Mi girai lentamente di lato abbracciando rachel portando la schiena sul mio petto mi strofino un attimo gli occhi guardandomi intorno, e vedi che Jacob non c'era così piano piano mi alzai senza svegliare Rachel aprì la porta e mi bloccai subito vedendo i suoi genitori che sorridevano Jacob ancora a petto nudo, io sono in mutande quindi tornai in camera e mi stesi di nuovo accanto a lei che subito mi abbracciò chiusi gli occhi cercando di rilassarmi finché non senti cigolare la porta inizia a far finta di dormire «È un amore» senti sua mamma dire «È cresciuta così tanto...» è la stessa cosa che disse a me poco prima, ma non capivo il senso «Vi lasciamo ci vediamo stasera» sentì loro passi uscire dalla porta, ma la presenza di Jacob c'è e si sente infatti senti il materasso abbassarsi «So che sei sveglia» mi accarezzò il viso apri gli occhi «Come lo sapevi?» «Ti ho visto rientrare in camera» «Non ti scappa niente a te» «Se riguardi tu ovvio che no» mi alzai a sedere e gli diedi un bacio a fior di labbra, dopodichè mi alzai in piedi e mi stiracchiai, la maglietta in automatico si alzò un pò, e sentì la sua mano accarezzarmi i glutei, girai la testa e lo guardai con sguardo severo, sorrise e si alzò anche lui mi prese per mano e uscimmo piano dalla stanza, mi diressi in cucina dove avevo lasciato la felpa e anche i pantaloncini, indossai il tutto e presi il telefono da sopra il divano, erano giuste le 4 del pomeriggio, mi sedetti vicino a lui nel divano ma si distese mi prese il braccio e mi fece stendere accanto a lui, appoggiai il viso nell'incavo del suo collo, mentre mi accoccolai a lui, prese ad accarezzarmi i capelli «Grazie per oggi» alzai la testa verso di lui e lui fece lo stesso abbassandola «Per cosa?» chiesi confusa «Sei stata accanto a mia sorella, l'ha abbracciata mentre dormiva...» «Per me è stato un piacere Jacob, non devi ringraziarmi per questo» mi diede un piccolo bacio sulla fronte e io lo strinsi più forte a me «Che cosa ti hanno detto i tuoi?» chiesi cauta, non mi rispose subito ma ci mise un pò «Che sei una persona buona e gentile» «Davvero?» «Si...appena mia madre ti ha visto abbracciata con mia sorella stava per mettersi a piangere, infatti mi ha scritto un messaggio quando tu eri andata in cucina» «Che ti ha scritto... se posso sapere...» «Tienitela stretta, ragazze così si fa fatica a trovarle» «Sono così tanto diversa?» domandai ingenuamente... ovviamente ero diversa lo sono sempre stata, io ero quella stramba quella diversa, che si vestiva in modo strano e che non seguiva la massa, quella che ascolta musica da strani, sono sempre stata etichettata come quella strana e diversa, e credo che sia luinca cosa di cui vado fiera, mi è sempre piaciuto distinguarmi dalla massa, essere un puntino nero in mezzo a una folla di puntini bianchi «Ragazzina, sei la ragazza d'oro, quella che ogni ragazzo intelligente vorrebbe al suo fianco, quindi si, e non in un brutto modo ma in un bel modo, ne devi essere fiera» «Devo inziare a preoccuparmi del fatto che stai diventando più filosofo del solito?» lo sentì ridere quella risata perfetta che appena si sente è letale, si mise leggermente con la testa sopra la mia guardandomi sorridendo «Nah, ricorda sono Jacob Hall sono pur sempre lo stronzo» «Nah non ti definirei stronzo, ma leggermente egocentrico» «Ma davvero?» «Oh sì» dissi prendendolo in giro «Se non sbaglio quando ci siamo conosciuti hai detto che, non saresti mai stata con me, e che non avrei mai scoperto l'altro lato» «Mmmm in effetti hai ragione... ma si cambia Hall» «Su questo ti do ragione» «Io ho sempre ragione e so quanto possa essere difficile per te ammetterlo ma è così» «Sai vero che non ti darò mai la soddisfazione di questo» «Quel giorno arriverà fidati di me» «Io non ne sarei così sicura» «Io invece sì» lui scosse la testa ridendo «Siamo proprio testardi» «Eh già» mi sporsi a dargli un piccolo bacio e dopo tornò a stendersi vicino a me abbracciandomi «Alla fine com'è andata a Anastasia?» «Non lo so non mi ha ancora scritto... spero bene, è da un bel pò di anni che gli sta sotto a questo ragazzo» «Beh è un bene allora» «Si ma se solo so che la fa stare male, lo prendo a pugni, e sono capace di farlo» «Oh si ma nel caso che ne diresti di lasciarlo a me» «No no lo faccio fuori io» «Sarò tuo complice allora» «Complice?» «Beh ovvio, se finisci tu in carcere, ci finisco anch'io» «Sai che non finiremo in carceri uguali vero?» «Lo so, ma gli anni che mettono a me li mettono anche a te, quindi quando usciremo saremo insieme di nuovo" -"Chi te lo dice magari divento lesbica» «Nah cambieresti subito idea appena mi vedi, avrò fatto su un bel pò di muscoli e uscirò con ancora più tatuaggi di ora» mi misi sopra di lui appoggiando il mento sul suo petto «Ma davvero?» «Vorresti dire il contrario per caso?» «Ecco cosa intendevo per ego sproporzionato» «Il mio ego però ti attrae» disse alzandosi con la schiena, indietreggiai finchè non si ritrova seduto con il mio viso a pochi centimetri dal suo, gli sorrido e con la mano gli sposto il ciuffo che gli ricade sulla fronte «Chi tace acconsente» sorrisi abbassando lo sguardo «E credo anche che il mio ego sproporzionato ci abbia fatto arrivare dove siamo ora» «Ma davvero?» chiesi interrogativa «E come?» continuai, infilò le mani sotto la maglietta accarezzandomi i la pelle avvicinò la sua testa nell'incavo del mio collo posando sopra un bacio delicato «Io credo che tu lo sappia ma sei troppo orgogliosa per dirlo, e che vorresti dire che ho ragione ma non vuoi farlo» «Credo sul fatto che né io né te abbiamo intenzione di dirci che abbiamo ragione entrambi» non ebbe tempo di rispondere che sentimmo una vocina nel corridoio scesi subito da lui e entrambi ci alzammo in piedi, vedemmo Rachel con i capelli tutti scompigliati, che si strofinava gli occhi con una manina mentre con l'altra teneva stretta a se l'orsetto, subito Jacob andò verso di lei e la prese in braccio, lei si aggrappò a lui ancora assonnata «Guardiamo un film?» lei senza dire niente annuì piano e lentamente, Jacob si avvicinò al divano e si sedette con lei in braccio, la fece girare per far aderire il suo petto con la schiena di lei, presi una coperta e lo adagiai sopra di loro, presi il telecomando e lo diedi a lui che si mise a cercare un cartone «Cosa vuoi guardare?» «Frozen» subito sorrisi jacob mi guardò cercando un consenso, sa quanto sia importante per me quel film, io annuì sorridendo e lui lo mise, mi accoccolai sull'angolo del divano ripensando a tutte quelle vole che io e mio fratello lo avevamo visto, alla sua risata quando io mi mettevo ad interpretare in modo stupido i personaggi e solo per sentire la sua risata dopo una giornata passata ad esasperarmi nel tentativo di nasconderli tutto quello che succedeva fuori dalla porta della mia camera, a volte non era facile ma ci riuscivo sempre, gli occhi mi si appannarono al solo pensiero... «Ginny...» girai la testa e vidi Rachel che allungava il braccio verso di me gli sorrisi e gli presi la manina, e lentamente mi avvicinai a loro, Jacob mi strinse a se con il braccio libero mentre con l'altro teneva Rachel appoggiai la testa sulla sua spalla e mi lasciai trasportare dalla magia del calore che l'affetto delle persone che ti stanno a cuore, quell'affetto che non avrei mai immaginato di sentire al di fuori dell'abbraccio di mia madre o di mio fratello, ed è una sensazione bella ma allo stesso tempo spaventosa, Essere riuscita a riporre la mia fiducia ad un'altra persona, è soddisfacente perché capisco che, sto abbattendo un muro spesso che non avrei mai pensato di riuscire ad abbattere, e questa cosa mi piace, sto iniziando a vivermi il momento, cosa che tempo fa non facevo, passavo ore a rimuginare sul passato, e mi sono accorta che è tempo sprecato,e questo solo grazie a lui che in poco tempo è riuscito a conquistarmi, la prima volta che l'avevo visto sapevo che non mi sarebbe rimasto indifferente e ora che ne ho la prova , scaturisce in me una massa di emozioni tanto forti.
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Trust Me
RomancePubblico ogni venerdì✨🖤🤍 Ginevra Rinaldi è una ragazza di soli diciannove anni , con grandi ambizioni sul suo futuro. Viene da una famiglia incasinata, ma lei ne è uscita più forte che mai. Sta realizzando il suo sogno:andare a vivere a Los Angele...