Jacob è uscito da poco e non è ancora entrato in camera, nel mentre io mi ero messa la biancheria intima e una delle sue magliette, mi sto truccando ancora con l'asciugamano in testa, mi metto un po di correttore e un po di bronzer, ma il pennello si fermò appena sentì dei passi entrare in stanza, mi girai e vidi la causa della mia morte che sarà a breve senza ombra di dubbio... Jacob con la camicia, i pantaloni eleganti, la giacca sulla spalla e la cravatta in mano intento a guardarmi, mi si formò un groppo in gola, è sexy da morire, mi leccò il labbro inferiore per dopo morderlo, feci un verso di apprezzamento e lui mi mostrò il suo bellissimo sorriso «Ti piace ciò che vedi ragazzina?» «Oh non sai quanto» mi alzai e andai verso di lui con le mani gli lisciai la camicia e dopo mi misi a giocherellare con un suo bottone, alzai il collo per guardarlo, lui alzò la mano e mi tolse l'asciugamano dai capelli, ora con entrambe le mani me le passò sui capelli facendomi la mia solita riga in mezzo «Sei tenera con i capelli bagnati» «E tu sei terribilmente sexy con la camicia» sghignazzò e mi baciò la fronte «Allora si vede che ogni volta che la indosso ti avvertirò» «Mi sembra dobbligo» lo baciai e dopo tornai a guardarmi allo specchio continuando a truccarmi, mi misi solo mascara e ovviamente rossetto rosso, lui nel mentre si era seduto sul bordo del letto a osservarmi, mi stavo mettendo il mascara finchè non sentì il suono dell'inizio di un video, mi girai e vidi Jacob che sorrideva con il telefono in mano verso di me «Hall si può sapere che stai facendo?» «Sto immortalando la mia bellissima ragazza che si trucca» «Potresti anche spegnere» «Oh no non mi pare proprio» «Allora vuoi la guerra» «Aspettavo solo questo» mi alzai dalla sedia che ho messo davanti allo specchio e gli andai incontro «Non so quanto ti convenga Hall» «Tu dici ragazzina» feci per prendere il telefono ma lui si abbasso andando a toccare la schiena sul materasso così mi misi a cavalcioni su di lui cercando di coprire la telecamera «Hall spegni questo affare» dissi ridendo «Fallo tu» «Con piacere» mi abbassai ancora di più per prenderlo ma lui mi precedette mi prese il viso e lo avvicinò al suo baciandomi, sapendo che non aveva tolto il telefono mentre era distratto dal bacio glielo presi e mi alzai «Così giochi d'astuzia però ragazzina» «Ti sei fregato da solo hall» girai il video verso di lui e iniziai a riprenderlo ma lui non si mosse di un centimetro anzi si mise a sedere «Allora Jacob Hall dimmi un pò cosa ne pensi della ragazza davanti hai tuoi occhi» mi avvicinai a lui e mi sedetti sulle sue gambe riprendendo tutti e due si mise a guardarmi e lo feci anch'io «Che è testarda molto testarda» «Parla quello egocentrico» «Almeno io lo ammetto» alzai gli occhi al cielo e lui mi baciò la guancia «Però sei la mia testarda» «Mmm ok ora e meglio» spensi il video e glielo porsi «Sai che a volte ti detesto?» sorrise e mi diede un altro bacio «Ragazzina ti aspetto in salotto» «Va bene» tornai a sedermi e a mettermi il mascara, per dopo passare al rossetto, poi scossi un po i capelli... dal salotto si sentiva la musica mi infilai il vestito ma non riuscivo a chiuderlo così mi misi le scarpe e lo raggiunsi in salotto dove mi aspettava Jacob seduto sul divano con la testa all'indietro «Mi tiri su la zip per favore?» «Cer...» si alzò nel dirlo ma appena mi vide si immobilizzò e lo stesso io, ora era al completo ha indossato anche la giacca e la cravatta, gli sorrisi e lui fece lo stesso, mi girai per permettergli di chiuderlo, tirai i capelli di lato scoprendo la schiena, sentì i suoi passi avvicinarsi fino a sentire il suo respiro caldo sulla schiena, mi baciò il collo e poi la spalla e lentamente tirò su la cerniera, mi girai verso di lui che mi spostò i capelli dietro la schiena «Sei bellissima» subito arrossì «Anche tu ma aspetta...» la cravatta era leggermente storta così la sistemai sotto il suo sguardo a dir poco magnifico, una volta fatto gli passai le mani sul collo per poi accarezzargli il viso avvicinandolo a me, gli diedi un bacio delicato, mi mise le mani sui fianchi e insieme ondeggiano sulle note di Les Childish Gambino, mi fece fare una giravolta per poi riattaccarlo al suo petto, tutti e due ridevamo come non mai, quando finì alzai la testa e lui annuì «Via il dente via il dolore» mi guardò strano e gli risposi «È un detto italiano» «An capisco» mi prese per mano e insieme ci dirigemmo all'entrata guardai l'orologio e vidi che c'era tempo «Ci facciamo una foto, non capita tutti i giorni vestirsi così» «Certo» prese il telefono e si avvicinò allo specchio, mi appoggiai a lui e nello stesso momento che alzai la testa lo fece anche lui verso di me, e la scatto «Ora possiamo andare» dissi sorridente anche se lui non era molto felice all'idea, presi la borsa e poi mi attaccai al suo braccio, non spiaccica parola per tutto il tempo e io decisi di lasciarlo un po in pace prendendogli la mano e stringendogliela facendogli capire la mia presenza, finché non arrivammo davanti a un ristorante di lusso fermò la macchina e restò seduto a guardare l'entrata, sono le 19:30 esatte, gli accarezzai il volto facendolo girare a me appoggiai la fronte alla sua «Andra tutto bene... hey guardami... ci sono io, non sei solo... ok?» «Okay» «Ora prendi un bel respiro e andiamo a fargli vedere chi è Jacob Hall» mi sorrise per dopo baciarmi, prese un respiro e aprì la portiera stessa cosa feci io, subito lo raggiunsi e gli strinsi il braccio, insieme varcammo la soglia e devo dire che Jacob aveva ragione e davvero un posto di lusso subito una cameriera venne da noi «Salve come posso esservi utile» «Cè un tavolo prenotato sotto il nome Hall» «Si certo i signori vi stanno aspettando, prego vi accompagno» Jacob si bloccò a guardarmi e io annuì accarezzandogli il braccio, prese un respiro profondo e iniziammo a seguire la signorina, attraversammo la sala piena di ragazze figlie di ricchi che si mangiavano con gli occhi Jacob, finché non arrivammo su una scalinata salimmo e ci ritrovammo in una saletta con tre tavoli ma solo uno era occupato, Jacob si irrigidì «Hey guardami...» mi accarezzò la schiena con bisogno e io mi avvicinai di più a lui, la ragazza si fermò davanti al tavolo e due signori si alzarono, il padre di jacob venne verso di noi un uomo dal bell'aspetto capelli neri e occhi marroni alto e muscoloso , tese la mano a Jacob che si staccò da me per stringerla «Ciao figliolo» «Papà... lei è Ginevra» lo sguardo di suo padre si spostò su di me gli sorrisi e lui fece lo stesso «È un piacere conoscerti ho sentito tanto parlare di te» «È un piacere anche per me...» ma venni interrotta da una voce profonda «E così lei e la tua fidanzata» suo padre si spostò facendo spazio a una figura bassa e con un po di pancetta e capelli bianchi, Jacob si bloccò di colpo lo guardai ma lui non spiaccica parola così decisi di intervenire «Esatto, è un piacere conoscerla» mi tese la mano e io gliela porsi ma lui invece che stringerla se la portò alla bocca e me la baciò «Devo dire che mio nipote ha dei gusti impeccabili in fatto di donne, sono Oscar il nonno di Jacob» Jacob si risvegliò grazie a una mia carezza sul braccio e porse la mano a suo nonno «È da tanto che non ci vediamo» «Già...» «Beh che ne dite di sederci» disse il padre di Jacob aiutando suo figlio, suo nonno fece il giro del tavolo rotondo e si sedette vicino a suo figlio mentre io mi sedetti vicino a jacob, sotto il tavolo gli presi la mano e gliela strinsi «Allora Ginevra studi anche tu alla university of southern California?» chiese suo padre «Si sono al primo anno» «E cosa studi?» questa volta parlò suo nonno «Cinematografia» la sua faccia schifata non mi sconvolge affatto «È stupendo immagino che tu sia un'appassionata di film» «Si mi piacciono molto» «E di dove sei?» chiese l'altra voce che iniziai ad odiare «Italia» «E i tuoi di cosa si occupano?» «Sono entrambi avvocati» fortunatamente prima che rispondesse una cameriera venne al tavolo tra me e suo nonno «Posso portarvi qualcosa da bere?» vidi suo nonno squadrare il seno, il senso di nausea mi travolse, poi gli guardò le gambe presi un respiro profondo e Jacob mi strinse ancora di più la mano capendo la situazione, girai il volto verso di lui che mi mimò "Guarda me" io annuisco e gli accarezzo la mano «Ragazzi vi va bene del vino?» «Io devo guidare» disse Jacob senza distogliere lo sguardo dal mio «E a te ginevra» «A me va bene grazie» «Perfetto allora dello champagne» disse suo nonno con voce provocatoria, mandai giù il nodo che mi si era fermato in gola, continuando a guardare Jacob che mi accarezzò la gamba, la cameriera se ne andò per poi tornare con il vino aprì la bottiglia e ne versò il contenuto sui nostri bicchieri tranne che in quello di Jacob e poi se ne andò «Sicuro di non volerne,bevilo con me» «Bevo solo un sorso» gli porsi il bicchiere e ne bevve un sorso più lungo di quanto immaginassi a quanto pare deve sciogliere i nervi e come biasimarlo «Non avrei mai immaginato di vedere mio figlio con una ragazza al proprio fianco, e per quanto mi ha detto mia moglie sei simpatica e gentile» non sapendo cosa dire sorrisi, invece Jacob mi guardò e disse «Sono fortunato» «Ora capisco di cosa parlava mia moglie... siete molto belli insieme» «La ringrazio» «Oh dammi del tu... non ti ho neanche detto come mi chiamo che sbadato, io sono Robert...» «E così i tuoi sono avvocati» venne interrotto «Si esatto» «Come si chiamano?» «Rose... e John Rinaldi» il suo volto si illuminò subito «Ma tu sei la figlia di John... lo conosco, ci ho parlato qualche volta per riunioni o affari... come sta?» «Bene» mentì anche perché non lo sento da un mese, non si è fatto più sentire dopo quella telefonata «Non mi ha mai accennato di una figlia» «Già è un uomo molto riservato» «Beh devo dire che sei davvero una ragazza niente male» mi squadrò leggermente mettendomi a disagio, Jacob guardò male suo nonno che si giustificò «Stavo solo osservando i gusti impeccabili di mio nipote» bevvi un sorso di champagne e guardai Jacob e mimò "Scusa" gli sorrisi per tranquillizzarlo.
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Trust Me
RomancePubblico ogni venerdì✨🖤🤍 Ginevra Rinaldi è una ragazza di soli diciannove anni , con grandi ambizioni sul suo futuro. Viene da una famiglia incasinata, ma lei ne è uscita più forte che mai. Sta realizzando il suo sogno:andare a vivere a Los Angele...