Chanel era alla porta di casa di Jacob, girai la testa verso Cass cercando di capire il motivo ma lei era ancora più confusa di me «Ho lasciato la collana qui oggi pomeriggio» la voce da gallina di chanel si sentiva anche dalla sala da pranzo «E dovevi proprio venire stasera?» Ringhiò Jacob «Oh maddai non ti ha dato fastidio quando sono oggi sono venuta in tutti e due i sensi... se non sbaglio» mi innervosì subito tra il suo tono e tutto il contesto se nessuno mi fermava sarei andata la e l'avrei presa a schiaffi letteralmente, ed era ovvio che era venuta apposta perchè aveva sentito che ne avevamo parlato «Beh sta sera o amici a casa e non sei la benvenuta quindi vedi di andartene» «Voglio solo prendere ciò che è mio quindi potrei andare a prenderla per favore» non sentimmo più voci solo passi difatti non feci in tempo a girarmi che la sua voce mi stordì le orecchie «O ma ciao ragazzi siete tutti qui... Anche tu Ginevra, non è passato tanto dall'ultima volta che ci siamo viste» guardai Cass che faceva segno di rimanere calma così presi un respiro indossai un sorriso e mi girai verso di lei «Ciao Chanel» guardai Jacob che era piuttosto alterato della situazione «Vai a prendere quello che devi prendere e dopo esci» «Oggi eri più gentile tranne a letto» mentre lo diceva mi guardava apposta per darmi fastidio ma feci finta di niente e stetti zitta continuando a guardare lui che sembrava non volesse togliere lo sguardo dal mio ma ci pensai io al posto suo.
Chanel andò in camera si prese la collana e dopo tornò da noi «Beh ragazzi io vado è stato un piacere vedervi» «lo stesso non si può dire di te» sussurrai ma guarda caso tutti mi sentirono cazzo il che vuol dire che mi ha sentito anche lei «Non sei felice di vedermi Ginevra?» mi stavo per alterare tornai a guardarla e risposi a modo «Mm non tanto sai com'è mi irriti leggermente» «Ma davvero io ti irrito è perché... An sì forse è perché io mi scopo Jacob invece tu no?» Ma lo ha detto per davvero? Le risi in faccia e mi alzai, mi avvicinai a lei e la guardai in faccia «Puoi scoparti quanto vuoi questo ragazzo e sai perché?» «Illuminami» «Perché da una povera oca come te vorrà solo sesso e nient'altro anche se noto che tu non vuoi solo sesso da lui vero?» Non rispose e le sue guance si tinsero di rosso «Come immaginavo beh ecco vedi per lui sarai sempre e solo una scopata che dopo un po' troverà insoddisfacente... qualcuno doveva pur dirtelo» Jacob era rimasto spiazzato e lei ancora di più tornai a sedermi vicino a Cass e lei con la bocca mi mimò "sei un mito" l'unica cosa che senti dopo fu la sua uscita e l'urlo finale «Puttana» Jacob era rimasto lì impalato «Mi hanno detto di peggio» tutti scoppiarono a ridere e si congratulavano con me tranne uno, lui era rimasto in piedi sconvolto dalla confessione che a quanto vedo non sapeva mi girai verso di lui e dissi «Davvero non te ne eri accorto... wow certo che voi ragazzi avete proprio delle mozzarelle sugli occhi devo ammetterlo» «Per me era solo del buono e sano sesso niente di che» fece beffardo «Ma come biasimarla» sbuffai «Hai un alto ego devo ammetterlo... beh le ragazze si affezionano dopo anche solo con del buon è sano sesso proprio come dici tu... e quasi quasi mi dispiace per lei» tutti mi guardarono increduli «Beh so cosa si prova più o meno ma lasciamo stare mangiamo...» si sedette sbuffando,e l'argomento si chiuse.
Dopo un po' la situazione si era smorzata tutti parlavano di cose assolutamente inutili ma piacevoli mi sto divertendo un sacco.
Restammo per un po seduti ancora a tavola a mangiare la torta che aveva scelto cass io non la mangiai avevo mangiato troppa pasta,cass mise la musica e mi guardò e subito capi era il nostro brano preferito dei the weekend che entrambe amavamo, mi porse la mano e mi fece alzare e iniziammo a cantare in modo stupido cass mi abbraccio e ballammo attaccate a ritmo di musica il mio sguardo si posò su di lui che continuava a guardare con il sorriso squadrando ogni mio passo d'un tratto si morse il labbro e credo che sia la cosa più sexy che abbia mai visto in tutti questi anni di vita.
«Vai tocca a te» stavamo giocando a non ho mai seduti nell'enorme divano, solo che al posto dello shottino di vodka ognuno di noi aveva la birra «Non ho mai bevuto fino a vomitare» ovviamente bevetti ma guarda caso gli unici eravamo io e Tom «Oh maddai davvero? Nessuno ha mai vomitato per il bere?» «Ragazzina sei tu che non lo reggi vorrei dirtelo» gli feci una smorfia «Simpatico da parte tua» aveva ragione non lo reggo per niente l'alcol «Però io voglio sapere tutti i dettagli racconta" cass voleva farmi morire -"Non credo interessi» «Si invece voglio proprio sentire come la ragazzina qua si sia sbronzata di brutto» ma che si erano messi d'accordo? «E va bene... allora avevo 16 anni ero a casa con le figlie delle amiche di mia madre e ovviamente l'alcol c'era solo che la vodka alla fragola non piace a nessuno così dovetti sacrificarmi... era successo un casino tremendo con la mia cotta dell'epoca quindi ho detto perché no... ho vomitato un bel po di volte diciamo che non è stata una serata tranquilla, poi mia madre mi vide abbracciare il water e stranamente non mi disse su... anzi stette con me tutto il tempo, da quel giorno la non successe più anche perchè per me bere tanto è come se bevessi il siero della verità... quella sera ho detto cose che mai mi sarei immaginata di dire....» tutti risero e io mi aggiunsi anche se ripensare a quel periodo non è entusiasmante «Quindi tu ti sei messa a bere perché era successo un problema con la tua ex cotta? Sul serio?» Jacob mi continuava a prendere in giro «Ei non è mica colpa mia... beh si ma era uno stronzo e lo è tuttora però non mi pento di aver bevuto» «E va bene passiamo avanti tocca a te Lili» «Non lo ho mai fatto in un bagno» io non bevetti di sicuro ma chissà perché sia Tom che Jacob bevvero «Chissà perché non avevo dubbi» dissi ironicamente «È un'esperienza mistica e fabbisogno fidati sai dovresti provare» sbaglio o mi stava provocando «Mi fido della tua parola Hall... tocca a te principino» «Tu te le cerchi» disse con fare minaccioso ma allo stesso tempo simpatico «Non ho mai... ballato sopra un palco davanti alla gente» «Ma certo che sei noioso» bevetti ma a quanto pare lo feci solo io «Maddai volete dirmi che nessuno di voi ha mai ballato sopra un palco in discoteca?» «Mmm no su un cubo si ma su un palco no» beh fantastico direi «Non credevo che la dolce Ginevra in realtà nascondesse la ribelle che è in lei» decisi di provocarlo «Oh beh non mi hai ancora conosciuta del tutto e difatti non sono la persona tanto dolce che credi» «Ma davvero è perché non lo dimostri?» stava giocando «Oh beh non ho mai avuto occasione di farlo e anche se ci fosse non lo farei di sicuro a te» tutti risero ma era come se ci fossimo solo noi in quella stanza io guardavo lui e lui guardava me con in intensità inimmaginabile «Ne sei proprio sicura potresti ricrederti» «Ma davvero?» «Si davvero» la sua voce era decisa ma allo stesso tempo roca il che non fece altro che provocare tanti brividi nel mio corpo «Mmm ragazzi smettetela di stuzzicarvi davanti a noi e prendete una camera per favore» disse Tom prendendoci in giro, distolsi lo sguardo e tossi avevo bisogno di uscire da quella stanza «Vado a prendere una boccata d'aria, chi viene con me?» Nessuno si muoveva «E va bene vado da sola... aspetta dove posso andare?» «Vai pure nel terrazzino in camera mia» «Va bene grazie» presi la bottiglia e andai all'aria aperta, mi appoggiai alla ringhiera e per un momento chiusi gli occhi lasciando che l'aria fresca mi scompigliava i capelli, la confusione sta diventando il mio partner giornaliero a quanto pare... prima fa una cosa è ne dice un'altra e poi dice una cosa è ne fa un'altra assurdo...
STAI LEGGENDO
Trust Me
RomancePubblico ogni venerdì✨🖤🤍 Ginevra Rinaldi è una ragazza di soli diciannove anni , con grandi ambizioni sul suo futuro. Viene da una famiglia incasinata, ma lei ne è uscita più forte che mai. Sta realizzando il suo sogno:andare a vivere a Los Angele...