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<<Non ci torno più in quel posto di merda>>

<<Non è una tua scelta, Carl, se tu non ti ecciti, non sei costretto a tornare a rifare i punti>>

<<Beh allora mi sa che dobbiamo impostare delle regole rigidissime.>>

<<Su cosa?>>

<<Numero uno: non toccarmi>>

<<Cosa->>

<<Numero due: non morderti il labbro e tieni dentro la lingua>>

<<Carl i->>

<<Numero tre: non ridere, non sorridere e non fare nessun'altra cosa che rischia di mettere in mostra i tuoi denti>>

<<Come faccio scusa, anche se parlo vedi i miei denti>>

Riflettè un po' finche non tirò fuori dalla tasca una mascherina <<Indossala>>

<<Col cazzo>>

<<Perfavore>>

Sbuffò sbattendo il piede a terra, gli prese la mascherina dalle mani e la indossò.

<<Io ti odio>>

<<Numero quattro: non fare quella cosa con le dita>>

<<Che cosa?>>

<<Quella dove sbatti le unghie su un tavolo creando quel ticchettio così rilassante... e così... tremendamente... cazzo>> si girò di spalle e camminò via per il corridoio della scuola.

<<Cosa? Che ho fatto? Carl torna qui>> lo inseguì e lo fermò afferrandogli la spalla.

<<La prima regola>> le urlò piegandosi su se stesso stringendo le mani sulle parti intime schicciandole.

<<Scusa scusa>> rispose ritraendo la mano <<Posso fare qualcosa?>>

<<Si vattene>>

<<Okok vado in classe, ci vediamo dopo>> girò il busto e se ne andò, qualche volta girandosi per lanciargli qualche occhiata, giusto per controllare la situazione.

Finite le lezioni c'era la sua amica Gwen ad aspettarla fuori dalla porta dell'aula.

<<T/n devo dirti una cosa>>

<<Tutto ok?>>

<<Sisi, vieni>> la prese per il braccio e la trascinò per un po', lungo i corridoi della scuola.

<<Gwen>> la ragazza chiuse l'armadietto rivelando il suo volto.

<<Debby>> la prese per i fianchi e la baciò lasciando la c/c a bocca aperta.

<<Oh mio Dio>> disse sconvolta <<Gwen non sapevo fossi lesbica, tantomeno con Debby>> rise <<Cazzo inaspettato, da quanto?>>

<<Da tipo ieri>> affermò Debby.

<<Beh congratulazioni, allora vi lascio la vostra gay-privacy, così potete.. beh fare quello che vi pare>> sorrise e se ne andò.

"Woah assurdo" pensò.

<<Ehi T/n>>

<<Alan>> sistemò lo zaino sulla spalla.

<<Senti una domanda>>

Si incamminarono verso la mensa.

<<Spara>>

<<Perché Carl si nasconde da te?>> chiese indicandolo mentre provava a mimetizzarsi tra la folla di studenti.

<<Guarda, lascia stare>>

Raggiunsero la mensa e iniziarono a cercare un tavolo dove sedersi.

<<Alan>>

Si girarono.

<<Sei amico di Dominique?>> domandò disgustata.

<<In realtà ci frequentiamo>> rispose esitando.

<<COSA>>

<<Non urlare, dai siediti, so che la odi, ma se la conosci è molto dolce>>

<<Già immagino, sai penso che mi siederò perterra, si è quello che farò>>

<<Dai T/n perfavore, fai come ha fatto Carl, e sforzati di essere sua amica>>

Lo fissò in silenzio a braccia conserte per poi alzare gli occhi al cielo: <<Va bene>>

<<Ah grazie T/n>> disse entusiasta baciandola sulla fronte, poi la prese per il braccio e la trascinò al tavolo.

<<Finalmente sei arrivato- oh, ehi>> salutò la ragazza a disagio.

<<Ma ciao>> anche Carl raggiunse l'allegra combriccola sededosi accanto a Dominique e difronte al ragazzo.

<<Carl che ci fai qui>> chiese tirando fuori dalla tasca la mascherina per poi indossarla.

<<Niente avevo solo visto qualcuno>> si voltò verso Alan <<Baciare la mia ragazza sulla fronte, non potevo ignorare la cosa>> continuò afferrando il suo succhetto e bevendone un po'.

<<Ok...>>

<<Alan mi accompagni al bagno?>>

Il corvino lo guardò confuso: <<Perché do->>

<<Seguimi e basta cazzo>> ordinò scocciato per poi allontanarsi.

Le due ragazze risero.

<<Mi sa che voleva lasciarci sole>>

<<Già.. senti T/n, scusa per quello che ho fatto, non avrei dovuto baciare Carl>>

<<Già, ma l'hai fatto>> bevve un po' del succo di Alan.

<<Ora mi sento con Alan, lui è tanto carino, mi tratta bene mi da attenzioni, e mi piace tanto. Ora non mi interessa più Carl, e so che mi odi, ma magari un giorno potremmo diventare amiche?>> sorrise.

<<Alan è mio amico, fallo soffrire con le tue stronzate da ragazzina viziata e giuro che ti spacco il culo>> infilò lo zaino sulle spalle e si alzò <<Hai baciato il mio ragazzo, non credo riuscirò mai a considerarti un'amica, ma la speranza è l'ultima a morire, giusto?>> se ne andò.

Champagne & Sunshine [carl x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora