«Scusa non avrei dovuto avvicinarmi, lo so Ginny scusa scusa ma non man...» non gli lasciai finire la frase che mi avvicinai e lo baciai, con bisogno, un bisogno sovrumano subito, mi prese per i fianchi e mi aiutò a mettermi a cavalcioni su di lui, facendo un movimento di bacino per fare scontrare i nostri bacini, le nostre bocche non volevano staccarsi neanche per un secondo, mi era mancato, il suo sapore, il suo tutto, mi morse il labbro per dopo staccarsi lentamente, ma non completamente «Mi eri mancata ragazzina» disse con il fiatone «Anche tu Hall» subito tornò a baciarmi, le mie mani trovarono i suoi capelli mentre con le sue mi sciolse i capelli buttando l'elastico per terra, per dopo prendersi una manciata di capelli tirandoli piano facendomi alzare la testa, prese ad assaporare il mio collo, cavolo se mi era mancato, emisi un gemito roco, lui iniziò a baciarmi vicino all'orecchio per dopo mordermi piano il lobo e sussurrare rocamente «Solo tu puoi avermi...» quando tornò su appoggiai la fronte sulla sua senza staccare lo sguardo dal suo «Ne sei sicuro?» dissi sussurrando, mi diede un'altro bacio come solo lui sa fare per dopo staccarsi «Si» gli diedi un bacio sulla bocca per poi fargli una scia che portava al suo orecchio «Sono tua...» tornai a guardarlo e vidi che stava cercando di elaborare quello che avevo detto, gli sorrisi e ironicamente dissi «Va bene allora me ne vado» «No no dove credi di andare» mi prese per i fianchi e si alzò tenendomi in braccio, entrambi iniziammo a ridere, era da tanto che non ridevo così, mi adagiò sul letto per dopo stendersi sopra di me, mi alzai sulla schiena e lui seguì i miei movimenti indietreggiando con la schiena, mi prese l'orlo della maglietta e mi guardò «Posso?» sembra di essere tornati alla sera del nostro primo bacio insieme non che mio primo bacio, annuì lentamente, mi tolse la maglietta, notando che sotto avevo un reggiseno sportivo, mi guardò un secondo capendo se la mia intenzione era fermarlo, ma non era mia intenzione per niente, così con un pò più di difficoltà mi tolse anche quello, i capelli mi nascosero il seno finchè lui non gli spostò delicatamente con la mano iniziando a baciarmi la spalla, fino a salire sulla linea del collo e baciarmi appassionatamente, gli presi l'orlo della maglietta e gliela tolsi con velocità, tolta quella la buttai per terra non so dove, mi fece appoggiare la schiena sul materasso, gli accarezzai le spalle per dopo passare all'addome il che si contrasse al mio tocco, arrivai alla cintura che slacciai con le mani che fremevano di desiderio, gli slacciai i pantaloni tirandoli giù, mi diede una mano a sfilarli, in poco gli sfilò per dopo tornare a concentrarsi su di me, mi diede un ultimo baciò per dopo concentrarsi sul mio petto, iniziò a baciarmi un seno mentre l'altro continuava a torturalo con la mano, facendomi impazzire , ne assaporò uno alla volta mentre io gli torturavo i capelli dall'eccitazione,andò più giù fino all'elastico dei pantaloncini, iniziò a guardarmi e sotto il mio sguardo gli tolse, restò a guardarmi per poco notando che avevo le mutandine in pizzo e la pelle liscia, e credo che subito capì che avevo predetto quello che sta succedendo ora su questo letto, mi imbarazzai ma lui non ci fece caso, appoggiò le mani sui miei seni per poi trascinarle lentamente sui miei fianchi percorrendo la linea prese l'orlo delle mutandine, mi guardò cercando un consenso e io gli sorrisi impaziente, in un secondo me li tolse in modo delicato, tornai ad appoggiare la testa sul materasso imbarazzata ma allo stesso tempo eccitata, appena lo sentì baciarmi il ginocchio alzai la testa di scatto e subito lui sorrise vedendo la mia reazione, continuò la sua tortura fino ad arrivare nell'interno coscia, d'istinto feci per chiuderle ma lui me le tenne aperte iniziai a respirare faticosamente, mi morsi il labbro per non gridare, con la bocca si avvicinò di più finchè non si alzò tornando a guardarmi, vedendo la mia espressione contrariata sfoggiò il suo ghigno e in cambio iniziò a stuzzicarmi con la mano il clitoriride, iniarcai la schiena appoggiandola al suo petto a questo contatto lui sospirò sulle mie labbra, la sua erezione ormai formata toccava il mio interno coscia, mentre lui mi continuava a stuzzicare abbassai la mano cercai di togliergli i boxer ma era un'impresa difficile, così mi diede una mano smettendo di stuzzicarmi, dopo di che iniziai io a stuzzicarlo iniziando a fare su è giù con la mano lui appoggiò la sua fronte sulla mia spalla, facendo unire il nostro sudore, continuai per un pò finchè non vidi che stava per raggiungere il limite, così mi fermai, gli accarezzai il viso sorridendogli annuì e lui subito capì, mi diede un bacio «Ne sei sicura?» «Si» «Non sei obbligata» avvicinai ancora di più il suo viso al mio «Hall fammi tua...» sussurrai lievemente, mi diede un bacio pieno di passione per dopo alzarsi da me ed andare a frugare nelle tasche dei suoi jeans, a quanto vedo non era l'unico che aveva previsto quello che sarebbe successo, mi infilai sotto le coperte e lui appena lo trovò venne sotto le coperte con me appena fu sopra di me si bloccò tre secondi aspettandosi che lo fermassi ma non lo feci, gli sorrisi e lui fece lo stesso, strappò il bordino del preservativo con i denti lo prese buttando la cartina per terra e se lo mise, non ero nervosa sapendo che lui sa come fare, mi guardò e con la mano mi accarezzò il viso «Farà un pò male...» annuì convinta di quello che stavamo facendo, mi diede un bacio e entrò piano in me subito sentì una fitta di dolore emisi un suono fastidioso e lui si allarmò guardandomi «Continua» dissi convinta, lui iniziò a baciarmi cercando di distrarmi, e piano piano entrò completamente in me, era una sensazione strana e leggermente fastidiosa appena iniziò a muoversi, sentì fastidio, ma i suoi baci continuavano a distrarmi, dopo poche spinte il fastidio diventò anche piacere, il che fu un sollievo, il ritmo si fece più regolare e appena capì che non avevo più fastidio, iniziò ad andare più veloce dentro e fuori di me, le poche unghie che ho gli graffiavano la schiena dall'eccitazione subito la stanza si riempì di gemiti, dei miei e dei suoi, tornò a baciarmi per soffocare i suoi ansimi, ora capisco quello che provano le protagoniste dei libri, essere qui tra le braccia del ragazzo che ha conquistato il mio cuore, a fare l'amore per la prima volta, è quello che ogni ragazza desidera, e quello che io desideravo e si è avverato, non potevo sperare di meglio, le sue spinte si fecero più veloci e i miei ansimi più incontrollati e frenetici, come le sue spinte, iniziò a baciarmi il collo provocandomi i brividi, iniziai a sentire caldo sotto il suo tocco, e capì che non sarei durata tanto ancora, le sue spinte rallentarono capendo che anche lui stava per arrivare al limite, mi guardò sorridendo «Voglio godermi il momento...» disse continuando a spingere senza fermarsi un secondo, il mio pensiero era uguale al suo ma in quel momento le parole non riuscivano ad uscire dalla mia bocca ma rimbombavano nella mia testa «Sei bellissima» disse ansimando e dopo di che gli diedi un bacio mordendogli il labbro e da qui ebbi il coraggio di parlare «Di più...» lui sorrise e mi accontentò accelerando il ritmo facendomi gemere il suo nome, continuò a spingere finché non venni, dopo pochi secondi venne anche lui, le spinte diminuirono e lui si accasciò sul mio corpo continuando a tenersi con i gomiti sul materasso per non schiacciarmi, entrambi cerchiamo di riprendere fiato anche se era difficile da fare, poco dopo gli accarezzai i capelli e lui uscì da me lentamente stendendosi al mio fianco, prese la cartina e si tolse il preservativo, appoggiandolo sopra e dopo lo appoggiò sul comodino, si girò verso di me e mi attirò tra le sue braccia in un caldo abbraccio, i miei muscoli si rilassano insieme alle sue carezze, non sapevo cosa dire ma credo che in quel momento le parole da dire non siano tante, c'è solo da assaporare il momento, alzai il viso verso il suo e lo vidi guardare il soffitto pensieroso «Tutto ok?» lui si girò verso di me con un sorriso «Certo perché?» disse accarezzandomi il viso «A che pensavi?» mi diede un bacio a fior di labbra «Che ho fatto il migior sesso di tutta la mia vita» subito gli diedi un pizzicotto sul fianco «Non dire cazzate» dissi ridendo «Non ti sto dicendo cazzate non sarei nella situaione di dirle...avevi ragione» «Riguardo a cosa, delle tante cose di cui io ho ragione?» dissi ironicamente -"Che il sesso senza sentimento non è niente a cronfronto di quello con sentimento» subito non potei resistere dal sorridere «Te lo ho detto che io ho sempre ragione» dissi soddisfatta «Non sempre» «Ah no?» provocandomi si mise di nuovo sopra di me «No...» «E in cosa sentiamo» dopo un pò di pausa rispose «Avevi detto che non mi sarei mai potuto innamorare di te... ma avevi torto... perchè ragazzina... tu sei entrata nella mia vita stravolgendo tutto, mi hai fatto capire che sono diverso da quello che credevo di essere, e tutto grazie a te, ed è per questo che io...sei nel mio cuore ragazzina, Ti amo» il ti amo lo disse in italiano il che mi fece imbambolare non sapevo cosa dire e distinto lo baciai con tutto l'amore che ho «A questo punto di solito la ragazza dice che ricambia il sentimento» disse lui tra le mie labbra iniziai a ridere e dissi «Hall per quanto io ti abbia provato ad odiare non ci sono riuscita, il che vuole dire che ti tocca sopportarmi ma comunque... Ti amo» dissi a mia volta in italiano, il suo viso si illuminò sembra di guardare un bambino che ha appena ricevuto i regali di natale, iniziò a darmi baci su tutto il viso facendomi il solletico «Dai Hall mi fai il solletico» dissi ridendo, lui si fermò e mi guardò «Hai fame?» ci pensai tre secondi e dissi «Sì dai» si alzò a sedere prese da per terra i boxer e se li mise, mi guardò sorridente, cercò le mie mutandine e me le passò «Grazie» dissi imbarazzata, si alzò prese la sua maglietta e me la passò la indossai sotto il suo sguardo «Per caso hai ancora i pantaloncini che ti avevo prestato?» mi misi a sedere e ci pensai un'attimo «Si aspetta dovrebbero essere nell'armadio» feci per alzarmi ma appena fui in piedi sentì una fitta forte alle gambe, così mi ributtai a sedere, lui si inginocchiò davanti a me preoccupato iniziando ad accarezzarmi le gambe «Tutto ok?» «Si si ho solo un pò di male alle gambe» il suo sguardo si fece preoccupato, gli presi il viso tra le mani «Ei sto bene, è normale, era la mia prima volta" lui si tranquillizzò e mi diede un piccolo bacio a stampo, si alzò «Dimmi pure dove sono che li prendo io» «No no faccio io» mi alzai in piedi sentendo ancora la fitta di dolore ma resistetti e piano piano camminai verso l'armadio, il male si trasformò in un leggero fastidio, molto sopportabile, frugai nellarmadio e li trovai «Eccoli» mi girai e lo vidi osservare l'armadio «Che c'è'?» chiesi confusa «Ora si capisce perchè tu e cass siete amiche, tutte e due siete piene di roba da vestire, per non parlare delle scarpe» gli puntai un dito contro «Non provare a giudicarmi Hall, il vestire e il tesoro di ogni ragazza... o almeno lo è per me» lui alzò le mani in segno di resa e prese i pantaloni indossandoli «Vado un attimo in bagno» disse lui io annuì sorridendogli, si girò di spalle e subito divenni rossa, la sua schiena è piena di graffi causati dalle mie poche unghie, per fortuna che non si girò perchè mi avrebbe vista totalmente imbarazzata, presi l'elastico che aveva buttato per terra vicino alla scrivania e mi legai i capelli in uno chignon disordinato, andai davanti allo specchio e mi guardai, il collo aveva due segni rossastri, poi scesi e mi guardai l'interno coscia non credevo ne avessi uno anche lì, nel viso ho un sorriso che non mi appariva da parecchio tempo, il che aiuta a capire che Jacob non è un ostacolo nella strada per andare nel futuro ma una curva di percorso, spero solo che questa curva duri più del dovuto.
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Trust Me
RomancePubblico ogni venerdì✨🖤🤍 Ginevra Rinaldi è una ragazza di soli diciannove anni , con grandi ambizioni sul suo futuro. Viene da una famiglia incasinata, ma lei ne è uscita più forte che mai. Sta realizzando il suo sogno:andare a vivere a Los Angele...