venti dalla tasca.

Alzò gli occhi al cielo.

<<Credevo foste poveri>>

<<Diciamo che questi li guadagno per conto mio>>

<<Capisco>>

<<Strano>>

<<Che cazzi vuoi>> disse tirandogli un pugno sulla spalla.

<<Stronza>> rispose con quel suo solito ghigno divertito.

<<Minchia che freddo>>

<<Vuoi la mia giacca?>>

<<No puzza di merda>>

<<Beh peggio per te si sta così al caldo qui sotto>>

<<Vaffanculo Carl>>

<<Ridillo>>

<<Vaffanculo>>

<<Eccoci>> aprì la porta del minimarket permettendo alla ragazza di entrare per prima <<Passa pure>>

Lei lo spinse sbuffando per poi entrare.

Lui sorrise divertito, gli piaceva provocarla.

<<Un'etto di prosciutto cotto>> ordinò dopo aver raggiunto il banco salumi.

<<Un'etto solo basta?>>

<<Bastano i soldi per prenderne due?>>

La fece spostare spingendola indietro con la mano: <<Due etti>> disse correggendo l'ordine.

<<Posso fare le cose anche da sola>>

Lui accese una sigaretta senza rispondere.

Finito di pagare uscirono.

"cazzo fa ancora più freddo di prima" pensò massaggiandosi le braccia scoperte.

Carl la guardò dall'alto verso il baso ridendo.

<<Che vuoi>>

<<Niente, hai freddo?>>

<<No>> rispose sviando il suo sguardo.

<<Sei proprio una stronza>> disse levandosi la giacca è appoggaindola sulle sue spalle.

<<Non mi serve>>

<<Neanche a me>>

<<Vaffanculo>> bisbigliò.

Quando tornarono a casa tutti si fiondarono su di loro.

<<Finalmente siete arrivati>> disse la sorella maggiore prendendo il salume e correndo in cucina.

<<Ei vieni qua>> il suo migliore amico la prese da dietro abbracciandola <<Ci avete messo tantissimo, percaso avete scopato?>>

<<Ma no Ian>> rispose lei spingendolo via.

<<Sto scherzando>> disse ridendo.

Debby si avvicinò a T/n: <<I ragazzi pensano sempre solo a quello>>

<<Vero sono dei coglioni>> si intromise Carl per prenderla in giro.

<<Stai zitto Carl>> dissero in coro per poi guardarsi e ridere.

Lui si girò alzando le mani in segno di pace per poi raggiungere la cucina e prendere posto a tavola.

<<Ti sta iniziando a piacere vero?>> bisbigliò Ian vicino al tuo orecchio.

<<No perché>>

Ti guardò la giacca e ti fece l'occhiolino, poi si girò e raggiunse anche lui la cucina.

T/n si tolse subito la giacca e la lasciò cadere perterra per poi prendere posto a tavola.

Finita la cena tutti andarono di sopra a dormire, Carl andò a raccogliere la giacca.

<<Potresti prestare più attenzione alle cose degli altri>> disse senza nemmeno girarsi, sapeva che lei si trovava lì in quel momento.

<<Hai ragione, scusa, la prossima volta la metterò sul tappeto ed eviterò di passarci sopra>>

Lui si voltò e si avvicinò al suo viso, si guardarono per qualche secondo negli occhi, poi fermò il contatto visivo creato e salì le scale.

"Aveva degli occhi veramente bellissimi".

Champagne & Sunshine [carl x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora