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«Quindi siete passati al passo successivo?» io sospirai felice annuì «Oh bene bene... Com'è andata?» «Meglio di quanto potessi immaginarmi sinceramente» «Racconta» eravamo sedute con le gambe a penzoloni al muro con la schiena attaccata al suo materasso, girai il volto verso di lei e sorrisi «Vuoi troppi dettagli tu» mi alzai dal letto sorridendo «Oh ma dai» «Ti lascio spazio all'immaginazione...» «Allora inizia a preoccuparti» «Oh mia cara nessuno ha tanta immaginazione come la mia mettitelo via» «In effetti ti do ragione» «Quando mai non ho ragione» «Giusto anche questo però» «È già» aprì le ante dell'armadio e tirai fuori la valigia «Già inizi?» «Sì perché se dopo andiamo via io dormirò da Jacob quindi devo avere la valigia pronta prima che arrivi» «Ah capito... beh sono le 6:30 mangiamo da Bob giusto?» «Non ne ho idea ma credo di sì, tra quanto arrivano?» «Non so, adesso chiamo Tom... vado in bagno a lavarmi» «Va bene...» «Metti tu la musica?» «No fai tu» «Va bene" si chiude in bagno presi la cassa bluetooth dal cassetto del mio comodino e la misi sopra la scrivania l'accesi e subito si collega al telefono, misi stand-by me iniziai a cantarla mentre decidevo cosa mettere dentro la valigia non dovevo mettere molta cose perché le cose invernali pesanti sono già tutte a casa quindi quando chiusi la valigia la troverai estremamente leggera, la misi accanto a letto e preparai lo zaino con dei libri per studiare, il telefono suonò, lo presi e mi sedetti sul bordo del materasso «Pronto?» «Ciao ragazzina» «Ciao Hall» «Noi stiamo arrivando» «Non mi sono ancora lavata» «Massi noi veniamo comunque» la porta bussò «Aspetta che hanno bussato» mi alzai aprì, davanti mi trovai Jacob con il telefono, sorridente con affianco Tom «Sorpresa» disse Jacob, gli sorrisi e mi sporsi verso di lui dandogli un leggero bacio mentre Tom entrò «Cass è in bagno» dissi entrando in stanza, Jacob subito si butto a peso morto sul mio letto mentre Tom entrò in bagno mi sedetti sul bordo del letto lo guardai alzò il busto reggendosi sui gomiti alzò un braccio verso il mio viso e me lo accarezzo delicatamente «Da quanto tempo è» «Beh sì sono passati mesi» si alzò e mi tirò a sé, mi fece stendere vicino a lui con la testa premuta sul suo petto «Come ti vesti?» «Il vestito lo conosci bene» alzai la testa per incrociare i suoi occhi e subito capì «Quello verde? Quello di quella sera in cui ci siamo baciati per la prima volta?» annuì ridendo per la sua espressione stupita «Wow allora mi sa che dovrai tenermi fermo perché in tanti guarderanno» «Lasciali guardare solo tu puoi toccare Hall» ci pensò un attimo e disse «Beh in effetti hai ragione... ma non toglie il fatto che sarà difficile non picchiare qualcuno» mi alzai dal letto e lui sbuffò «Ti vesti così?» «Ho la camicia in macchina» sbarrai gli occhi e dissi «E poi quello che rischia di andare in prigione sei tu?» «In effetti sono irresistibile in camicia» «Puoi essere più stupido di così?» «La risposta è sì» «Lo so» Cass uscì con l'asciugamano alla vita con Tom vicino «Il bagno è tutto tuo» «Grazie» Jacob si alzò e mi seguì in bagno, chiuse la porta e io mi tolsi la maglietta poi seguita dai pantaloni, rimasi biancheria intima, andai ad aprire il rubinetto della doccia e mi girai beccando Jacob guardandomi il culo alza il sopracciglio e lo guardai «Scusa ma è più forte di me» mi misi a ridere e mi avvicinai «Come sta il tuo tatuaggio?» alza la maglietta facendomi vedere il tatuaggio lo sfiorai con le dita «È venuto bene» «Sì è molto brava»mi girai, tolsi sia reggiseno che le mutandine e mi andai a sedere in vasca, presi il doccione e mi bagnai i capelli, quando apri gli occhi lo vidi avvicinarsi, si sedette per terra mettendo il braccio sul bordo «Mi piace il tatuaggio sulla tua spalla... Fin dalla prima volta che me lo hai fatto vedere» «Come mai?» chiesi guardandomi la spalla «Non lo so esprime te stessa» «Me stessa?» «Si te stessa» «In che senso?» chiesi prendendo lo shampoo iniziando a insaponarmi i capelli, gli sciacquai e quando apri gli occhi lo vidi sorridere «Quindi in che senso me stessa?» ghigno e mi accarezzò la spalla umida «Te lo dirò quando la mia parte letteraria troverà le parole» sorrisi e scossi la testa guardando in basso «Sbaglio o i tuoi seni sono più grandi?» lo guardai male e sorrisi «Ecco il solito Hall comunque si... domani dovrebbe arrivarmi il ciclo» «Passerai tutte quelle ore in aereo con il mal di pancia?» «Ho passato di peggio» «Ne sono sicuro» mi strizzai i capelli togliendo l'acqua, presi il balsamo e lo misi sulle punte per rendere i miei capelli meno crespi successivamente presi il bagnoschiuma e mi passa il corpo, sotto il suo sguardo attento, appoggiò la schiena al muro tirandosi i capelli frustrato «Tu... sarai... la causa... della mia morte» mostrai il mio ghigno malizioso «Dici?» «Sì dico e ora sciacquati prima che io mi tolga i vestiti e entri in quella vasca con te» «Non mi lamenterei» «Neanche io» rimanemmo a guardarci finché non distolse lo sguardo sorridendo, presi il doccione e mi sciacquo «Mi passi l'asciugamano per favore?» si alzò e lo prese me lo porse, mi alzai e me lo avvolsi in vita, dopodiché presi l'asciugamano più piccolo e mi fasciai i capelli lui mi abbracciò da dietro mi diede un bacio sulla guancia, si girò e bussò alla porta per vedere se potevamo uscire così mi sarei cambiata «Potete venire» feci per andare ma mi fermo, lo guardai confusa e sussurrando vicino al mio orecchio disse «C'è Tom di là... quindi ti prendo io la roba e dopo esci» «Jacob è Tom» «Non c'entra non farmi arrabbiare» disse severo «Vado io» sbuffai frustrata e mi appoggiai sul lavandino «Muoviti» dissi severa, lui si mise a ridere e uscì dal bagno, torno subito mi porse le cose e l'appoggiai sul lavandino, mi asciugai il corpo e presi le mutandine in mano, con tutto l'autocontrollo possibile non sorrisi, sono quelle che erano a casa sua, le infilai insieme al reggiseno sportivo e la maglietta larga con i pantaloncini, presi il beauty e inizia a truccarmi sotto il suo sguardo attento «Mi metti in soggezione lo sai?» «Sì ed è proprio per questo che ti guardo, oltre al fatto che sei bellissima» subito arrossì e lui si mise a ridere «Ti detesto» «Lo so anch'io ti amo» aveva detto tutta la frase in inglese tranne ti amo ci guardiamo attraverso lo specchio feci per dire qualcosa ma bussarono alla porta -"Ginny posso truccarmi?» «Si entra» entrò già vestito «Che ore sono?» chiesi Jacob sì guardo l'orologio e rispose «7:30» «Cavolo ok allora non ci metto tanto» disse cass in panico «Abbiamo tempo» lo rassicurai io «Io avrei fame» disse Tom che era in stanza cass entrò in panico «Tom non aiuta sai?» finito di truccarmi poi mi tolsi l'asciugamano dei capelli e li tamponai in poco eravamo tutti pronti Jacob era venuto con la sua macchina come sempre così tra il campus e Bob io ero in macchina con lui «Non ti metti la camicia?» «No perché l'odore di cibo dopo si potrebbe impegnare su di essa» «Ma allora sai pensare» lo presi in giro e lo vidi sorridere «Tu ragazzina mi stai facendo impazzire» «Ne vado fiera» «Oh lo so si dai entriamo» uscì dalla macchina e subito mi bloccai presi un profondo respiro, cercai la forza di camminare e andare da Jacob ma avendo chanel davanti a me con addosso un sorrisino furbo non riesco a muovermi «Ma ciao Ginevra» subito avverti la presenza di Jacob accanto a me «Ciao Chanel» «Devo ammettere che siete proprio una bella coppia» «Grazie sei molto gentile» presi Jacob e per il braccio e lo trascinai dentro «Mamma mia quanto la detesto» mi accarezzo la testa dandomi un piccolo bacio sulla fronte, amo questo suo lato, amo tutto di lui e questo mi spaventa.

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