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La mattina dopo mi svegliai a causa del caldo apri gli occhi e lo vidi rannicchiato addosso a me, gli accarezza i capelli, girai la testa per vedere l'ora e realizzai.

Sono le 6 del mattino e la sua sveglia sarebbe suonata alle 6:30 può dormire ancora mezz'ora così ne approfittai per dormire ancora un po' solo che mi misi al suo stesso livello e iniziai a guardarlo sembra così santo quando dorme, e soprattutto così bello, dopo poco mi addormentai anch'io finché non suonò la sveglia aprì gli occhi di scatto e la spensi, lui l'unica cosa che fece fu sbuffare e girarsi a pancia in giù, nella mia bocca si formò un sorriso, mi avvicinai a lui e gli diedi dei piccoli baci sulla schiena nuda accompagnate dalle carezze delicate delle mie mani, mi misi sopra di lui appoggiando il mio petto alla sua schiena gli accarezzai il ciuffo e gli diedi un bacio sulla guancia aprì gli occhi e mi diede un bacio sulle labbra, si girò a pancia in su riuscì a restare ferma trovandomi faccia a faccia con lui appoggiai il mento sul suo petto e lo guardai sorridendo mi accarezzo il viso che mi prese e mi baciò «Mm questo risveglio potrebbe essere fatto più spesso» «Dici?» in uno scatto mi ritrovai sotto di lui con la sua testa nell'incavo del mio collo dandomi piccoli baci facendomi il solletico «Dai Jacob...» mi tornò a guardare «Hai fame?» «Un po...» si alzò e mi porse la mano «Dai alzati ragazzina andiamo a mangiare» l'accettai e mi tirai sù andando verso la cucina che è vicino al salotto, guardai tutti i vestiti per terra e poi guardai lui che se la rideva vedendomi imbarazzata «Quanto ti diverte hall vedermi imbarazzata ammettilo» «Oh sì non lo nego... dovremmo imparare ad aspettare di andare in camera credo...» «Hall credo tu abbia ragione» entrammo in cucina e con un gesto galante mi spostò lo sgabello per farmi sedere «Ragazzina tu siediti faccio io» mi sedetti senza protestare e prima di andare dall'altra parte del bancone mi baciò sulla tempia, andò verso il frigo e lo aprì «Cosa desideri ragazzina?» appoggiai i gomiti sul bancone e dissi «Quello che c'è Hall» si grattò la testa chiuse il frigo e ci si appoggiò incrociando le braccia al petto nudo contratto e guardandomi «Eh è proprio quello il problema... non c'è niente» sfoggiò il suo sorriso imbarazzato bastava guardare le sue braccia perchè ha i brividi o è per l'imbarazzo o è perchè ha solo i boxer addosso ma sinceramente fa caldo quindi decisi di alzarmi andai davanti a lui e gli accarezzai le braccia e dissi «Fai fare a me tu siediti» fece come gli dissi e iniziai a guardare un pò dappertutto trovai l'occorrente per fare i pancake ma ci avrei messo troppo tempo così vidi del pane in sacchetto e un pò di nutella li tirai fuori e disse «Devo fare la spesa scusa» «E di che pane e nutella è il miglior risveglio» nel frigo c'era solo acqua la presi con due bicchieri ed iniziai a preparare due panini glielo porsi e disse «Sei...» lo guardai confusa e continuò a parlare «Sei fantastica» «Per un panino Hall» «Si per un panino ragazzina» alzai gli occhi al cielo e iniziammo a mangiare «Sei agitato?» «No» «Sicuro?» «Si so che squadra è vinceremo in poco... e tu sei agitata?» l'idea che si possa fare ancora male al ginocchio c'era anche quando faceva allenamento, ma quando fa allenamento ha i suoi compagni qui invece ha ragazzi che non lo conoscono e che farebbero di tutto per vincere... mi toccò la mano scrollandomi dai miei pensieri alzai la testa e lo guardai «Ragazzina...» «Mi sono persa vero?» lui annuì e io sorrisi imbarazzata «Scusa... capita spesso» «Non devi preoccuparti... a cosa stavi pensando?» «Ecco pensavo... al tuo ginocchio... non voglio che tu ti faccia ancora male» mi strinse di più la mano e con la testa mi fece cenno di avvicinarmi a lui, lo feci e mi misi a fronteggiarlo «Non devi preoccuparti ragazzina, potrebbe succedermi in campo come fuori dal campo» annuì preoccupata pensando a tutte quelle volte che mi ha preso in braccio, cazzo peso, non sono una piuma e ora che ci penso sono proprio stupida come ho fatto a non pensarci «Gin...» mi ero di nuovo persa «Scusa...» mi accarezzo i capelli ridendo «Ti ho fatta preoccupare di più vero?» annuisco velocemente «Come puoi prendermi in braccio sapendo che hai un ginocchio poco funzionante... non sono una piuma Hall anzi sono tutt'altro com...» non mi lasciò finire che mi baciò, cercai di staccarmi perché sono incazzata ma mi trattenne e dopo pochissimo non feci più resistenza, come si potrebbe fare resistenza, gli strinsi i capelli avvicinandolo di più a me lui mi strinse i fianchi facendomi sussultare mi alzai in punta di piedi e lui approfondì il bacio abbassandosi, quando si staccò mi guardò negli occhi «Ma tu non la smetti mai di parlare?» «Perché dovrei ho la voce, la sfrutto e poi stava...» mi interruppe di nuovo con un bacio che si fermò subito «Ora io vado in camera a cambiarmi e tu..» disse indicandomi con il dito «Farai lo stesso quindi...» mi prese le spalle e mi girò «Muovi questo bel culetto verso la camera» «Non pensare che lo faccia perché me lo dici tu... lo faccio solo perché sennò ci metto tanto».

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