<<Che ne dici di questo?>> domandò mostrando all'amica un tubino rosso.
<<Non so, il rosso attira troppo l'attenzione>>
<<Ma è sexy>> disse sventolando l'abito davanti ai suoi occhi.
Lei alzò gli occhi al cielo divertita, lo afferro ed entrò nel camerino.
<<Che taglia hai preso?>>
<<La tua>>
<<Divertente>>
Tirò su la zip e aprì leggermente la tenda del camerino.
<<Woah T/n ti sta benissimo>>
<<Dici?>>
<<Dico, poi il rosso è il colore preferito di Carl>>
<<Beh allora direi che vada per questo>>
<<Ottima scelta>>
Si rivestì e uscì dal camerino e insieme raggiunsero la cassa. Per sua sfortuna un ragazzo di sua conoscenza lavorava in quel negozio in quel momento in quella cassa.
<<Christophe>> disse appoggiando i vestiti sul bancone.
Lui alzò gli occhi: <<Oh, ei>> si sforzò a sorridere.
<<Da quanto lavori qui?>> domandò a disagio.
<<Un po'>>
Ian li guardava ridendo, sapeva chi fosse e cosa fosse successo.
T/n gli tirò una gomitata e lui smise.Christophe piego l'abito e lo infilò in una borsa: <<È per il ballo di lunedì?>> gliela porse.
Lei annuì afferrandola.
<<Bella scelta, quindi ci vai con qualcuno?>>
Annuì dinuovo a disagio.
<<Posso immaginare con chi>>
Silenzio.
Sospirò: <<Beh divertiti, il prossimo>>
I due lasciarono la fila è uscirono dal negozio.
<<Stavi morendo dentro>>
<<Vaffanculo Ian>>
Rise: <<Dai non pensarci>>
<<Ci sarà anche lui e mi vedrà con Carl e già mi odia, poi mi odierà ancora di più>>
<<Se ti farà qualcosa ci sarà Carl a difenderti>>
<<Ian perché capitano tutte a me>> chiese mugugnando e appoggiandosi al suo petto.
Lui le accarezzò dolcemente la nuca: <<Secondo me sei una delle ragazze più fortunate al mondo>>
Lei si staccò e lo guardò negli occhi con fare interrogativo.
<<Guardati, abiti nel Southside ma hai abbastanza soldi per vivere, sei bella e intelligente e simpatica, hai un migliore amico meraviglioso e il ragazzo che ti piace ti ha invitata al ballo: è il sogno americano>>
Rise.
<<Ti voglio bene Ian>>
<<Anche io T/n, dai ora torniamo a casa>>
Nel frattempo Lip era in crisi: <<Carl non si mette così>> disse esasperato.
<<Perché devo mettere sto pappi-coso>>
<<Papillon>>
<<Sembro uno sfigato>> disse levandolo e lanciandolo a terra.
<<La cravatta, non la vuoi, il fazzoletto nella tasca, non lo vuoi, i gemelli al polso, non li vuoi, il papillon, non lo vuoi>>
<<La cravatta mi strozza, il fazzoletto lo uso per pulirmi il culo, i gemelli sono scomodi e il papillon è da sfigati>>
Il biondo si lasciò cadere all'indietro sul divano: <<Non ce la faccio più, è tutto il pomeriggio che provo a non farti sembrare un barbone, mi costringi a chiamare i rinforzi>>
<<E chi sarebbero?>>
Sorrise: <<DEBBY VIENI QUI>>
<<No dai Lip ti prego lei è una stronza super precisa>>
<<Non ho finito>> afferrò il cellulare e chiamò qualcuno <<Ei, si puoi venire, si è un emergenza, beh circa un emergenza, vabbè vieni, ok grazie ti aspetto>>
<<Chi era>>
Lip gli fece cenno di tacere poi con le dita mimò un "tre, due, uno", qualcuno bussò alla porta.
Si alzò e andò ad aprire: <<Ei V, grazie per essere venuta>>
<<Allora qual è l'emergenza?>>
<<Dobbiamo rendere Carl un po' meno ragazzo di strada per il ballo>>
<<Oh merda questo si che è difficile>>
Debby scese le scale: <<Mi avete chiamata?>>
Spiegarono anche a lei il compito è annuì: <<Ho sempre voluto vedere Carl in smoking>>
<<Vaffanculo>>
Lo fecero sedere.
<<Possiamo toglierti le treccine?>> chiese Debby tirandogliene un mazzetto.
<<Ahia>>
<<No scherzate?>>
<<Secondo me dovremmo tenerle>> disse Veronica <<Un ragazzaccio vestito elegante, queste cose piacciono alle ragazze>> gli sbottonò il primo bottone della camicia <<Che ne dite?>>
I tre sorrisero.
<<Non guardatemi così>>
<<Bene ora dobbiamo andare a comprare dei fiori>>
<<Beh io qui ho finito>>
<<Ciao V>>
Salutò con la mano e se ne andò.
<<Debby ora tocca a te, che fiori potremmo prenderle?>>
<<Alle ragazze piacciono le rose, ma secondo me sono troppo banali, dovresti prenderle dei tulipani, sono simbolo di bellezza ed eleganza>>
<<Sei sicura le piacciano i tulipani..?>>
<<Si, sicurissima>>
<<Ok grazie Debby>>
<<Dai andiamo>> disse Lip prendendolo per il braccio e trascinandolo nel negozio di fiori più vicino.
<<Non dovrei prenderle il giorno stesso, altrimenti appassiscono?>>
<<Oh>> si fermò <<Giusto>> rise.
<<Ora posso togliermi sta roba?>>
<<Si si>> rientrarono in casa, Debby era ritornata in camera.
<<Lip mi sa che sto facendo una cazzata>>
<<Perché?>>
<<Non sono fatto per andare ai balli e quelle cagate la>>
<<Beh, se vuoi puoi dirle che non ci vai più spezzandole il cuore per poi vederla andare con un'altro, magari Christophe, se hai fortuna si mettono insieme>>
<<Smettila ho capito>> lo fermò scocciato.
<<Dovresti ritenerti fortunato piccoletto>>
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Champagne & Sunshine [carl x reader]
FanfictionLa cosa buffa, e probabilmente l'unica cosa che fosse di un effettiva importanza, è che non poteva finire diversamente.