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Era la quinta lattina di birra.

<<Cazzo Carl>> disse sorpresa e meravigliata allo stesso tempo.

<<Ti piacciono? Dopo aver tolto quelle cose li ho accorciati>>

<<Stai benissimo cazzo>>

Sorrise.

<<Comunque, com'è andata a casa di Alan e Gwen?>>

<<Cazzo quel tipo è un figo, mi ha fatto fare un giro dentro l'auto della polizia>>

<<Fantastico>>

<<Ha detto che posso andarlo a trovare tutte le volte che voglio, cazzo perché non è mio padre>> aprì un'altra birra e si sedette sul divano.

<<Sono felice che tu ti sia divertito>> la ragazza fece lo stesso <<E a proposito di Alan...>>

Sbuffò.

<<Dai non ci hai nemmeno mai parlato>>

<<Si invece l'ho fatto, gli ho chiesto se era circonciso, e pensa, una volta gli ho detto di levarsi dalle palle quando dovevo passare>>

<<Stupido>> rise <<Come sei per domani? Pronto a farti tagliare il pene>>

<<Detto così è terrorizzante>>

T/n iniziò a giocare con una ciocca dei suoi capelli: <<Cazzo>>

<<Cosa? Cos'hanno?>>

<<Sono morbidissimi>>

Rise, ma nel momento esatto in cui i loro occhi si incrociarono i suoi rimasero ancorati a quelli c/o della ragazza.

<<Sei bellissima T/n, cazzo>> si massaggiò la fronte.

Lei lo squadrò preoccupata.

<<Tutto ok?>>

<<Si cioè, sono abbastanza ubriaco>> rise <<Vorrei urlarlo>>

<<Che sei ubriaco?>>

<<Che ti amo>>

<<Fallo>>

Lui sorrise e ancora con la birra in mano si alzò e uscì.

<<Aspetta vuoi farlo seriamente?>>

Lui le fece un mezzo sorriso dopo essersi posizionato in mezzo alla strada.

<<Carl passano le macchine>>

Si schiarì la gola: <<IO AMO T/N>>

<<Sei ubriac->>

<<LA AMO PIÙ DI CHIUNQUE ALTRO>>

<<Tu in mezzo alla strada, puoi stare zitto?>> un uomo si sporse dal balconcino.

<<LA AMO PIÙ DI QUANTO FRANK AMA ANDARE ALL'ALIBI>>

<<Carl>> lo strattonò per riportarlo sul marciapiede ma lui si divincolò.

<<LA AMO PIÙ DI QUANTO I CARCERATI AMANO FARSI TATUAGGI>>

T/n si arrese e si sedette sul bordo del marciapiede.

<<LA AMO PIÙ DI QUANTO UN ADOLESCENTE QUALSIASI AMA FUMARE DELL'ERBA NEL BAGNO DELLA SCUOLA>>

Il suo migliore amico uscì con una coperta in mano e la appoggiò sulle spalle dell'amica per poi sedersi accanto a lei.

<<Ti ha svegliato?>>

<<No tanto ero già sveglio, ho litigato con il pompiere>>

<<Mi spiace, non ti meritava>>

Rise: <<Puoi fare di meglio>>

<<T/N TI AMO PIÙ DI QUANTO MIO FRATELLO IAN AMA IL CAZZO E MIA SORELLA DEBBY LA FIGA>>

<<Sta delirando>>

<<Bacialo così sta zitto>>

<<E MI DISPIACE SE HO BACIATO UN'ALTRA>>

<<Cosa>> i suoi occhi cambiarono subito espressione.

<<PERCHÉ IN REALTA' DELLE ALTRE NON ME NE FREGA UN CAZZO>>

<<Ian hai capito anche tu quello che ho capito io??>>

Lui la guardò perplesso.

Lei lanciò un ultima occhiata al ragazzo che stava ancora in mezzo alla strada, poi si alzò e camminò via.

<<T/n dove vai?>>

<<A casa>>

<<È tutto ok?>>

<<Secondo te?>>

La brezza serale era l'unica cosa che la teneva ancora sveglia durante il suo ritorno a casa.

Il fruscio delle foglie degli alberi creava un'atmosfera rilassante.
Anche se, di rilassante, in quella situazione, non c'era assolutamente niente.

<<Carl>>

<<T/n?>>

<<No, sono Ian>>

<<Dov'è T/n?>>

<<È tornata a casa>>

<<Andiamo a prenderla!>> si girò per correre da lei quando il rosso si posizionò davanti bloccandogli il passaggio e afferrandogli le spalle <<Che cazzo fai Ian?>> chiese provando a divincolarsi dalla resistente presa del fratello.

<<Lasciala stare stronzo>>

<<Che ho fatto??>>

<<Carl sei ubriaco marcio torna dentro>>

<<No col cazzo voglio T/n>> iniziò a dimenarsi come un ossesso ma con scarsi risultati.

Tra un grido e un urlo svegliò Lip che uscì di fretta di casa in soccorso al rosso.

Gli afferrò le braccia e Ian le gambe e lo portarono in casa lasciandolo sul divano.

<<Ma che cazzo succede>>

<<È sbronzo>>

<<E vi sembra il caso di fare tutto sto casino a quest'ora di notte?>>

<<Dillo allo stronzo che si è fatto un'altra mentre stava con T/n>>

<<Così gliel'hai detto>>

<<Tu lo sapevi>> disse disgustato.

<<Che c'è di male se ho limonato Dominique? Lei non mi piace>>

<<Quindi vi siete limonati "per sbaglio">> chiese abbassandosi all'altezza del suo viso pericolosamente.

<<Si>>

<<Vaffanculo>> urlò in preda all'ira afferrando il colletto della T-shirt del fratello.

<<Ian calmo>> Lip si avventò sul rosso bloccandolo <<Vai in camera, con lui è inutile ragionare adesso>>

Ancora nervoso salì le scale e raggiunse la camera.

<<Hai fatto un bel casino fratello>>

Carl si rannicchiò sul divano, non era ancora abbastanza lucido per capire a pieno la situazione, ma una cosa la sapeva, ed era quella, la cazzata più grande della sua vita fino ad ora.

Champagne & Sunshine [carl x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora